SARA_TERZO PROGETTO
UNA POESIA
"Soldati"
Giuseppe Ungaretti
"Si sta come d'autunno
sugli alberi le foglie"
Parole semplici e chiare che esprimono chiaramente uno stato d'animo all'interno di una prova. Parole semplici e chiare che hanno colpito la mia attenzione fin dal primo momento. Parole semplici e chiare che mi tornano alla mente quando il mio umore si fa debole e fragile
CATALIZZATORE
Mi sono innamorata di uno specchio che, nelle sue fattezze, ho deciso potrà essere il catalizzatore per lo sviluppo dell'intero progetto
Una superficie liscia e semplicissima, essenziale, trasparente...che nasconde un mondo tutto suo, che lascia alla propria immaginazione la libertà di creare e costruire immagini e prospettive diverse e sempre nuove. Un mezzo di comunicazione che riflette tutto ciò che gli si pone innanzi...o forse soltanto ciò che si vuol poter vedere. Uno strumento di pure contrapposizioni, di simmetrie, di movimenti contorti e intriganti all'interno degli animi. Lo specchio riflette l'alto in alto, la destra a destra, la sinistra a sinistra e il basso in basso. L'uomo inverte poichè vede nell'immagine riflessa un altro uomo, posizionato di fronte a se stesso...e per vedere la realtà deve invertire l'invertito
PARADIGMA INDIZIARIO
Osservando e studiando il mio catalizzatore posso affermare con certezza che la SPECULARITA' caratterizzerà il mio lavoro futuro: indizio principale da cui deriveranno studi volumetrici, sviluppi organizzativi, inserimenti particolari, movimenti e staticità . Specchio come strumento riflettente di immagini e di panorami...quindi acqua, vetro. Specchio come protezione dal mondo troppo esterno, come oggetto dietro al quale nascondersi...quindi superfici lucide che restituiscono all'ambiente circostante luce e calore eccessivi. Specchio come luogo in cui vedere la propria immagine, il proprio IO...quindi elementi gentili che rispondano alle esigenze dell'Adamo che abiterà il risultato finale
PARADIGMA ORGANIZZATIVO
L'organizzazione del giardino seguirà uno sviluppo centrale e uniforme caratterizzato da movimenti radiali che avranno direzioni centrifuge e centripete allo stesso modo: l'obiettivo finale è quello di raggiungere un senso di equilibrio generale di tutte le parti. Nel fulcro di tutto il contesto si troverà la casa di Adamo con tutte le sue relative funzioni-che studio successivamente. Tutto intorno si troverà il giardino, che farà da contesto per l'abitazione e da contenitore rispetto all'ambiente esterno: un contesto nel contesto. Ci sarà una distribuzione armonica ed equilibrata delle aree verdi e degli specchi d'acqua. Infine, i percorsi pedonali faranno da tramite fra tutte le parti interne e fra parti interne ed esterne
STUDIO DELLA GRIGLIA
Entrando nel merito della griglia geometrica, ho scelto come forma iniziale quella di una spirale in quanto il suo sviluppo mi dà un senso di continui movimento e dinamicità in direzioni opposte e varie
Da questa forma base ho ricavato uno schema geometrico che sfrutterò per organizzare la distribuzione degli spazi del giardino. In primo luogo ho ruotato la spirale di un angolo piatto e l'ho specchiata in modo tale da essere il più coerente possibile rispetto al mio catalizzatore. Successivamente ho applicato una distorsione armonica schiacciando l'immagine di un rapporto pari a 0,618 e allungandola di un ulteriore valore pari a 1,618. Infine ho ruotato la forma di 60° rispetto al baricentro ripetendola in serie polare tre volte
Sdoppiando tutte le linee e prolungando quelle centrali, ottengo la griglia finale sulla quale studierò un incremento di complessità del mio paradigma organizzativo
INCREMENTO DI COMPLESSITA' DEL PARADIGMA ORGANIZZATIVO
Studiando la griglia ottenuta, ho incrementato maggiormente il paradigma organizzativo ponendo sempre in posizione centrale l'abitazione di Adamo. Da questa si dipartono sei camminamenti interni che seguono ciascuno un andamento a spirale verso l'esterno e intorno ai quali si imposta e si sviluppa l'intero giardino: in particolare si possono trovare sei specchi d'acqua di dimensioni progressivamente crescenti e di forma riconducibile a quella di un ellisse. All'interno del laghetto maggiore trova posto un'isoletta sulla quale ho ipotizzato di porre un'area agibile aperta. A sottolineare i movimenti sinuosi, ci saranno delle siepi basse sempreverdi e una disposizione particolare del restante verde. Ad unificare il giardino con l'ambiente esterno si prolungano altrettanti sei camminamenti lineari che connetto quelli interni con il mondo esterno
