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Paolo Ambrogio Ceriani

Ceriani Paolo Ambrogio
ABITAZIONE A GUELIN

Il mio CATALIZZATORE è un’onda, perché mi colpisce molto la sua potenza, il movimento, i suoi riflessi di luce….mi dà una sensazione di completo isolarsi dal resto della realtà, un luogo naturale dove stare in “pace”.
Quindi l’inizio dell’abitazione deve trasmettere potenza e forza, come l’onda che inizia a caricarsi di intensità e cresce. La zona centrale, quindi dove si svolgono le principali funzioni della casa deve trasmettere movimento come la metà dell’onda che va dalla sua base alla cima che inizia ad infrangersi, assieme allo spazio d’aria su cui ripiega tutta l’onda, come fosse un luogo distante dalla realtà.
Lo spazio finale della casa deve rappresentare l’infrangersi dell’onda, quindi un ricongiungimento alla realtà, ma con un forte impatto.

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LO SCHEMA CHE SEGUE è DIVISO IN TRA PARTI, IN BASE ANCHE AI CARATTERI CHE HO SCELTO COME OBBIETTIVI, CHE L'ABITAZIONE DOVRà TRASMETTERE:

1.PARTE INIZIALE
INGRESSO, PETANZA, SPAZIO
AVVOLGENTE CON
PROSPETTIVA DI APERTURA FINALE,
COME UN RISUCCHIO VERSO L’INTERNO.


2.PARTE CENTRALE, MOVIMENTO CHE
SI APRE VERSO OGNI DIREZIONE IN ALTRI
PICCOLI SPAZI, DANDO UNA SENSAZIONE DI “ISOLAMENTO
DALLA REALTA’”.

3.PARTE FINALE AVVOLGE TUTTA LA ZONA CENRALE,
ED E’ UN RICONGIUNGIMETNO
AL REALTA’, CON UN FORTE IMPATTO


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Le lineee azzure sul pianoro in mezzo al fiume, indicano i Punti Di Vista che ogni "ambiente" della casa mira a centrare , contribuendo alla resa dei caratteri e delle sensazioni scelte.
Successivamente partendo dalla struttura dell'onda, ho tradotto una forma ellittica di base, dal quale poi ho strutturato la forma dell blocco dell'edificio, con al centro uno spazio che si spinge verso l'alto, con in cima una sorta di cupola, che affaccia su tutto il panorama di guelin, dando quindi la sensazione di isolamento dalla realta. All'inerno di questo spazio centrale vi sono diversi piani a soppalco che portano verso l'ultimo con la cupola...nella zona iniziale (in verde) si ha una sorta di sensazione di risucchio, data dalla sua forma curva e col la copertura irregolare, che riprende l'andamento della superficie del mare. Dalla parte iniziale quindi si viene "risucchiati" nella zona centrale (rossa, che si spinge verso l'alto). Da essa si viene poi proiettati nella zona "finale", che sempre con la sua forma curva(come l'infrangersi dell'onda, dove la cima dell'onda viene a ricongiungersi alla realtà in un ciclo continuo) , ci apre viste verso l'esterno , in maniera molto forte, con il grande panorama su Guelin, che avvolge la zona finale dell'abitazione.

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L'inserimento finale dell'abitazione nel contesto di Guelin è coerente grazie alla copertura della zona centrale, che riprende la forma delle montagne curve e acute, e dal rivestimento in materiali "naturali" e non stravolgenti.
Quindi ho fatto due picooli rendering in due diverse immagini di guelin, di modo da rendere comunque le medesime sensazioni da prospettive diverse.

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PROGETTO SECONDO
Asilo Nido

Come catalizzatore mi sono basato su quest’immagine, un disegno infantile che m’ha subito colpito per diversi caratteri, la disposizione degli elementi disegnati, la sensazione di altezza rispetto a terra, il sentirsi immersi nel cielo verso la parte alta del foglio insomma un disegno di forte
impatto.

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Da qui sono passato all’organizzare il pradigma dell’asilo, divedenso il progetto in tre grandi parti, ossia una parte iniziale dove vi sarà l’ingresso e gli uffici, essa si rifà poi alla parte alta del disegno immersa nel cielo e che renda un senso di altezza.


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Una parte centrale, dove vi sarà il vero e proprio centro delle attività d’asilo (aule, mensa, dormitori, ripostigli, area al chiuso), e rifacendosi al disegno, in modo da rendere l’idea di essere al livello terra del disegno e guardando verso l’alto si abbia la sensazione di essere immersi di nuovo nel cielo.
Una parte finale che collega l’edificio all’esterno(area chiusa, area all’aperto), come nel disegno ho comunque il livello di terra, anche se predomina lo spazio rivolto al cielo, ed è appunto uno spazio che mi riporta alla realtà.


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Dal paradigma organizzativo, la forma che ne ho tratto per esprimere queste caratteristiche, è stata una sorta di collinetta, con tutto l’edificio seminterrato, dove al culmine vi è una forma circolare che va allargandosi verso l’alto, così da rendere la sensazione di essere rivolti maggiormente verso il cielo. L’area centrale dell’edificio è quella seminterrata, sviluppata tutt’attorno ad un enorme scivolo/scala a spirale che porta dall’ingresso nella parte iniziale (copertura in vetro) a quella centrale. La forma a spirale riprende l’insieme di tutta la forma dell’edificio a pianta circolare. Scivolati-arrivati alla zona centrale si diramano le varie sale con le loro funzioni, disposti radialmente allo spazio circolare formato dallo scivolo. In diversi punti del margine della collinetta, ho creato dei mini-tunnel per bambini, che collegano gli spazi interni a quelli esterni, dove vi è un grande spazio verde. L’illuminazione di tutti gli spazi interrati e data dalla grande copertura in vetro, che fa filtrare la luce verso il basso fin dentro la collina, dove i vari spazi senza copertura (quini solo pareti autoportanti) ne ricevono illuminazione. Tutto ciò aumenta l’effeto di sensazione di essere rivolti verso il cielo, mentre se si è al piano della copertura in vetro, si avrà anche la sensazone di altezza, dato che lo spazio circolare di mezzo è buco per far arrivare la luce al di sotto. Nelle sezioni interrate vi sono dei corridoi che passano sotto la collinetta, ed emergono all’esterno dell’adificio, come dei tubi , per facilitare e rendere divertente l’uscita all’aperto dei bambini. All’esterno abbiamo parchetto giochi, e panchine per insegnanti.

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Il Punto di vista dà verso il cielo, ossia verso l'alto, partendo dall'interno dell'edificio.

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Come contesto urbano, dove inserire il progetto ho scelto una piccola zona verde, affianco al garattacielo TAIPEI 101 in Cina, dato che è un elemento di notevole altezza, e aiuta a rendere ancora più l’idea di altezza guardandolo dal basso verso l’alto, mentre si rifà anche al disegno dato che sembra di essere ambientati in un contesto reale molto simile a quello rappresentato dal bambino.


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