PRIMO PROGETTO: casa dello studente_paola nielfi
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TRASFORMAZIONI ARMONICHE
Sono state applicate al parallelepipedo di partenza 5 scalature successive secondo il rapporto aureo. I solidi ottenuti sono stati fusi tra di loro e compenetrati con un altro parallelepipedo, che costituirà la struttura basilare della rappresentazione. Successivamente sono stati intersecati ulteriori solidi dalle diverse conformazioni il cui rapporto è stato mantenuto conforme alla serie di Fibonacci. Le sottrazioni e le addizioni sono state studiate in modo da bilanciare i pieni ed i vuoti del disegno.
SENTIERO COMPLESSO: Per i capelli
Bridge Over Troubled Water
When you're weary
Feeling small
When tears are in your eyes
I will dry them all
I'm on your side
When times get rough
And friends just can't be found
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
When you're down and out
When you're on the street
When evening falls so hard
I will comfort you
I'll take your part
When darkness comes
And pain is all around
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Like a bridge over troubled water
I will lay me down
Sail on Silver Girl,
Sail on by
Your time has come to shine
All your dreams are on their way
See how they shine
If you need a friend
I'm sailing right behind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind
Like a bridge over troubled water
I will ease your mind
OBIETTIVI DI PROGETTO
Aggettivi
Small Silver Troubled
Connessione
Come pesci ci dimeniamo per non farci trascinare dalle onde, perseguiamo i nostri desideri, risaliamo la corrente, inseguendo quel piccolo barlume argenteo, causa prima e motore della nostra vita.
Giorgione : barlume argenteo
El Greco : desideri
Van Gogh : risalire la corrente
INNESCO DEL PROGETTO
Catalizzatore
In Cina, India e Tibet si riteneva che il mercurio prolungasse la vita, curasse le fratture e aiutasse a conservare la buona salute. Per gli alchimisti il mercurio era spesso visto come uno degli elementi primordiali che costituiscono la materia; la parola indù per "alchimia" è rasavÄtam che significa letteralmente "la via del mercurio"; si riteneva che cambiando il tipo e tenore di zolfo, il mercurio poteva essere trasformato in qualsiasi altro metallo, in special modo l'oro.
Il simbolo chimico attuale del mercurio è Hg e deriva dalla parola hydrargyrum, latinizzazione del termine greco `ΥδÏαÏγυÏος (hydrargyros), parola composta dai termini corrispondenti ad "acqua" e "argento", per via del suo aspetto liquido e metallico.
Anche nel mio passato il mercurio è sempre stato un qualcosa di magico e misterioso.
Da piccola avevo un termometro e un pomeriggio, incuriosita dai movimenti della colonnina di mercurio, ho deciso di avvicinarlo al calorifero per vederla in azione. Ovviamente non l'ho solo avvicinato, l'ho letteralmente fatto schiantare contro il calorifero e tutto il mercurio è fuoriuscito. Il mercurio cadendo non ha formato una piccola pozzanghera, come mi sarei aspettata, ma si è diviso in milioni di goccioline, velocissime e irrecuperabili a mani nude. La forza di coesione tra le particelle mercuree è talmente superiore a quella di adesione e ciò rendeva impossibile farle assorbire da un panno o riconvogliarle in un recipiente. Erano gocce PICCOLE, irrequiete, ARGENTEE, AGITATE, vive e imprevedibili. Il fatto che il mercurio non lo si potesse toccare a mani nude, che i suoi fumi fossero così pericolosi, che fosse metallo fuso ma alla temperatura ambiente, che riflettesse le immagini come uno specchio liquido... mi aveva profondamente affascinato.
Lecco più Lecco di prima
Ho scelto questi due siti di intervento in quanto necessitano un radicale riesame del rapporto con il contesto. Lecco ha la peculiarità di essere abbracciata dalle montagne e toccata dal lago; qualsiasi cosa si interponga tra lei e la bellezza della natura e la privi della sua essenza a mio parere è una totale mancanza di rispetto. Gli edifici dovrebbero prendere parte al paesaggio silenziosamente, amalgamandosi in modo armonico, fluente, non stagliandosi con prepotenza. Per questo ho abbassato gli edifici e li ho smussati per permettere che si sposassero con il contesto. Così ho applicato l'obiettivo SMALL del mio catalizzatore.
Ho scavato gli spigoli degli edifici per dare dinamismo e imprevedibilità all'andamento della facciata. Il carattere TROUBLED ha preso così forma.
Infine ho reso vetrato e riflettente l'edificio che si affaccia sul lago, per riflettere all'infinito il paesaggio montuoso rispecchiato dall'acqua. Così si materializza l'aggettivo SILVER.
Paradigma Indiziario
Ho optato per una gerarchizzazione cromatica dei miei tre caratteri. Il colore giallo connota i locali dell’abitazione che devono assolvere ai bisogni primari. Questi vengono messi in terzo piano rispetto al resto, quindi li ho collocati nel cerchio giallo e ho attribuito l’aggettivo small. Sarà la parte della casa su cui concentrarsi meno.
