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Secondo progetto locked


Esercizio di osservazione

L’immagine qui presentata è tratta dalla serie di raffigurazioni della Cappella Sistina che riguardano il libro della Genesi e rappresenta il Peccato Originale e la Cacciata dal Paradiso.

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Da una prima osservazione, gli elementi che mi sono saltati all’occhio sono stati nell’ordine:

L'albero proibito, attorno al quale si avvolge il serpente
Pesantezza nei gesti dell'uomo e della donna che ricevono con diffidenza il frutto proibito
L'albero morto
L'angelo che intima con una spada Adamo ed Eva
Il cambiamento dei connotati del viso di Adamo ed Eva

Per completare la mia prima analisi prendo spunto da alcune critiche per disporre secondo rapporti gerarchici gli elementi prima solo messi in evidenza

Nel quadro viene rappresentato l’uomo nei due momenti cruciali dell’esistenza:prima del peccato e dopo il peccato. Nel primo caso osserviamo un uomo di una particolare bellezza e perfettamente integrato con la natura. Nel secondo vediamo un uomo brutto, sfigurato. Ciò trova la sua spiegazione nella concezione di “bello” in Michelangelo: l’interiorità coincide con l’esteriorità. La bellezza interiore si riflette in quella esteriore. Nel Peccato originale l’artista condanna il costume, la mancanza di purezza nei confronti dei dettami divini. L’elemento di divisione dei due momenti è l’albero proibito nel quale si contorce la figura del serpente.

Tratto da Doliner e Blech: “Si tratta di un dittico, cioè di un dipinto formato da due parti ugualmente divise. A sinistra si vedono Adamo ed Eva, ancora innocenti, sul punto di mordere il frutto proibito. L’astuto serpente è in mezzo, arrotolato intorno all’albero, e invita l’uomo e la donna a cedere alla tentazione. A destra si vedono i capostipiti dell’umanità esiliati dal giardino dell’Eden, che provano vergogna e già mostrano i primi segni del naturale invecchiamento, dato che una parte della punizione consistette nella perdita dell’immortalità e dell’eterna giovinezza”.


L'albero proibito, attorno al quale si avvolge il serpente rosso = fulcro della scena
L'angelo che intima con una spada Adamo ed Eva giallo = azione
Il cambiamento dei connotati del viso di Adamo ed Eva verde = scorrere del tempo
Pesantezza nei gesti dell'uomo e della donna che ricevono con diffidenza il frutto proibito blu = pesantezza
L'albero morto viola = deperimento

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Elementi sempre citati e di centrale importanza sono l’albero e il serpente che è ad esso attorcigliato, che sono la causa del cambiamento della condizione umana, sono cioè il punto di snodo della vicenda e dividono nettamente, anche graficamente, i due diversi momenti. Ciò che prima era calmo, tranquillo, lussureggiante ed eterno si trasforma dopo in sofferenza, dolore, fatica e morte. Il destino di Adamo ed Eva è lontano dal Paradiso Terrestre, costretti a fuggire e a vagare in un mondo ostile, e viene forse fatto presagire già prima del Peccato Originale dalla presenza simbolica dell’albero morto, che in teoria non dovrebbe esistere nell’Eden.

Immagine evocata: un vulcano.

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Elemento centrale nell’attenzione che è capace di cambiare, una volta scatenato, tutta la scena: da semplice montagna caratterizzata da dolci declivi e assolutamente statica ed immutabile, a bocca di fuoco capace di portare alla distruzione ciò che prima lo circondava ed era bello e forte.




Definizione delle regole

Dati i tre aggettivi di base sviluppo degli strumenti per la definizione del progetto finale. Alcuni di questi sono stati definiti per il primo progetto e ora ad essi ne affianco dei nuovi per una migliore progettazione.


