Loading...
 
  • World
    • No language is assigned to this page.

Paolo Segarini

L'aggettivo che volevo seguire era maestoso e così sono partito dal mio cubo di partenza ed ho applicato diverse sottrazioni ed estrusioni:innanzi tutto agli spigoli di base del cubo sono stati sottratti su tre lati altri cubetti più piccoli e al rimanente spigolo un quarto di sfera. Una semisfera di diametro pari alla lunghezza del lato è stata aggiunta sulla parte superiore. Sempre nella faccia superiore del cubo sono stati aggiunti 4 pennacchi tutti di forme differenti (un parallelepipedo a base quadrata, un cilindro, una piramide a base quadrata ed un cono). su due facce laterali opposte tra loro sono stati aggiunti due cunei, mentre nelle rimanenti due facce sono stati sottratti due solidi ( un toro ed una sfera).

Image
Image
Image

durante la seconda esercitazione è stato chiesto di creare una scala all'interno del nostro evento. Io ho deciso di collocare la scala nel centro esatto del mio cubo.ho deciso poi che la mia scala sarebbe stata a chiocciola ed ho deciso di fare i gradini di forma cilindrica

Image
Image

è stato poi chiesto di scegliere un catalizzatore ed il mio è giuditta II. su questo catalizzatore è stato chiesto di inserire tre aggettovo e di iniziare una prima idea di schema organizzativo.

Image

I tre aggettivi che ho scelto sono:
1) Socchiuso: lo sguardo di giuditta che subito cattura lo sguardo dell'osservatore
2) Sensuale: il pallido corpo di giuditta.
3) Cupo: la testa mozzata di Oloferne.


La creazione di una regola:

Image

Image

per la creazione di una regola mi sono ispirato al mondo naturale, in particolare alla conchiglia. La conchiglia infatti ha un ingresso laterale che risulta protetto dal corpo della conchiglia stesso. come la conchiglia anche il mio ingresso sarà posizionato su un lato e non sarà visibile dal lato del burrone.inoltre ho ripreso la sinuosità delle spire della conchiglia per la parte di ingresso che affaccia sul burrone evitando quindi di spezzare l'armionia della montagna e mantenere un artificiosa naturalità.

Per definire il paradigma ho studiato il contesto naturale in cui voglio inserire la mia architettura.

Image


in azzurro sono rappresentate le linee guida che ho voluto seguire: l'ingresso che viene posizionato sul lato dell'edifico e che viene nascosto da esso;il panorama che sta difronte all'edificio visibile solo nella parte centrale della casa.il panorama retrostante la casa ed infine la luce che le camere possono ricevere dall'alto. Ho inserito anche un'ultima freccia che è scomparsa durante le varie trasformazioni ed indicava la porzione sinistra di panorama che era visibile.

Alcune trasformazioni del progetto

Image

Image

Image

ed infine il progetto nell'ambiente naturale

Image

Ho inoltre organizzato la divisione interna degli spazi:

Image

piano terra:
Image
questo piano contiene gli studi ed il giardino. al piano terra non c'è nulla della funzionalità abitativa della casa, infatti oltre agli studi sono presenti solo le scale: quella centrale collega il piano terra con il primo piano, le due laterali collegano il piano terra a quello interrato.


Piano primo:
Image

E' nel primo piano che si svolge la vera funzione abitativa della casa: sulla grande vetrata centrale si affaccia la cucina-soggiorno.un unnico grande corridoio collega tutte le altre stanze: biblioteca e giardino invernale si collocano alle due estremità del corridoio. Le stanze che non si affacciano sul burrone sono la palestra, la sala proiezioni. sono presenti anche un ripostiglio ed un bagno.

Piano interrato:
Image
E' nel piano interrato che sui trova la zona notte. è la parte più privata della casa, poichè essendo interrata non viene vista da nessuno. Grazie però alla piazza aperta centrale ed alla parete a specchio sovrastante che da questa zona così privata si può vedere tutto il panorama circostante. Sono presenti tre camere da letto e due bagni.


