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pierpaolo avanzi 3

Giardino dell' Eden e casa di Adamo


Riferimenti

Il termine ebraico adam (che ritroviamo nel secondo capitolo del libro della Genesi) è l’unione di due elementi: l’articolo (ha) e un nome comune (ha-‘adam). Dunque il termine adam non è un nome proprio e la sua traduzione più corretta non è «Adamo» ma «l’uomo». Per di più il significato del termine uomo non è da intendersi rigidamente al singolare, esso infatti rivela la condizione tipizzante e rappresentativa di tutti gli uomini “Si tratta di tutti noi – afferma il celebre biblista Gianfranco Ravasi – Adamo è questo filo ininterrotto genealogico: là dove sulla faccia della terra appare l’umanità, là abbiamo Adamo”.
Un ulteriore approfondimento lessicale rivela che la radice tematica del termine adam ha a che fare con il concetto di terra. Non si può escludere il fatto che l’autore del libro della Genesi abbia voluto mettere in relazione il termine adam con adamah (= terra) dalla quale l’uomo è stato formato. Anche la lingua latina ci regala questa interessante sfumatura etimologica con i termini homo (uomo) e humus (terra).

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I riferimenti che ho scelto per superare l'ostacolo dell'approccio ad un tema così complesso come il giardino dell' Eden, appartengono a vari campi della mia conoscenza. Se da un lato la mia analisi è stata esclusivamente artistico pittorica come nelle tele di Jacopo Bassano, Jan Brugel il Vecchio e Hieronymus Bosch, alla ricerca di espressioni riguardanti il tema biblico del giardino dell' Eden e in particolare dell'albero della conoscenza, d'altro canto ho cercato in riferimenti architettonici come il giardino di Palazzo Bettoni a Gargnano sul lago di Garda, il giardino di Tolomeo I ad Alessandria d' Egitto e un giardino verticale su un edificio sede di uffici ad Amsterdam, caratteri di espressione sia moderna che non di un istinto umano a ricreare in piccola scala l'ideale paradiso terrestre. Infine ho deciso di inserire una immagine appartenente alla mia memoria infantile dove, nella costruzione del giardino dell' Eden con le Lego, volevo provare a immaginare o ricreare un "piccolo mondo" dove il mio Adamo lottava per sopravvivere alla potenza della natura e ai pericoli della foresta.


Esercizio di recitazione poetica

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La decisione di portare questo atto dell'opera shakespeariana all'esercizio di recitazione non è casuale ma nasconde dietro di sè precise intenzioni: innanzitutto non c'è nella storia della letteratura mondiale un personaggio così centrale, così ricco di sfumature, così complesso e sfuggente. Mette sotto scrutinio un gran numero di argomenti (la legittimazione del potere, l'incesto), idee (morte, suicidio, esistenza di un mondo soprannaturale), valori (castità, onore, lealtà, amicizia), mancanza di valori (incostanza, ipocrisia, tradimento), relazioni (vincoli familiari), emozioni (amore, gelosia, odio), forme sociali (potere sovrano, gerarchia).Per Goethe Amleto è l'eroe romantico, sensibile e schiacciato da un'impresa più grande di lui. Per queste ragioni ritengo che il "mio" Adamo possa somigliare in un certo senso ad Amleto poiché il suo arbitrio si troverà costantemente a lottare, all'interno del giardino, per scegliere una metà piuttosto che un'altra un sentiero piuttosto che un alto sentiero, sempre a cavallo tra la strada della conoscenza e l'abisso del peccato.
Dall'analisi del testo trapelano tre termini: DEVOTO, FATICOSO e PALLIDO che voglio accostare nella progettazione del giardino e della casa di Adamo ai miei aggettivi LISCIO CORALE e INCHIOCCIOLATO poiché ritengo che il giardino, come frutto di un processo abduttivo, debba ricalcare anche un percorso tratto dagli archetipi poetici, architettonici e pittorici del giadino dell' Eden.


Organizzazione di un codice di trasformazione

La configurazione del GIARDINO la immagino dunque come un’ isola nel “mare della vita” dove la prima casa di Adamo diventa il corpo umano: l’ UOMO.
Il centro del corpo umano è per natura l’ombelico; infatti, come rappresentato nell’uomo vitruviano di Leonardo, se si sdraia un uomo sul dorso, mani e piedi allargati, e si punta un compasso sul suo ombelico, si toccherà tangenzialmente, descrivendo un cerchio, l’estremità delle dita delle sue mani e dei suoi piedi; qui risiederà l’ ALBERO DELLA VITA e da esso si dirameranno due percorsi speculari ma opposti quello della conoscenza del bene e quello della conoscenza del male.