L'ALBERO DELLA CONOSCENZA
Per quanto riguarda l'albero della Conoscenza come primo polo del Binomio, esso "troverà casa" all'interno di una delle sei anse disegnate dalla griglia di partenza: in paticolare in quella più piccola e più lontana possibile dall'area aperta agibile. Inoltre sarà circondato dalla zona più fitta e più ricca di altre specie di arbusti e piante: in questo modo il mezzo del peccato cerca di essere lontano e mimetizzato, meno agibile e riconoscibile, confuso e riflesso nello specchio d'acqua che lo circonda e che lo rende ancor meno raggiungibile
Entrando nel merito, attraverso tre punti di vista distinti, analizzo ora la dinamica della posizione reciproca tra Casa di Adamo e Casa del Peccato
La prima, ponendosi di fronte all'albero e guardando verso il centro del giardino, evidenzia quanto l'Oggetto sia inserito e mimetizzato tra gli altri fusti i quali guidano lo sguardo verso l'Abitazione di Adamo che trova una posizione centrale e importante
La seconda, dando le spalle alla Casa di Adamo e guardando verso l'esterno, ci mostra l'Albero circondato da fusti, da siepi e dalla pozza di acqua che lo riflette e ne crea un ambiente protetto e da cui proteggersi
L'ultimo, proprio nell'area esterna agibile, mette in primo piano lo spiazzo destinato ad attività artificiali e di relax e mostra l'Albero della Conoscenza come semplice sfondo dietro ad ogni cosa, lontano, quasi insignificante, ma sempre presente
PARADIGMA ORGANIZZATIVO
Concentrandomi ora sulla Casa di Adamo come secondo polo, ho ripreso il fulcro del giardino ipotizzando un paradigma organizzativo in cui le diverse parti funzionali si disponessero in modo radiale e uniforme in una pianta di tipo centrale, senza una facciata principale, senza un retro, senza una destra nè una sinistra: un ambiente circolare e in continuo movimento, con un'assidua relazione con l'esterno visibile e percepibile su ogni fronte. In tale tipologia di progetto ci dovrà essere un connubio delicato e infinito tra i tre caratteri Gentile Essenziale Nascosto che si intersecheranno l'uno con l'altro senza definire confini visibili e distaccati
STUDIO DELLA GRIGLIA
In questa direzione ho eseguito un secondo studio di una griglia organizzativa partendo dalla struttura dell'intero giardino
Sfruttando il centro del giardino ho ricavato innanzitutto una stella a sei punti che personalmente non concepisco come "Stella di Davide", ma piuttosto come risultato di un processo geometrico quale la riflessione di una forma semplice come il triangolo equilatero. Successivamente ne ho tracciato e sdoppiato le diagonali seguendo un movimento centrifugo tale da creare tre corridoi crescenti verso l'esterno. Infine ho arrotondato alternativamente tre punte in modo da donare un'alternaza tra dolcezza e rigidità e raggiungere quindi quel senso di equilibrio citato precedentemente
INCREMENTO DEL PARADIGMA ORGANIZZATIVO
Dalla figura ottenuta posso studiare più nel dettaglio le funzionalità che dovranno essere presenti all'interno della Casa. Dunque, in seguito ad una prima analisi geometrica e matematica, ho stabilito la suddivisione interna degli spazi definendo nelle tre porzioni curve una terrazza (sulla quale si affaccerà la camera da letto) la sala da pranzo e il soggiorno. Nelle altrettante zone più spigolose troveranno sede ambienti più intimi e di vita quotidiana, quali la cucina, una zona relax personale e un debosito/sgabuzzino. L'apertura dell porte è stata ricavata tracciando linee che congiungessero reciprocamente punti nodali della figura; per quanto riguarda le finestre, invece, si notino tre grandi vetrate in tre angoli opposti
CONGRUENZE VOLUMETRICHE
Dalla sezione orizzontale posso ora costruire un evento volumetrico più concreto e palpabile, studiandone bene la crescita degli ingombri e delle aperture
