PROGETTO 2 GIANMARCO TAVOLA 
La mia idea della città di New York è influenzata dalla visione di un film: "C'era una volta in America", uno dei pochi che, giustamente, può essere definito un capolavoro. Il film non è ambientato a Manhattan, ma a Brooklyn, forse più "popolare" rispetto al centro amministrativo; tuttavia per le sue ambientazioni estremamente evocative (palazzi, quartieri, ponti, ristoranti, automobili, tombini "fumanti" ecc.) può essere considerato un'emblematizzazione dell'intera città di New York.
Il film, oltre a rappresentare un affresco della società di New York, si snoda in vari periodi del XX secolo; e questo in fondo è ciò che l'immaginario comune ha assorbito grazie ad una cultura moderna fatta di immagini e pellicole: la città è conosciuta e affascina grazie alle varie sfaccettature storiche che ha assunto nel tempo. E' qui che si basa l'intento evocativo del film, supportato da una geniale colonna sonora dell'immancabile Ennio Morricone.
Da sottolineare è poi l'italianità e la multietnicità che caratterizza questo contesto: da una parte il film che porta le firme di alcuni dei mostri sacri del cinema italiano, quali i già citati Sergio Leone ed Ennio Morricone, dall'altra la città stessa di New York che è tale proprio per essere il risultato di una fusione di culture e stili di vita.
Come altro catalizzatore scelgo il brano "Here's to you", composto sempre da Morricone e dedicato a Sacco e Vanzetti; la musica, tra le più celebrative e commoventi, si adegua al mio immaginario personale relativo alla città americana vista come mito.
AGGETTIVI
1. popolare
2. evocativo
3. italiano
TORRE DI BABELE Interessante ed enigmatico è il modo in cui si sviluppa verso l'alto; come si eleva, in modo infinito, incerto, insicuro, pauroso, ignoto, grottesco... | Elaboro l'edificio verso l'alto in maniera insolita, inquietante, con riferimenti a forme spiralizzate, ellittiche, circolari, concentriche, disposte su livelli successivi. L'interpretazione è da riferirsi alla complessità di uno strumento quale la lingua e la comunicazione, temi che ben si sposano con l'idea di realizzazione di un teatro. | |
STAGNO Come accoglie, come accompagna i visitatori attraverso forme sinuose, arrotondate, comode, materne, concilianti, amichevoli... | Utilizzo esternamente forme arrotondate e sinuose; internamente gli spazi devono accompagnare i visitatori con saliscendi, pareti curve ecc. e con poche interruzioni e frammentazioni lineari. L'utilizzo di questi spunti (in un certo senso naturali, familiari...) si inserisce inoltre nel tentativo di rendere più accentuato il carattere popolare del contesto, più che altro come contrappunto "basso" al resto di un'ambientazione "alta", "nobile", "burocratica" quale Manhattan, di certo lontana dall'essere "popolare". | |
SOTTOBOSCO Come si distribuisce, come si rapporta, come entra in contatto con i visitatori; in modo enigmatico, fiabesco, avventuroso, intrigante... | Organizzo lo spazio interno con corridoi, passaggi, tunnel, sale ecc. in cui spicca il gusto labirintico e medioevale. Questa organizzazione si adatta agli ambienti dedicati alla mostra. |
Individuazione delle linee guida, non solo da un punto di vista morfologico, ma anche da un punto di vista cromatico. Nell'opera stessa di Balla i colori prevalenti sono il rosso, il blu e il giallo, i tre colori primari. Viene utilizzato anche il verde, che però è assimilabile al blu.
| ROSSO | Passione, paura, divertimento | Popolare |
| BLU | Misticismo, magia, sacralità | Evocativo |
| GIALLO | Luce, razionalità , arte, bellezza, perfezione | Italiano |
Che rilevanza assumono, in ambito pratico e operativo, le logiche geometriche prodotte nella griglia di congruità ?
In questo caso la griglia di congruità è stata applicata al prospetto di facciata, essendo tale prospetto l'elemento fondamentale dell'intero edificio; infatti è proprio la facciata ad essere soggetta a maggiori attenzioni sia da parte del processo generativo sia da parte di ipotetici visitatori, essendo l'elemento più in vista nel fitto intreccio urbano di Manhattan.
Il prospetto si imposta su un rettangolo principale, che ha per dimensioni il lato e la diagonale di un quadrato di partenza; il ribaltamento verso il basso dell'arco di costruzione del rettangolo, individua un punto. Da questo si diramano sei direttrici che definiscono i triangoli che circondano la facciata, già suddivisa in tre fasce orizzantali e uguali. I triangoli creati inoltre danno origine a volumi laterali che avvolgono il corpo principale e lo connetteranno poi a due volumi cilindrici laterali.
La seconda griglia fa riferimento al prospetto laterale; anche in questo caso domina il rettangolo costruito con il lato e la diagonale di un quadrato di partenza; sulle stesse linee guida si innesta il posizionamento di un corpo cilindrico laterale.
Anche la copertura trova origine nella griglia di congruità : è individuata infatti dalla circonferenza che ha centro nello spigolo in basso a destra del quadrato di partenza. Il tutto contribuisce ad apportare un senso di armonia e piacere visivo all'insieme.
Le modifiche apportate sono da riferirsi all'inserimento nel contesto. Dal momento che la collocazione "angusta" non permette un'adeguata visione dell'insieme della facciata, quest'ultima è stata estrusa su più livelli a sbalzo sulla strada; a causa della presenza di edifici attigui, il basamento è stato ridotto e arrotondato e le torri cilindriche hanno assunto una forma più slanciata e hanno subito un'inclinazione della propria copertura, nel tentativo di fuoriuscire da un contesto costrittore e di fare in modo che le vetrate possano spaziare sul canale. Infine sono stati eliminati accessi secondari rivolti verso gli edifici esistenti; sono stati mantenuti quelli che si affacciano sul canale.
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