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PROGETTO3

PREMESSA...

Per la realizzazione di questo progetto, relativo alla creazione di un "giardino dell'Eden",ho scelto di intervenire sulle trasformazioni dei vari eventi senza l'utilizzo di strumenti digitali, quali autocad, photoshop, etc.; tutto il percorso progettuale è stato fatto a mano libera, su carta, per un motivo molto semplice: la creazione di un paradiso terrestre implica una forte componente immaginifica,e i risultati che derivano da questa non possono materializzarsi sottoforma di soliti geometrici regolari,bensì riescono ad esprimersi al meglio sottoforma di schizzo a matita,dove il disegno è più libero e spontaneo.

RICERCA DI UN CATALIZZATORE E PARADIGMA INDIZIARIO...

Come catalizzatore non ho scelto un'immagine, bensì un frammento attribuito alla poetessa greca Saffo; i versi di questa poesia descrivono gli "erotikà pathèmata",i tormenti d'amore, che la poetessa di Lesbia prova nell'avere a fianco la persona desiderata e amata.

"Simile a un dio mi sembra quell'uomo
che siede davanti a te, e da vicino
ti ascolta mentre tu parli
con dolcezza
e con incanto sorridi. E questo
fa sobbalzare il mio cuore nel petto.
Se appena ti vedo, subito non posso più parlare:
la lingua si spezza: un fuoco leggero
sotto la pelle mi corre:
nulla vedo con gli occhi e le orecchie
mi rombano:
un sudore freddo mi pervade:un tremore
tutta mi scuote: sono più verde
dell'erba; e poco lontana mi sento
dall'essere morta."

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La poesia ha un andamento sempre più incalzante e crescente: i primi versi descrivono la vista celestiale della persona amata,che è simile a un dio sceso in terra; la seconda parte descrive le reazioni fisiche e psicologiche che Saffo sente dentro di sè e che, in un climax ascendente, portano la poetessa a sentirsi quasi morta..
si passa dunque da una condizione di ARMONIA ad una condizione di SCONVOLGIMENTO INTERIORE, di CAOS, che a sua volta degenera in una condizione indefinita e immensa, quale la MORTE.


PARADIGMA ORGANIZZATIVO...

Il paradigma organizzativo vuole imitare lo schema della poesia, e interpretarlo sottoforma di ambiente celestiale e sublime: non è un ambiente statico, ma fortemente dinamico, che porta lo sguardo dall'armonia dei fiori e delle praterie all'immensita e al caos delle montagne, fino a giungere all'indefinito del cielo e delle stelle.
La casa di Adamo è stata volutamente posta al limite tra il finito e l'indefinito, sulla cima della vetta più alta: l'uomo, per sua natura, è duplice, ha una vita terrena e una spirituale, col proprio corpo e la propria abilità fisica trasforma la terra, con la propria mente riesce a concepire l'infinito, senza mai riuscire a raggiungerlo,riesce a librarsi nel mondo indefinito e astratto del caos fino al limite delle sue possibilità.

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CASA DI ADAMO: RICERCA DI UN CATALIZZATORE E PARADIGMA INDIZIARIO...

Per quanto riguarda la casa del primo uomo che visse, secondo la tradizione cristiana, sulla terra, ho scelto come catalizzatore i versi di una canzone contemporanea, scritta e interpretata da Mia Martini e dedicata al padre defunto: "Almeno tu nell'universo"

"Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell'universo,
un punto sei, che non ruota mai intorno a me,
un sole, che splende per me soltanto,
come un diamante in mezzo al cuore."

Questi quattro versi presentano 3 soggetti protagonisti : l'IO (Mia Martini), il TU (il padre) e l'UNIVERSO (il resto del mondo): questi tre soggetti sono compenetranti e formano una gerarchia, per cui TU è sottoinsieme dell'IO, mentre l'UNIVERSO ingloba il tutto.

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PARADIGMA ORGANIZZATIVO...

Il paradigma organizzativo riprende questo schema: il padre, oggetto di gioia e al tempo stesso di dolore per la figlia, si concretizza nell'ALBERO DELLA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE, che è chiuso come un cuore, nell'IO (il corpo principale dell'edificio).
Tra l'edificio e il mondo terreno c'è una chiusura quasi totale, come se la casa, proprio come Mia Martini, fosse diffidente di tutto ciò che la circonda. Si apre solamente al cielo, alle stelle,luogo di sogni e di speranze,senza alcun pudore, mediante trasparenze ampie e chiare.
il passaggio dalla zona giorno (realtà) alla zona notte (sogno) è costituito da un filtro che segna il confine tra ciò che è vero e ciò che è solo sperato.

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L'IPERCUBO...

Lo studio degli spazi è stato fatto mediante la realizzazione di un ipercubo, ossia un cubo che al posto di essere delimitato da 6 facce, è delimitato da altri 6 cubi, e così via.
ogni cubo rappresenta uno spazio della casa, e l'interfaccia tra un cubo e l'altro è caratterizzato da una trasformazione che ho ricavato dai tre aggettivi (AEREO, LEGGERO, SILVESTRE).