Innanzitutto nasce il corpo più alto centrale a tre punte che rappresenterà i movimenti contorti e circolari tra interno ed esterno; successivamente i tre rombi dalle forme aguzze e quasi minacciose che ospiteranno le funzioni di vita altamente privata ed intima; infine corpi dolci e trasparenti diventeranno luogo di vita sociale e di compagnia. Molte fessure si aprono nelle pareti per donare specularità e allo stesso tempo trasparenza
I volumi sono movimentati e dinamici, con un senso di continua circolarità in quanto non esiste un fronte principale rispetto ad uno secondario: ogni vista è unica e significativa e mette in luce aperture sempre nuove e diverse le une con le altre, nelle quali specchiarsi a proprio piacimento o dietro le quali nascondersi quanto ci si trova nella situazione di Adamo che abita la Casa
IL BINOMIO
Entrando nel vivo della bipolarità che caratterizza l'intero scenario, ho studiato ora la stretta relazione che intercorre tra la Casa e l'Albero della Conoscenza ipotizzando che tutt'intorno vi fosse desolazione
L'Albero si trova in una posizione decisamente poco visibile dalla Casa in modo tale da creare un distacco quasi netto e ricercato, tuttavia la sua presenza è continua e quasi impercettibile quasi a voler raggiungere un equilibrio stabile e sano tra i due poli...essi non si annullano e non si sovrastano reciprocamente, ma si specchiano l'uno nell'altro
PROSPETTIVE
Infine, facendo molti passi indietro, si può avere una visione complessiva dell'intero progetto, caratterizzato dalla Casa, dall'Albero della Conoscenza e da molti altri alberi diversi, ma uguali. Tutto intorno la città , la vita frenetica, il grigiore, la stanchezza, la fatica
Il contrasto Casa Albero, vicini ma molto lontani, isolati uno dall'altro, reciprocamente protetti: la Casa vede l'Albero e l'Albero vede la Casa e questo rapporto di vista a distanza è l'unico che lega i due Poli. Uno si specchia nell'altro ad un livello immaginario e costruito, quasi ricercato e desiderato, quasi indispensabile per raggiungere un equilibrio
Una continua presenza di acqua che rinfresca e che specchia qualsiasi cosa: riflette l'Albero, riflette la Casa, ma soprattutto riflette il mondo esterno e circostante, le cose lontane diventano vicine e quasi palpabili
INDOSSANDO L'EDEN
Una creazione artigianale piccola e quasi insignificante, un simbolo che riassume e rappresenta al meglio la costruzione e l'impianto del mio Eden: un angolo di verde e di pace, di rispondenza ad un bisogno segreto ed inibito, un angolo di distacco dal concreto e di volo verso l'immaginario...un giardino dell'Eden da portare sempre con sè
Una forma nota e già vista, la presenza di un fulcro e di un Polo staccato, ma legato tramite una connessione che ricorda la griglia iniziale, la geometria semplice ed essenziale
SIMILITUDINE
E' come un continuo e dinamico rotear di gonne di flamenco
Immaginando proprio un movimento altamente dinamico e quasi caotico, ho applicato una trasformazione di dilatazione in direzione centrifuga e centripeta e con un andamento circolare come una girandola, già vista precedentemente
DAL MACROSCOPICO AL MICROSCOPICO
Scendendo ora nel dettaglio, mi sono soffermata sullo studio di un elemento d'arredo che, con le sue forme, potesse rispondere a rigidità a dolcezza allo stesso tempo in modo da raggiungere un equilibrio che tuttavia si presenta poco percettibile in quanto esiste ugualmente una preponderante componente dinamica e movimentata
CONNESSIONI
Come ultimo passo, ho voluto studiare quale connessione ci potesse essere tra il mio Eden e la città circostante: utilizzando sempre la mia geometria semplice di partenza ne ho applicato una rotazione e una duplicazione secondo la regola delle gonne di flamenco, assumendo l'aspetto di sei vie che condurranno al giardino sopraelevato. Appunto il giardino avrà una posizione privilegiata, ma difficile da raggiungere, difficile da vedere se non si è abituati ad alzare lo sguardo verso il cielo, forse solamente un sognatore o colui che sa far volare la propria immaginazione potrà accorgersi dell'Eden che lo circonda!!
POSTER
