Progetto 2: Centro culturale 
Pagina NICOLA_SILVI
L’obbiettivo di questo progetto è la realizzazione di una struttura culturale, che abbia al suo interno degli ambienti atti ad ospitare rappresentazioni teatrali e musicali, ed ambienti da utilizzare per esposizioni e mostre. L’edifico sarà situato a Manhattan nel pressi della costa.
1° Catalizzatore: definizione degli aggettivi
Il primo passo è quello di definire un catalizzatore dal quale sia possibile addurre i tre aggettivi ed una logica distributiva dell’edificio.
Io ho scelto questa poesia di Giovanni Pascoli.
L'assiuolo
Dov’era la luna? ché il cielo
notava in un’alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù...
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com’eco d’un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d’argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s’aprono più?...);
e c’era quel pianto di morte...
chiù...
Da questa ho addotto i miei tre aggettivi, obbiettivi dell’architettura, e sono: BRILLANTE, LEGGERO, SONORO.
Con il colore rosso ho evidenziato i riferimenti a brillante, con la sottolineatura a leggero , con il grassetto a sonoro.
Riferimenti:
Inserisco qui alcune immagini dell’isola di Manhattan.
(fonte: Pierre Helger)
(fonte:www.classluxury.net)
2° Catalizzatore: definizione del paradigma indiziario
Come secondo catalizzatore ho scelto l'opera di Caspar David Friedrich "Viandante sul mare di nebbia" del 1818.
Paradigma organizzativo:
L’idea progettuale che ho tratto dal paradigma indiziario è:
Tutti gli eventi sono collegati dalla direzione principale.
Scenario zero:
Ho stabilito una gerarchia tra le parti assegando la maggiore importanza agli elementi di color giallo (SONORO), poi agli elementi rossi (BRILLANTE) ed infine agli elementi celesti (LEGGERO). Questa gerarchia è rintracciabile anche grazie alle differenti dimensioni dei volumi.
Griglia di congruità :
Matrice generativa ambientale:
Nel posizionare il centro culturale ho fatto molta attenzione al suo orientamento.
Ho posizionato la direzione del centro culturale lungo l’asse che va dal centro dell’isola (il cuore che ho associato all’aggettivo rumoroso) all’ oceano (al quale ho associato l’aggettivo brillante).
Così il teatro è rivolto verso il centro di Manhattan, mentre la zona esposizioni verso il mare.
La direzione andrà da Nord/Est a Sud/Ovest.
Extempore del 29/04:
Relazione tra gli aggettivi del primo e del secondo progetto:
Indefinito---Brillante
Emozionante---Sonoro
Protettivo---Leggero
Matrici di trasformazione:
Ho preso le regole di trasformazione del primo progetto associate ai relativi aggettivi, avendo precedentemente associato agli aggettivi dei due progetti ho trasferito anche le regole di trasformazione ai nuovi aggettivi.
Per maggiori dettagli le matrici di trasformazione sono nella pagina del primo progetto.
Regole dell’aggettivo BRILLANTE:
Come: si chiude
LEGGE: Il piano di copertura è realizzato attraverso l'estrusione di rami di parabola.
Regole dell’aggettivo SONORO:
Come: si buca
LEGGE: I volumi sono bucati seguendo direzioni inclinate di angoli di piccola ampiezza rispetto al terreno 10°<x<20°. La larghezza delle aperture è sempre 1/10 della lunghezza.
Come: si piega/taglia
LEGGE: La struttura si taglia e si piega formando angoli di 30° e 60°.
Regole dell’aggettivo LEGGERO:
Come: si collega
LEGGE: Le zone di collegamento/passaggio tra gli ambienti sono realizzate con strutture a telaio.
Regole aggiuntive rispetto al primo progetto:
Regole dell’aggettivo LEGGERO:
Come: si piega/stira
Legge: I volumi si piegano seguendo direzioni curvilinee. Come se attratti da un asse principale.
Formalizzazione n.1
Evoluzione dei singoli eventi:
In questa fase ho sviluppato delle trasformazioni ai singoli eventi tralasciando per il momento le aperture.