GIRO D'ITALIA


Una delle corse a tappe più antiche e belle del mondo, che ogni anno passa attraverso tutte le regioni d'Italia, infiammando gli animi delle migliaia di persone che la seguono a bordo strada o in televisione.
Fin da piccolo mi appassionavo a guardare gli scatti dei grandi campioni sulle montagne o gli arrivi allo sprint. D'estate poi mi piace scalare le montagne con la bici, salendo per stradine che si inerpicano su, fino alla cima della montagna. Queste strade sono semplici lingue di terra o di asfalto che si fanno largo nella boscaglia montana seguendo l'andamento naturale dell'ambiente.

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Descrivendolo con uno dei tre aggettivi dello studio preliminare lo definirei veritiero.

CASTEL SANT'ANGELO


Il castello esprime grande solidità e potenza, sia nelle forme squadrate dei torrioni e della cinta muraria sia nella grande torre centrale curva.

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CONCHIGLIA


L'oggetto che maggiormente mi evoca il mare è la conchiglia, perchè fin da quando ero un bambino mi piaceva raccogliere le conchiglie che trovavo sulla spiaggia. In particolare ero felice quando trovavo una conchiglia a spirale perchè non è molto comune sulle nostre spiagge e perchè in alcune di esse si riesce a sentire il rumore del mare.

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Un oggetto tanto piccolo e geometricamente perfetto, in grado anche di "contenere" il mare, lo definirei controllato.

ATLANTE


Mi ha sempre suscitato grande interesse la mitologia di alcuni popoli antichi, come la cultura egizia o quella nordica. In particolare però sono rimasto affascinato da quella greca, estremamente vasta e complessa, popolata da grandiose divinità, indomiti eroi e feroci mostri.

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Tra le figure mitiche che popolano questo mondo mi ha colpito la figura di Atlante, titano condannato da Zeus a portare la volta celeste sulle proprie spalle. Sono rimasto impressionato dalla grande potenza e maestosità del personaggio, che definirei reale, inteso come strutturato e forte.



Definiti questi nuovi elementi e dati quelli già sviluppati nel corso del primo progetto si può ora stilare una griglia di regole utile per l'elaborazione del nuovo progetto.

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Modellazione con Rhino

Utilizzando un programma di sviluppo grafico per le equazioni associato con il modellatore Rhino si possono ottenere delle figurazioni grafiche degli aggettivi, utilizzabili per lo sviluppo del progetto

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PROGETTO NELLA NATURA


Creazione, definizione e sviluppo

Il luogo di intervento per questo processo generativo è un luogo naturale, in particolare la foto si riferisce ad un paesaggio canadese della regione di Manitoba

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Il processo generativo comincia dal catalizzatore, che in questo caso è un pianoforte.

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Data una prima definizione degli elementi caratterizzanti ora posso costruire un paradigma organizzativo, appoggiandomi agli elementi e alle gerarchie tra essi sottesi definiti nell’esercizio di osservazione.

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Gli elementi che compongono il paradigma sono identificati secondo i colori evocatori degli elementi dell’immagine. Le unità abitative sono definite le une dalle altre, felicemente singolari, ma connesse tramite un presagio di rivoluzione ad un unico moto centrale che le porterà al mondo esterno.
La visione del paradigma organizzativo generale viene poi ripresa in ognuno di questi singoli moduli.

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Definito dunque il paradigma organizzativo ora si può definire una prima griglia per la definizione degli spazi.
Lo schema è composto dal fulcro attorno al quale si sviluppano le camere per studenti, le camere per i professori e la sala conferenze.

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Punti di Vista

Dato un determinato punto di vista, si effettua uno studio delle sensazioni e dei particolari che si notano in relazione alle nostre impressioni di memoria.


Sala conferenze - persona in piedi al centro della sala che guarda verso l’alto: lo spazio è grandioso, immenso, arioso; mi sento libero nonostante sopra e tutto attorno a questo luogo vi sia l’acqua del lago, che comprime questa “bolla” senza farla implodere; la mia vista e la mia mente vagano libere in uno spazio così controllato.

