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PROGETTO 4 GIANMARCO TAVOLA

Baita dell'artista

CATALIZZATORE: casa d'infanzia

Come catalizzatore è stato preso il ricordo della casa d'infanzia, ossia la prima casa in cui è vissuti. Si è voluto prestare maggior attenzione a quegli ambienti della casa che erano luoghi di gioco e il cui ricordo è più vivido. L'impressione di tale ricordo viene tradotta nel paradigma sottostante.

PARADIGMA INDIZIARIO

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L'immagine qui sopra risulta essere la traduzione su carta dell'impressione che diventa "evento" del ricordo appena descritto. Gli elementi rappresentati sono posti come l'interpretazione che un bambino può avere nei confronti delle forme, dei volumi e soprattutto delle spazialità della casa, o semplicemente solo di alcune stanze.

PARADIGMA ORGANIZZATIVO

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Come elemento principale della baita dell'artista è stata scelta la zona giorno, ossia un vano centrale in cui si raccolgono le principali attività dell'utente. Altrettanto importante è poi lo studio o il laboratorio destinato ad attività creative che segue la direzione principale, cioè quella del pendio degradante verso la luce. Sempre attorno al vano centrale si sviluppa l'ambiente della camera da letto, forse l'unico luogo veramente intimo e privato, al contrario della sala e dello studio che possono accogliere visitatori.

AGGETTIVI

SICURO
Il luogo deve essere sicuro non solo da un punto di vista concreto, ma soprattutto da un punto di vista percettivo; il tentativo è quello di creare una sorta di ermeticità nei confronti del mondo esterno, non tanto per raggiungere un isolamento volontario, quanto per ritrovare uno spazio che non sia solo fisico, ma soprattutto ideale e libero.
TAPPETO
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ONIRICO
Lo spazio, anche grazie ad una determinata ambientazione, deve dare adito alla alla fuga ideale di chi ci entra, e deve favorire un cammino mentale verso dimensioni metafisiche e di distacco.
SPIRALE
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PERSONALE
Anche se la baita dell'artista è ispirata ad accogliere chiunque, è inscindibile che debba possedere caratteri propri e personali di chi la realizza o chi la possiede. E' come se nascesse "a misura" del proprietario; deve rispecchiare le sue peculiarità e deve essere in grado di seguirlo nelle sue variazioni di stato d'animo.
SPECCHIO
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REGOLE

TAPPETO: come si impostaLa protezione e l'accoglienza vanno espresse mediante la realizzazione di una "pedana" o livello rialzato interno, in modo da trasmettere sensazioni di sicurezza e calore. Inoltre tale spazio, in cui si inseriranno la sala e comunque tutti gli elementi della zona giorno (compresa un'eventuale cucina-angolo cottura) richiamerà forme poligonali regolari.
SPIRALE: come distribuisce gli spazi Gli spazi secondari, ossia quelli circostanti al vano centrale, si distribuiscono in maniera circolare e quindi in ogni direzione, anche su livelli diversi; le forme assunte da ciascuna delle parti dipenderanno dalle funzionalità a cui sono destinate.
CAMERA DA LETTO: forme semplici: sicurezza
STUDIO/LABORATORIO: forme spaziali che prendono spunto dalla prospettiva e dalla luce
SPECCHIO: come divide, come piega La casa in quanto rifugio dovrà come "chiudersi su se stessa"; le pareti interne faranno da contrappunto o da imitazione a pareti opposte secondo un ordine e un gusto scelti dall'utente. Ci sarà un'opposizione tra le zone protette in ombra (camera da letto) e zone destinate al lavoro dell'artista in luce (laboratorio/studio/mostra). La sala centrale farà da diaframma tra le due: potrà essere destinata sia a luogo di riposo che a luogo di lavoro. Anche la copertura dovra rispecchiare le poligonalità interne ed essere strutturata in modo da seguire le regole di piega e divisione abdotte da un riferimento come lo specchio.


GRIGLIA DI CONGRUITA'

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A partire da una griglia ortogonale di rettangoli vengono eleborate forme dapprima poligonali e successivamente mediante rotazioni o, nel caso, ribaltamenti in verticale, forme curve. Con un incremento di complessità le forme poligonali perdono la loro regolarità geometrica attraverso inclinazioni, determinate in un primo momento da assi inclinati a 45° e poi seguendo i lati dei poligoni stessi che hanno subito un incermento del numero dei lati.

FORMALIZZAZIONE ZERO

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GEOMETRIE DI TRASFORMAZIONE PER OGNI EVENTO

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FORMALIZZAZIONI SUCCESSIVE E SCENARI

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E' visibile l'incremento di complessità per quanto riguarda la copertura che ha un'altezza pari a quella del corpo sottostante e dunque molta importanza per i significati che assume: protegge in senso generico, affascina e stimola per l'ampiezza che conferisce al vano interno.

IPOTESI

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SCELTA DELL'AMBIENTAZIONE

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E' stata scelta un'ambientazione di montagna come elemento paradigmatico di ritiro e ascesi.


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