SECONDO PROGETTO

Prima di tutto ho riproposto l'esercitazione sui punti di vista relativo al mio paradigma

Image

dopo di che sono passato alla formalizzazione del mio paradigma con annessi i tre aggettivi.

Image

successivamente mi sono posto il problema dell'ubicazione del mio edificio. ho deciso di posizionarlo sulla cima di un graattacelo di new york. la particolare forma dell'edificio mi ha fatto riflettere profondamente sul paradigma stesso poichè i lati del mio edificio sono 3 come i miei aggettivi ed ho quindi deciso di procedere in modo atipico: ho iniziato da un parallelepipedo a base triangolare e ho attribuito ad ogni faccia un aggettivo. così che ogni faccia subisca delle trasformazioni indipendentemente da quanto accade nelle altre facciate.

Image

altra analisi approfondita è stata effettuaua sui palazzi ciscostanti: sul lato superiore del triangoloè presente una bella veduta della città.quel lato è adatto all'apertura di grandi finesre.
particolarità del tetto dell'edificio a destra del mio grattacelo è quella spece di gabbia esterna che ingabbia la parte sommitale del tetto. è mia intenzione riprendere questo sistema e riproporlo trasformato nel mio edificio. la superfice vetrata che ricopre il mio edificio forma un angolo concavo all'altezza dell'unione tra gli spigoli. questo abbassamento del livello potrebbe essere riproposto o modificato.

Giocoso:

Image

il sistema con cui è stata costruita questa facciata è abbastanza semplice: sono partito pensando alle regole dei giochi dei bambini: così come le figure più esterne del mio edificio queste regole sono semplici e poche (un rettangolo deve avere quattro lati ed un cerchio deve essere tondo.ma così come evolvono le regole del gioco così evolvono anche le mie figure: da semplici cerchi o semplici rettangoli le due continuano ad evolvere fino a che i cerchi non diventano rettangoli e viceversa.

Sonnolenza:

Image

questo grafico rappresenta ladifferenza tra sonno REM e sonno NREM

Image

la riproposizione senza trasformazioni è stata una scelta progettuale voluta per due ragioni: la prima è la destinazione degli spazi interni: è l' che si troverà la zona sonnellino degli studenti. La seconda è la ripresa dell'andamento decrescente della facciata dell'edificio esistente.

L'architettura inserita nel contesto

Image

ho poi modificato la regola per la facciata con aggettivo giocoso:

La regola che ho usato per la facciata è la seguente: ho distribuito lungo la facciata 15 file per 7 colonne di solidi estrusi a differenze diverse. Questi solidi rappresentano l'evoluzione delle regole del gioco dei bambini. Queste regole evolvono dai lati verso l'interno per poi incontrarsi ed infine ritornare semplici ai lati. Ogni colonna è composta partendo da destre a da sette cilindri. Nella seconda colonna i cilindri diventano sei ed al posto del settimo compare un ettagono con un lato circolare. Questo ettagono rappresenta il cambiamento che si impone ancora di più nella seconda colonna sostituendo un altro cilindro. Questa imposizione si continua fino alla colonna centrale dove 4 cilindri e tre ettagoni si alternano. Superata la colonna centrale la regola si inverte ma al posto dei cilindri si hanno dei quadrati.

Image

ed ecco il progetto inserito:

Image

data la forma della mia architettura ho voluto organizzare gli spazi interni basandomi sulla forma triangolare: le mediane dividono i vari ambienti oraganizzati attorno ad un cortile aperto circolare.

Image

in particolare le aule sono divise in base all'età dei bambini.

Image

in 3d:

Image

ecco il dettaglio dell'auditorium:

Image


Online Users

59 online users

Minichat

Google Search

 
128.116.222.10
WWW