Passerella di accesso al complesso - persona in piedi rivolta verso l’edificio: ciò che vedo non sembra essere opera dell’uomo, bensì della natura; tutto si armonizza in linee sinuose e regolari che si confondono con ciò che si trova accanto, rendendo impossibile pensare ad uno scenario tanto veritiero privato di un qualsiasi elemento, naturale o artificiale che sia.

Balconata – persona seduta e rivolta verso le montagne. Non vi è nulla a destra, a sinistra e sopra di me se non la natura splendida e incontaminata di questo luogo. Non vi è niente di artificiale, è tutto reale; ciò che denuncia la presenza dell’uomo in questo luogo mi è nascosto, l’ho lasciato alle mie spalle: sono immerso nella natura.



Elaborazione

Dati dunque tutti questi elementi se ne possono trarre delle logiche di modifica per il progetto.

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Scenario


Per caratterizzare maggiormente con i miei tre aggettivi il progetto pongo a completamento della copertura l'elaborazione dei miei aggettivi ottenuta in Rhino, che si associa in maniera sorprendente con l'idea di fiore ispirata dalla struttura.

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PROGETTO NELLA METROPOLI


Creazione, definizione e sviluppo

Il luogo di intervento per questo processo generativo è un luogo assolutamente artificiale, in particolare la foto si riferisce ad una ricostruzione computerizzata di New York.

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Il processo generativo comincia dal catalizzatore che in questo caso è un pianola, evoluzione artificiale del catalizzatore del precedente progetto naturale.

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Data una prima definizione degli elementi caratterizzanti ora posso costruire un paradigma organizzativo, appoggiandomi agli elementi e alle gerarchie tra essi sottesi definiti nell’esercizio di osservazione.

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La visione del paradigma organizzativo generale viene poi ripresa in ognuno di questi singoli moduli.

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Successivo passo per la definizione del progetto è la creazione di una griglia distributiva per i vari volumi e i vari ingombri che struttureranno il complesso.

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Punti di Vista

Dato un determinato punto di vista, si effettua uno studio delle sensazioni e dei particolari che si notano in relazione alle nostre impressioni di memoria.


Torre ascensionale – persona in piedi in ascensore che si guarda attorno: vedo scorrere davanti ai miei occhi le abitazioni studentesche che avvolgono la mia salita; il paesaggio varia velocemente ma è sempre simile a se stesso; di fianco alla parete dell’ascensore scorrono i tubi della struttura della torre che si intrecciano secondo uno schema regolare, quasi ipnotico. Tutto è ripetuto, studiato geometricamente, controllato .

Strada sottostante – persona in piedi che guarda davanti a se e poi verso l’alto: nessun elemento stona o spicca sugli altri. Appena alzo lo sguardo però tutto cambia: un avvilupparsi di geometrie che sorreggono con forza una grande sfera che sembra galleggiare alto sopra la mia testa con leggerezza, nonostante siano ben visibili le forze reali che la sostengono.

Bar centrale – persona seduta rivolta verso l’esterno: Mi sento galleggiare al di sopra di tutto, vedo la città sotto di me, vedo grattacieli a perdita d’occhio; niente mi è nascosto, vedo tutto per quello che è, è tutto veritiero.



Elaborazione

Date le regole di trasformazione ora le applico per meglio definire secondo i miei caratteri i volumi prima creati ma ancora spersonalizzati. Pongo dapprima l'attenzione ai "particolari" delle case per gli studenti e per i professori.

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Di queste studio anche una vista interna per evidenziare anche i caratteri degli interni, come le porte o gli spigoli delle pareti. Le viste sono localizzate nel locale centrale e dirette verso le zone finestrate che si affacciano sulla città.

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Poi modifico il paradigma generale

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Scenario


Per caratterizzare maggiormente con i miei tre aggettivi il progetto pongo a completamento della copertura l'elaborazione dei miei aggettivi ottenuta in Rhino, rendendo ancora più evidente e caratterizzante la struttura centrale.

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