Salendo di un gradino, ho collocato le relazioni interpersonali nel cerchio arancione in quanto lo studente ha bisogno di socializzare e deve avere la possibilità di entrare in relazione ed accogliere il mondo esterno.
Ruolo centrale avrà invece l’attività da svolgersi in casa: lo studio, il disegno, i suoi hobbies, i suoi interessi. L’unità abitativa dovrà principalmente assolvere a queste esigenze dello studente, sarà la zona a cui dedicare maggiore attenzione, attorno a cui ruoterà tutta la casa, la parte più preziosa. A quest’utima ho dato il colore rosso, più forte del giallo e dell’arancione, ed ho attribuito l’obiettivo silver.
Una piccola zona, dal colore neutro, permette l’interazione tra le sopracitate zone in modo che le colleghi e le metta in comunicazione
Un’ultima zona filtrerà il passaggio tra l’interno e l’esterno.
Lo schema segue la forma del catalizzatore.
Paradigma Organizzativo
Ho concentrato la mia analisi sul rapporto che intercorre tra le diverse parti che costituiranno l’unità abitativa. L’accesso dovrà condurre spontaneamente all’ingresso, comunicante con tutte le stanze e le zone in cui la casa è suddivisa. Immediatamente si potrà giungere al soggiorno in collegamento con la cucina. Il bagno sarà nascosto, non dovrà essere esposto o in vista. Lo studio sarà posto in lontananza dalle zone più chiassose della casa, in modo che lo studente potrà svolgere in tutta tranquillità e silenzio le attività della sua vita. Il percorso che porterà alla camera dovrà essere ostacolato in modo da impedire l’invasione della propria privacy.
Paradigma Volumetrico
Ho scelto volutamente di non inserire alcun testo nell’immagine per impedire che la disposizione delle scritte potesse erroneamente essere scambiata per l'organizzazione volumetrica definitiva dell’unità abitativa. Nella progettazione dei volumi ho voluto dar rilievo all’UNITA’ in quanto unico spazio, in quanto unità abitativa, UNA. Nel centro della “massa architettonica†racchiudo lo spazio più intimo e quello più riservato e centrale attorno a cui la massa si sviluppa: lo studio e la camera. Nei punti in cui la massa accenna a separarsi verranno collocati metaforicamente il soggiorno e l’ingresso, ossia le vie di comunicazione e di contatto con l’ambiente esterno fisico e relazionale. Alla base di questo organismo vivo, plasmabile, fluido, in continua mutazione colloco come radici, essenziali ma nascoste, il bagno e la cucina di poco rilievo ma di necessaria utilità .
ESPRESSIONI DI MEMORIA ATTRAVERSO OGGETTI DELL'INFANZIA
TROUBLED: correre nella pioggia, saltare nelle pozzanghere, l'odore dell'erba bagnata, l'energia e la spensieratezza di quando giocavo senza mai stare ferma un istante, dinamica e imprevedibile, come una goccia di mercurio. Il soggiorno dovrà essere plasmabile, pronto, reattivo, dinamico, in fermento entrando in gioco così con lo studente e con chi ne usufruisce.
SMALL: la pratolina, un piccolo fiore nei cui petali cercavo di prevedere la mia sorte. Ne intrecciavo alcune per farne delle coroncine e delle collane da regalare alla mamma. La silenziosa bellezza delle piccole cose. I locali quali bagno e cucina occuperanno poco spazio, emergeranno meno rispetto allo studio, ma ciò non significa che non dovranno essere piacevoli e curati con attenzione fino al più piccolo dettaglio.
SILVER: una semplice filastrocca di introduzione alle videocassette delle lezioni di lingua inglese, l'ho inconsapevolamente memorizzata, arricchendo, come una pietra preziosa, il bagaglio delle mie conoscenze. La luce dei ricordi. Lo studio dovrà essere luminoso, silenzioso, un luogo in cui la concentrazione è spontanea e indisturbata.
CODICI DI TRASFORMAZIONE
Come inizia?
Da un'origine si diparte il tutto, da una luce mille riflessi, da una goccia mille gocce.
Come si sviluppa?
In modo apparentemente imprevedibile e caotico ma diretto verso un fine prestabilito.
Come finisce?
Si conclude di netto, con un taglio, che limita la forma ma non la vista e l'immaginazione.
PUNTO DI VISTA
Gioco di luci e di specchi, le forme illusoriamente si ripetono, si scontrano e si compenetrano. L'immagine e il suo riflesso si confondono e duellano alla velocità della luce. I punti di vista si moltiplicano e variano istantaneamente nel tempo; lo sguardo si proietta verso l'infinito, verso un orizzonte sempre più piccolo e impercettibile.
Così si relazionerà la casa con il macrocosmo esterno e sempre così si comporterà in relazione con il suo microcosmo interno.
IPOTESI DI INSERIMENTO
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