Teatro(sonoro):
Ho trasformato questo volume sfruttando la regola del come si taglia, e tenendo presente che il teatro deve essere sopraelevato per poter realizzare al di sotto l’ingresso.
Sale esposizioni(brillante):
Il primo passo della trasformazione è stato quello di spezzare il volume di partenza in 2 nel punto in cui cade la direzione principale nel paradigma. Essendo questa l’origine della struttura , questa piegatura sta ad indicare l’attrazione della direzione principale nei confronti di questa struttura. Ho poi applicato la regola del come si chiude per i due volumi formati.
Servizi(leggero):
Partendo da elemento schematico di partenza ho stirato il volume facendogli seguire una direzione curvilinea ( regole del come si piega ), quasi ad indicare un’ attrazione centripeta esercitata dalla direzione principale sul volume. Questo dinamismo mette in evidenza il carattere di leggerezza del evento.
Zona ristoro(leggero):
In questo evento ho applicato le trasformazioni eseguite nei servizi, con la differenza che qui l’evento subisce una minore deformazione in quanto di maggiore dimensione rispetto ai servizi, e di conseguenza più resistente a deformazione.
Zona collegamento(leggero):
La zona di collegamento corrisponde con la direzione principale, per questo ho ritenuto che la sua forma si fosse dovuta adattare agli altri eventi creando degli opportuni collegamenti tra questi. Si trasformerà seguendo la regola del come si collega, cioè con strutture a telaio leggere.
Connessione degli eventi-Scenari progettuali(incrementi progressivi di complessità ):
Ricerca delle connessioni tra gli eventi:
Ho poi inserito le aperture(regola di trasformazione), ed ho realizzato l'elemento di collegamento tra gli eventi. Questo presenta una struttura a telaio(regola di trasformazione) che si adatta alla morfologia delle altrw parti, così da svoglere il ruolo fondamentale che ricopre ciò di collegare tutti gli eventi(come tratto dall'indizio).
Ho in seguito scelto dei materiali che ritenevo appropriati per l’edificio. Per le parti opaco ho scelto titanio, che assieme al vetro delle superfici trasparenti esaltano il carattere leggero del centro culturale. Ho inoltre adottato delle coperture verde per le sale delle esposizioni.
E' possibile notare un eccezione alle regole di trasformazione adottate nel foro curvilineo presente nel teatro. In corrispondenza di questo è presente l'ingresso del teatro, ho perciò adottato questo foro circolare come continuità della direzione principale.
Inserisco una sezione del modello 3d.
Questa è una prima possibile formalizzazione del centro culturale.
Formalizzazione n.2
Evoluzione dei singoli eventi:
Teatro(sonoro):
Sale esposizioni (brillante):
Servizi(leggero):
Zona ristoro(leggero):
Zona di collegamento(leggero):
La zona di collegamento corrisponde con la direzione principale, a cui è associato l’aggettivo leggero, è caratterizzata dall’utilizzo di superfici vetrate. Si trasformerà seguendo la regola del come si collega, cioè con strutture a telaio leggere.
Connessione degli eventi-Scenari progettuali(incrementi progressivi di complessità ):
Anche in questo in questa formalizzazione ho scelto materiali leggeri quali vetro e metalli di leghe leggere. A questi materiali ho aggiunto la vegetazione di copertura.
Ho poi cercato di trasformare il centro culturale sviluppando qualche eccezione.
Inserisco una sezione del modello 3d.
Questa è una seconda possibile formalizzazione del centro culturale.
Localizzazione:
In questo modello 3D ho inserito lo SCENARIO 0 nell'area in cui andrebbe a collocarsi l'edificio. E' un area verde, lungo la costa.
Inserisco alcune viste della prima formalizzazione del centro culturale nel contesto.
Inserisco alcune viste della prima formalizzazione del centro culturale nel contesto.
Fotoinserimenti:
Inserimento nel contesto della prima formalizzazione.
Inserimento nel contesto della seconda formalizzazione.
