SECOND PROJECT
ESERCITAZIONE 1
PRIMO PUNTO
Elementi prevalenti:
l'uomo aggrappato all'albero,la donna che coglie il seme, la donna impaurita,l'uomo cacciato,la coda intrecciata del serpente, l'angelo col braccio teso,
SECONDO PUNTO
Gerarchia:
1 la coda intrecciata del serpente
2 la donna che coglie il seme
3 l'angelo col braccio teso
4 l'uomo cacciato
5 la donna impaurita
6 l'uomo aggrappato all'albero
Interpretazione prima di leggere le critiche:
questo quadro mi fa pensare alla condizione umana, caratterizzata dalla sofferenza(la donna impaurita)
e dalla continua lotta(l'uomo cacciato), contro la natura e contro la consapevolezza della propria
condizione(l'angelo col braccio teso). L'uomo ha radicata dentro di se(la coda intrecciata del serpente),
l'attitudine a lasciarsi andare e ad errare(la donna che coglie il seme). Il fatto positivo
che l'uomo e la donna siano vicini, sia nell'eden che sulla terra, mi fa pensare all'amore,
l'elemento irrazionale e magico che può realmente alleviare la condizione umana,
che per me il quadro rappresenta.
lettura della critica e confronto:
questo link http://www.aperture-rivista.it/public/upload/Quartullo14.pdf
rimanda ad una critica che
trovo molto particolare e che rispecchia molte se non tutte le mie sensazioni guardando il quadro ad
esempio:
"dio ha creato tutte le condizioni(curiosità frustrazione e
ambizione) perchè adamo ed eva potessero cadere in tentazione attratti dalla vita
reale". Anche a mè sembra che l'angelo sia nello stesso corpo del serpente visto che le code sembrano
due, che adamo ed eva fossero in una situazione particolare di intimità prima di cadere in tentazione e cogliere il frutto del peccato. Molto bello è il contenuto della pagina 83 con la quale mi sento in accordo. Mi fa pensare all'impressione che ho avuto di adamo ed eva colti in situazione "particolare" dal
serpente,impressione subito negata per pudore. La rappresentazione è talmente trasgressiva che si
è portati a negare l'evidenza, non è possibile accettare che l'angelo e il serpente siano lo stesso
corpo anche se, come mi è accaduto seguendo con attenzione la coda dal basso verso l'alto ci si accorge che le code sono in realtà due e l'angelo sembra un prolungemento della coda che gira dietro l'albero. Forse questo a mio avviso è un espediente che michelangelo ha messo in atto per rendere meno esplicita questa sua idea in quanto il collegamento tra l'angelo e la coda è nascosto dall'albero. Cito inoltre un tratto di questa critica con cui sono pienamente d'accordo, ques'opera "rivela una complicità misteriosa(fose l'amore?) tra l'uomo e la donna,la complicità che in fondo ci permette di accettare la sfida della vita". Infine un punto di vista diverso dal mio che ho trovato in questa critica è che, la sofferenza della vita non è una punizione bensì il frutto di una scelta consapevole di adamo ed eva e dunque un'espressione di libero arbitrio, una prerogativa dell'uomo.
Un punto di vista affascinante.
TERZO PUNTO
Associazione tra gli elementi del quadro e gli elamenti della mia immaginazione:
La coda intrecciata la vite (la vite si intreccia attorno ad un sostegno)
la donna che coglie il frutto una cascata(l'immagine della donna nasce dall'alto e si espande verso il basso come una cascata)
l'angelo col braccio teso un ciclone(le piegature del vestito e le braccia danno l'idea di vorticosità )
l'uomo cacciato la luce(le mani protratte in avanti e il viso rivolto dall'altra parte mi anno fatto pensare ad una luce intensa)
la donna impaurita un cane(la donna racchiusa suse stessa che cerca di proteggersi mi ha dato l'impressione di un cane impaurito)
l'uomo aggrappato all'albero una scimmia(la posizione non perfettamente eretta, quasi goffa, e l'essere aggrappato ad un ramo sono evocative di una scimmia)
ESERCITAZIONE 2
Ho eseguito delle superfici rispondenti agli aggettivi che sono i miei obbiettivi di progetto, mediante il programma rhino. Successivamente ho composto prima a due a due e infine tutte e tre assieme le mie superfici. Il risultato è il seguente:
Le coordinate delle superfici sono le seguenti:
SUPERFICIE VERA:
xx = i
yy = j
zz = i+j
SUPERFICIE FELICE:
XX = 3*(i-Cos(j))
YY = 3*(j-Sin(i))
ZZ = (Sin(i)*Cos(i?+(Cos(i)*Sin(j)))*Sin(Cos(i+j))*Cos(Sin(i+j)))*Logi+30)*(j+30?