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Dall'impostazione ottenuta, definisco gli eventi principali che si snodano nella mia interpretazione del giardino: innanzitutto la casa di Adamo, luogo che per eccellenza dovrà ricoprire il ruolo di capanna e allo stesso tempo di privata e terrestre dimora dell'uomo; in secondo luogo l'albero della conoscenza che, a differenza della casa, sarà il fulcro del giardino e unico punto di contatto con la potenza di Dio e infine il giardino stesso che, attraverso la sua conformazione, nell' aumento di complessità definirà al meglio i caratteri prestabiliti da raggiungere come la collocazione della casa nella zona del Capo, dell' albero sopra l'ombelico e dei due percorsi simmetrici che si rispecchiano sull'asse longitudinale che taglia l'isola dai forti connotati umani.


Paradigma iniziario

I tre eventi evolveranno contemporaneamente lungo un percorso parallelo di progettazione di naturale e artificiale dove attraverso la somma tra struttura della memoria e artificiale, si giunge a stabilire un incremento non lineare del sistema.

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L'isola, come luogo del silenzio e luogo della bellezza dove per connessione trovo la verità, si organizza lungo la direttrice longitudinale che segna anche la separazione tra il percorso della conoscenza del bene e del male. La zona di collegamento tra l'albero e la casa rappresenta le viscere dell'isola, ovvero il luogo dove avvengono gli scambi più profondi, il luogo di mezzo tra la sfera del privato e la tangibilità con la potenza divina. Sia l'albero che la casa vanno a collocarsi sopra dei promontori che, tramite il mio immaginario infantile, mi rimandano a luoghi difficilmente accessibili dove si giunge solo dopo aver percorso un determinato percorso: o quello del bene (sinistra, verde, corale) o quello del male ( destra, rosso, liscio).

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Lo schema iniziario della casa si determina, anche in questo caso, tramite l'assegnazione di ruoli che rispecchiano cromaticamente e semanticamente gli aggettivi di partenza e, attraverso i termini selezionati nell'atto shakespeariano, vanno a crearsi i link tra i vari ambienti i quali assumeranno una dimensione spaziale con l'utilizzo dell' IPERCUBO.

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Il cuore, come il cervello, non ha da combattere per una presunta centralità da togliere al cervello o viceversa. Il centro della vita è stato posto ora nel cervello, ora nel cuore: l’accordo (nell’etimo influenzato dalla corda),si realizza come discordia.
Il centro non è dispositivo; è condizione affinché nasca e poi finisca; insomma, per un controllo del centro e della periferia. Il Paradigma iniziario dell'albero della conoscenza si realizza come sovrapposizione di ruoli dove l'aggettivo liscio va a rispecchiarsi nella chioma che si staglia verso Dio mentre l'aggettivo inchiocciolato si ritrova nella disposizione radiocentrica che definisce la sovrapposizione dei ruoli dell' albero.


Ipotesi volumetrica e gestione connessioni con Hypercubes

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casa

In questo progetto lo sviluppo di una ipotesi volumetrica si concretizza attraverso l'utilizzo di una quarta dimensione che, possibile con l'utilizzo dell' IPERCUBO, stabilisce i rapporti che coesistono tra un ente e un altro. Nel caso della casa di Adamo è facile intravvedere come la relazione casa - giardino si concretizzi attraverso aperture dalle forme sinuose e, nel caso del boowindow, puramnete geometriche come la sfera. La relazione con il cielo è invece stabilita da un link materializzato come una vela mentre il passaggio dalla casa al mare "della vita" è possibile solo attraverso un pendio a dirupo.


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giardino

La volumetrica visione del giardino si concretizza più semplicemente attraverso i caratteri elencati precedentemente nel paradigma iniziario, ovvero una forte dipendenza dell'intera isola dalla duplice centralità rappresentata dalle viscere che occupano la zona sottostante la montagna dove si erge l'albero della conoscenza e il capo, sede della casa di Adamo. La connessione tra viscere e giardino è diretta (come visibile in figura attraverso la connessione marrone terra) mentre tra viscere e casa e viscere e promontorio è fluttuante e distaccata per rappresentare la pari potenza semantica che rappresentano i due luoghi e quindi la centralità di entrambi.


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albero

L'ipotesi volumetrica dell'albero nasce dall'estrusione di un cubo in 4 sue dimensioni dove le tre inferiori rappresentano l'attracco a terra e quindi la fermezza statica dello stesso; la quarta faccia estrusa rappresenta invece lo sviluppo verso l'alto dell'albero che segue la regola della triangolarità nello sviluppo verticale il quale scema pian piano assotigliandosi verso l'alto.