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GIARDINO DELL'EDEN: TRASFORMIAMO...

Per la realizzazione dell'Eden ho voluto applicare le varie trasformazioni(leggero, aereo e silvestre) a ciascun elemento che andrà infine a comporre il mio paradiso terrestre.
Alcuni elementi sono caratterizzati da una sola tipologia di trasformazione, mentre per altri ho sperimentato più trasformazioni...

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ECCO L'EDEN!
Una volta fatte le varie trasformazioni ho composto, secondo le regole del paradigma organizzativo,uno scenario possibile del mio paradiso terrestre: in primo piano gli alberi e i fiori fanno da cornice ad una prateria ampia e aerea, dove trova spazio uno specchio d'acqua che riflette le stelle e tutto quanto il cielo; sullo sfondo, superato un bosco fitto e inaccessibile, si scorgono le montagne, nascoste da nuvole giganti e piene d'acqua.più in alto, le cime fanno da capolino a un cielo stellato, dove le stelle ruotano vorticosamente le une attorno alle altre.la casa di Adamo sarà posta proprio su una di queste vette.

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ECCO LA CASA D'ADAMO!

La casa d'adamo prende spunto da uno schizzo fatto a mano, che però non esplica in modo chiaro le trasformazioni che ho applicato all'edificio: in questo caso, dunque, ho dovuto utilizzare autocad,nonostante la mia scelta di progettare tutto quanto a mano libera; ecco il risultato...

SCHIZZO INIZIALE...

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RISULTATO FINALE E PUNTI DI VISTA...

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POSSIBILE SCENARIO..

Una volta creato il giardino dell'Eden e la casa di Adamo, ho provato a dare vita ad un possibile scenario, ponendo l'edificio sulla cima della montagna più alta...

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MANIFESTO PER LA SERATA GENERATIVA DI LUNEDì 7 GIUGNO 2010...


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AUMENTO DI COMPLESSITA'...

Dopo aver realizzato un primo scenario, ho incrementato di complessità il mio progetto, soffermandomi su tre aspetti della casa d'Adamo: il primo aspetto di cui mi sono occupato è stato la diposizione interna degli ambienti: in un primo momento mi sono limitato a distinguere la zona giorno dalla zona notte; successivamente ho preso spunto da un quadro di Mondrian, che ho appunto utilizzato come catalizzatore, ed ho dato una disposizione ragionata degli ambienti: il quadro presenta linee di diverso spessore, e direzioni privilegiate,che conducono ai vari settori, i rettangoli. la zona notte presenta un bagno privato e un ingresso privilegiato allo studio,mentre la zona giorno è costituita da un soggiorno e da un bagno.
le linee andrano poi a definire la disposizione dei muri interni, così da creare spazi geometrici complessi.
i muri sono SILVESTRI; la regola in questo caso è stata invertita, ossia il pieno che rappresenta le fronde, ora è occupato da vuoto( le pareti non toccano il soffitto), mentre gli spazi vuoti tra i tronchi, ora sono rimpiazzati da una superficie completamente opaca e chiusa.


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VERIFCA CONGRUENZE

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Un secondo incremento di complessità proviene dalla necessità di rendere più AEREA e LEGGERA la zona notte, quella che s'affaccia sull'infinito: la superficie vetrata s'è allargata, la copertura si slancia verso l'alto, e la soglia che separa zona giorno e zona notte è marcata da un gradino: chi entra nella zona notte si alza di un gradino, è più vicino al cielo e alle stelle di un passo.

Infine, per rendere più SILVESTRE l'ingresso e il soggiorno ho dato spigolosità ai pali che sostengono la facciata,rastremandoli verso l'alto.


SECONDO POSSIBILE SCENARIO...

Una volta applicate queste regole, ho dato vita ad un nuovo scenario, comprensivo di pianta,sezione e prospettiva...

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INCREMENTO DI COMPLESSITA'..

Un ulteriore incremento di complessità è stato attuato su un elemento della casa d'Adamo, ossia i passaggi che conducono da un ambiente ad un altro; ogni variazione proviene dall'applicazione di una serie di trasformazioni derivanti dai miei aggettivi originali (SILVESTRE, AEREO E LEGGERO)..Da queste variazioni ho poi costruito una similitudine : "E' UN PO' COME PERCORRERE LE STRADE DEL MONDO".
Questa similitudine proviene dal fatto che ogni passaggio "percorre" idealmente un elemento della natura: il passaggio silvestre suggerisce l'idea d bosco, di selvaggio, di oscuro..quello aereo suggerisce grande respiro, e da' la sensazione di volare s un aereo di carta...il passaggio leggero invece è lineare, come un tunnel d'acqua,dove il soffitto non esiste, e lascia spazio alla luce e alle correnti d'aria.

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LINK PER LA VISUALIZZAZIONE DEL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL PROGETTO :

http://www.youtube.com/watch?v=tcPEAg6tr7I(external link)




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