SUPERFICIE MAGNIFICA:
XX = i*Log(j+1)
YY = j*Log(i+1)
ZZ = i)+sin(i?*log(i+j+1)
SECONDO PROGETTO
Scelta dell'ambientazione naturale:
come ambientazione naturale per questo secondo progetto ho scelto i paesaggi autunnali del Vermont, ricchi di colori, espressione della magnificenza della natura, e di serenità . Paesaggi in grado di trasmettermi felicità e tranquillità .
Scelta dell'ambientazione artificiale:
come ambientazione artificiale ho scelto Manhattan una delle massime espressioni di artificialità , rappresentativa nell'immaginario collettivo di città .
Scelta del catalizzatore per l'ambiente naturale:
come catalizzatore per l'ambientazione naturale ho scelto un animale, quindi un'altra espressione della natura, in quanto niente è più magnifico e felice della natura. L'anatra mandarina presenta una composizione di colori e di forme incredibili e stupefacenti, un vero e proprio gioiello vivente.
Scelta del catalizzatore per l'ambientazione artificiale:
come catalizzatore per l'ambientazione artificiale ho scelto un altro animale, il più complesso e incomprensibile di tutti, l'uomo. Questa scelta è stata fatta in quanto una città dovrebbe essere progettata per l'uomo, che rifiutando l'habitat che la natura gli ha assegnato ha deciso di crearne uno suo, compito arduo e non sempre ben riuscito.
INSERIMENTO CATALIZZATORE IN AMBIENTAZIONE:
Ambiente naturale
Ambiente artificiale
PARADIGMA INDIZIARIO:
Naturale: ho suddiviso il catalizzatore per il progetto naturale, ossia l'anatra mandarina, in sottoelementi, che ho poi ordinato secondo una gerarchia, ad esempio, alla zona marrone centrale secondo me principale ho assegnato aule e laboratori. Ho quindi associato ad ogni parte del catalizzatore varie zone dell'edificio di progetto, assegnando delle caratteristiche mediante i miei aggettivi ad ognuna di esse.
Artificiale: ho suddiviso il catalizzatore per il progetto artificiale, ossia l'uomo, in sottoelementi, che ho poi ordinato secondo una gerarchia, ad esempio, alla zona addominale secondo me principale ho assegnato aule e laboratori. Ho quindi associato ad ogni parte del catalizzatore varie zone dell'edificio di progetto, assegnando delle caratteristiche mediante i miei aggettivi ad ognuna di esse.
PARADIGMA ORGANIZZATIVO
Naturale:ho tratto un paradigma organizzativo dal paradigma indiziario e ho poi definito delle connessioni tra gli eventi, definito aperture e caratteristiche di vario tipo.
Artificiale:ho tratto un paradigma organizzativo dal paradigma indiziario e ho poi definito delle connessioni tra gli eventi, definito aperture e caratteristiche di vario tipo.
PUNTI DI VISTA
Naturale: ho immaginato alcuni punti di vista relativi al mio edificio
Punto di vista 1: arrivando dal bosco vedo il mio edificio contornato da piante coloratissime, perfettamente in armonia con il contorno, con una leggera gradinata d'ingresso e un ingresso magnifico con colonne semplici
Punto di vista 2: dall'interno della zona svago, vedo una grande vetrata che dà sul terrazzo e mi permette di vedere l'insieme del lago contornato da latifoglie coloratissime
Punto di vidta 3: dal lago magari su una barchetta, vedo una facciata ricca di aperture che da sul lago, con un enorme terrazzo che sporge fin sopra l'acqua sorrettto da elementi che si immergono nell'acqua, "stile molo"
Artificiale: ho immaginato anche per l'artificiale alcuni punti di vista
Punto di vista 1: arrivando da u a strada della citta vedo un leggero piedistallo a gradinata con due elementi di ingresso, dalla quale partono due elementi di risalita, vedo altri due elementi strutturali che salgono. La torre ha dei pieni alternati da vuoti con zone verdi.
Punto di vista 2: dalla zona svago che si trova nella sommità della torre vedo una vista sovrastante della città . posso vedere lo skyline di new york city.
Punto di vista 3: sto salendo con l'ascensore che è completamente vetrato, oltre che contornato dalla scala che sale avvinghiandosi alla tromba dell'ascensore. Lintera struttura e prevalentemente vetrata a meno degli elementi strutturali
GRIGLIA DI CONGRUENZA
Naturale: per il contesto naturale ho creato una griglia di congruenza in modo da poter posizionare i vari eventi e delineare le proporzioni tra gli spazi
Artificiale: per il contesto artificiale ho creato una griglia di congruenza diversa in modo da poter posizionare i vari eventi e delineare le proporzioni tra gli spazi
CONGRUENZA VOLUMI
Naturale
Artificiale
Artificiale