Paradigma distributtivo

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Il paradigma distributivo del progetto viene oragnizzato in due momenti diversi rispettivamente per l'evento CASA e per l'evento GIARDINO. Come ormai da due progetti la linea geometrica che ho utilizzato per l'organizzazione degli spazi evolve concentricamente intorno a un punto centrale che diventa l'evento principe della casa e del giardino. La scelta cromatica non è casuale ma strettamente legata agli aggettivi rielaborati durante i progetti ma costantemente inalterati. Con il colore rosso LISCIO vengono delineati gli spazi di servizio e da dedicare al riposo; con il colore blu INCHIOCCIOLATO vengono invece rappresenati gli spazi viscerali dell'isola dove avviene la divisione e la scissione tra i due percorsi che partono dall'albero della conoscenza, ovvero quello del bene e quello del male. Infine con il colore verde CORALE caratterizza tutti gli ambienti comuni e di affaccio verso l'esterno (giardino o mare) e in particolare verso la semi isola del bene dove il porto della quiete e il promontorio dell'alba si estendono verso il mare della vita.

Scendendo a scala inferiore troviamo l'organizzazione vera e propria di uno degli eventi principali dell'isola: LA CASA DI ADAMO. Lo schema geometrico si articola, come consuetudine, attraverso una maglia basata sulla sovrapposizione concentrica di circonferenze e, in questo caso, con la comparsa di un quadrato che richiama la leonardesca immagine dell' uomo vitruviano. La casa di Adamo è organizzata semplicemente su due piani dove al ground level si articolano tutte le attività giornaliere, mentre nell' upper level, rappresentato da una mansarda sospesa, si articolano le attività private e viscerali che richiamano il mondo della notte; l'unico colore che caratterizza questo piano è il blu INCHIOCCIOLATO. Gli eventi che nascono ai lati della casa sono una TORRE , che rappresenta pure una ECCEZIONE poichè esce dalla griglia e il boowindow sferico che si affaccia dall'atrio e dalla cucina che permette un affaccio verso il mare della vita. L'ingresso LISCIO, infine, con il colore degli spazi di servizio, si caratterizza come una grande bocca che porta diretta verso il centro della casa e delle attività di Adamo.

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Regole

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1° definizione di scenario

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Il dettaglio strutturale oltre ad incrementare la concretezza e la fattibilità dell'opera serve a ricalcare come alcuni sottoeventi come le aperture verso il cielo, concettualizzate come finestre a tetto, ribadiscano la regola della proiezsione piatta verso l'alto. Oppure la struttura puntiforme in acciaio con l'utilizzo di pacchetti articolati e leggeri, va a enfatizzare l'idea di edificio LEGGERO dove gli eventi CORALI si possono articolare al meglio ed infine il forte ultilizzo di isolanti nei pacchetti strutturali ribadisce come, nella sezione riportata che rappresenta la zona privata del reparto notte, si debba giungere al più forte isolamento acustico e termico dal mondo circostante.

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1° incremento di complessità

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Partendo dalla soluzione ottenuta con il primo scenario sono giunto a determinare un incremento di complessità degli eventi che verte sul piano materico e di generazione dinamica. La casa di Adamo nasce come ESPLOSIONE INCHIOCCIOLATA della superficie di partenza dove i rapporti volumetrici ricavati dall' Hypercube restano inalterati. In secondo luogo possiamo osservare come l'albero della conoscenza, rispettando la regola della TRIANGOLARITA' NELLO SVILUPPO VERTICALE si conformi come ripetizione della regola matematica:

xx=i*Sin(i)*Cos(i)
yy=j'*2
zz=5*Cos(j)
zz=3
'zz=12-Abs(7-i)-Abs(7-j)+Sin(i)*Cos(j)
zz=34-Abs(7-Sin(i))-Abs(7-Cos(j))+Sin(i)*Cos(j)

'If i=0 Then zz=0
'If j=0 Then zz=0
'If i=arrCount(0) - 1 Then zz=0
If j=arrCount(1) - 1 Then zz=0


2° Incremento di complessità

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Il secondo incremento di complessità, che si configura come terzo scenario, nasce dall'utilizzo esponenziale della regola della RIPETIZIONE MULTIPLA CORALE A RIEMPIMENTO nella casa di Adamo e nella sferica piazza sul promontorio del tramonto dove l'uomo può ammirare l'infinita vastità del mare della vita. In secondo luogo è stato enfatizzato l'evento della porta alla casa attraverso uno slittamento verso la sommità in modo da configurare la distribuzione degli ambienti in maniera opposta e speculare rispetto alla prima soluzione ma soprattutto, con l'utilizzo della regola dell'APERTURA LISCIA COME PASSAGGIO DA UNA BOCCA, si è ottenuta una soluzione allo stesso tempo LISCIA e INCHIOCCIOLATA che si allaccia al significato semantico dell' atrio.


Fasi e passaggi di complessità

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Video di presentazione

http://www.youtube.com/watch?v=GXJXsky6kyU(external link)



Regola di trasposizione da concettuale a materico

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