Primo passo
La prima esercitazione presentataci è stata quella di modificare tramite 5 operazioni un parallelepipedo. Operazioni che dovevano rendere più armonico il solido e che doveva richiamare la sezione aurea e il trittico 5,4,3.
La mia scelta è stata quella di richiamare i quadri di Mondrian, quadri composti da rettangoli aurei.
Le mie operazioni sono state:
1)creazione di una griglia regolare su tutte le facce del solido
2)Individuazione di quadrati aurei sulla griglia
3)Eliminazione di parallelepipedi aurei dal solido iniziale
4)Sfasatura dei volumi trovati in funzione di rapporti aurei
5)Evidenziazione degli spigoli tramite una doppia linea

Secondo passo
La seconda esercitazione presentataci è stata quella di collegare tre quadri.

Le tre immagini mi trasmettono una sensazione di smarrimento e incertezza data dai contrasti e contraddizioni che ritrovo nelle opere: uno sguardo sereno opposto ad uno sguardo severo; un angelo in una guerra; il riflesso nell’acqua che rispecchiata e ribalta la realtà ma allo stesso tempo si confonde con essa, i contrasti del chiaro scuro e dalla semplicità di ogni singolo elemento in contrapposizione con la complessità totale.

Note: Lo svolgimento di questa esercitazione non è stato coerente con la richiesta. Questo perché io, come molti miei compagni, abbiamo solo descrivere i quadri, tralasciando le emozioni e le sensazioni che queste ci trasmettono in quanto non abituati a farlo.
Per capire ciò che avrei dovuto fare mi è stato molto utile il seguente richiamo da parte della professoressa al trattato di Philip Warren Anderson:
"La capacità di ridurre ogni cosa a semplici leggi fondamentali non implica la capacità di ricostruire l’universo a partire da quelle leggi... Il comportamento di aggregati grandi e complessi di particelle elementari non si spiega in termini di una semplice estrapolazione delle proprietà di poche particelle. Al contrario, ad ogni livello di complessità compaiono proprietà interamente nuove..." (Philip Warren Anderson, More is different,1972)