In maniera estrema, ben piantata a terra come se fosse una continuazione del terreno stesso,si cerca di nascondere la linea di congiunzione tra naturale e artificiale, per dare continuità alla vista.

In maniera selvaggia, come erano i giardini di Babilonia, cioè finendo non in maniera regolare e precisa , ma in maniera frastagliata e irregolare, ed in alcuni contesti si possono riportare elementi che rafforzano lo scenario in cui è inserito il progetto-->B1

A spicchi irregolari, come la natura vuole,tutti diversi uno dall'altro;senza ricercare geometrie e modularità prettamente geometriche;

In maniera libera da moduli e da schemi, seguendo delle gerarchie, tenendo sempre in considerazione il rapporto principale presente in natura: il rapporto aureo;

In maniera irregolare, senza delle rigide geometrie, seguendo le proporzioni e gli elementi presenti in natura, e dettate anche dal materiale utilizzato , nella sua forma primordiale,ed anche tenendo conto del contesto in cui si lavora;

In maniera radicale, estrem, ogni angolo si piega in maniera ottusa o acuta, cercando la quasi totale abolizione dell'angolo retto;

In maniera slanciata , senza limiti ma senza linearità, ovvero si contorce e si sposta nettamente dalla verticale iniziale di almeno 5°;

{

In maniera radicale, selvaggia , estrema , viene forata in maniera irregolare, formando numerose aperture a fessura non omogenee;

{ }

Finisce in maniera selvaggia estrema e libera, con delle superficie irregolari, frastagliate e senza nessun motivo di continuità;