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PAOLO BASELICE_2

Esercitazione 1


Il Peccato originale e la Cacciata dal paradiso terrestre, Michelangelo, Cappella Sistina:

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Osservando questo quadro gli elementi che mi hanno colpito di più sono stati:
1- Il serpente tentatore attorcigliato attorno all’albero
2- Eva e Adamo che accettano e colgono il frutto proibito
3- Le rocce e l’orizzonte
4- L’angelo che caccia i progenitori
5- Ceppo secco
6- Adamo e Eva trasfigurati dopo la cacciata

Per mettere in discussione la mia percezione del dipinto mi avvalgo di alcune citazioni:

“Eva ed Adamo sono quindi, alla pari, due trasgressori con premeditazione;

sembrano complici e non vittime del serpente, che
in fondo si è limitato ad invitarli a mangiare un frutto ed ha lo
stesso volto dell’angelo della Cacciata, che esce ambiguamente

da dietro le spire del medesimo corpo di serpente”

“Nel quadro viene rappresentato l’uomo nei due momenti cruciali dell’esistenza: prima del peccato e dopo il peccato. Nel primo caso osserviamo un uomo di una particolare bellezza e perfettamente integrato con la natura. Nel secondo vediamo un uomo brutto, sfigurato. Ciò trova la sua spiegazione nella concezione di “bello” in Michelangelo: l’interiorità coincide con l’esteriorità. La bellezza interiore si riflette in quella esteriore.”

“Così come fu enfatizzata la leggiadria di Eva, esaltato l'invecchiamento dei Progenitori cacciati dall'Eden sprovvisti della onnipresente foglia di fico, e percepito il simultaneo provenire dall'albero delle forze del male e della vendetta (peccato e scacciata).”

“Il sesto comparto è occupato dal "Peccato Originale" (a sinistra) e dalla "Cacciata dal Paradiso Terrestre" (a destra), episodi divisi dall’albero del male sul cui tronco si avvolge il serpente e dietro cui spunta, in alto, l’Arcangelo Gabriele. L’albero, in posizione leggermente asimmetrica rispetto al centro della composizione, è cesura tra un paesaggio lussureggiante e una natura arida, espressioni del diverso determinarsi della condizione umana. Anche i corpi dei progenitori appaiono differenti dopo il peccato, quasi invecchiati, a dimostrazione di come, per Michelangelo, l’aspetto fisico sia anche espressione della spiritualità interiore.”


Alla luce delle citazioni raccolte ho dato una nuova gerarchia agli elementi rilevati in un primo momento:

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1- Il serpente tentatore attorcigliato attorno all’albero = avvolgente, punto da cui si parte e si sviluppa la scena
2- L’angelo che caccia i progenitori = pungente, momento di rottura
3- Eva e Adamo che accettano e colgono il frutto proibito = continui, riconducono al punto di partenza
4- Adamo e Eva trasfigurati dopo la cacciata = effimero, cambiamento nel tempo
5- Le rocce e l’orizzonte = dirompente, cambiamento della stato originario
6- Ceppo secco = presagio

Figura suscitata:

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Goccia che cade in uno specchio d’acqua.

peccato originale

Esercitazione 2-Superfici

superfici

PROGETTO I.R.T.A.L-LOCALIZZAZIONE NATURALE

Ambientazione con catalizzatore


L'ambientazione che ho scelto per il mio progetto di IRTAL nel naturale è un arcipelago di isole vicino alle coste giapponesi. Il mio progetto dovrà integrarsi con questa natura pur mantenendo la sua artificialità, dovrà essere dunque un arcipelago a sua volta ma diverso da quello naturale in modo da rendere il naturale più naturale di prima.

ambientazioni+catalizzatori

Catalizzatore per il naturale

Il catalizzatore che ho scelto per il naturale è l'immagine evocatami dall'esercitazione sul peccato originale di Michelangelo, ossia una goccia che cade in uno specchio d'acqua.

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Come nell'evocazione della prima esercitazione di questo secondo progetto, ogni elemento della mia goccia assumerà un ruolo fondamentale nella composizione della mia torre e si identificherà con degli eventi specifici di essa.
1- aula magna = avvolgente, punto da cui si parte e si sviluppa tutto l'edificio
2- biblioteca= pungente, momento di rottura
3- alloggi e aule che accettano e colgono il frutto proibito = continui, riconducono al punto di partenza
4- l'ascensore = dirompente, cambiamento della stato originario

Come fare l'IRTAL?

La prima domanda che mi sono posto è come deve apparire a scala macroscopica la mia torre, per questo motivo ho diviso la mia torre in tre parti: la cima, il corpo e la base, e ho deciso che per questo primo progetto sia la base che la cima della mia torre devono rispondere al carattere di LIMPIDO, mentre il corpo centrale deve essere SACRO.

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Paradigma indiziario

Il mio paradigma indiziario è identificato da un nucleo centrale sacro che è l'aula magna, circondato da un anello in cui si dispongono gli alloggi petrosi, il tutto è collegato da una spirale, movimento ricordatomi dalla perturbazione che si diffonde nello specchio d'acqua dopo la caduta della gocci, che termina con un elemento di rottura pungente, e quindi limpido, in contrasto con tutto il resto del sistema che è la biblioteca.

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Paradigma organizzativo e punti di vista

Nel paradigma organizzativo ho definito anche gli altri eventi del sistema definendone gli aggettivi, essi si sviluppano salendo lungo la spirale ruotando attorno all'aula magna. Lungo questo percorso ho posizionato degli eventi eccezionali, che sono la zona ristoro e la biblioteca, che rompono la continuità del movimento elicoidale.

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Il PUNTO DI VISTA che ho scelto per il mio progetto è quello che guarda la torre dal basso verso l'alto il punto migliore per osservare lo sviluppo elicoidale della torre e la centralità dell'aula magna, secondo questo punto di vista posizionerò un cono prospettico che esca dall'edificio in modo tale che chi entri nell'edificio, guardando in alto, sia subito proiettato fuori verso la natura.

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Struttura geometrica e griglie

Ora è il momento di stabilire la struttura geometrica della mia torre. Per definite tale struttura ho disegnato una griglia concentrica, sono partito dal livello "macroscopico" tracciando una spirale e due assi principali ortogonali quando la spirale interseca il secondo asse si genera un cerchio che è la pianta della torre, i laboratori e la "portineria" si collocano nei punti in cui la spirale incontra di nuovo gli assi principali.
A livello "microscopico" partendo sempre dallo schema di prima il primo cerchio diventa la dimensione dell'aula magna poi ogni volta che la spira incontra un asse principale definisce prima il disco dei pianerottoli(che è l'unica eccezione nello scema perché inizia dall'intersezione con un asse secondario) poi quello degli alloggi.
Ho diviso poi il disco degli alloggi in 8 settori a loro volta divisi in 5; quattro di queste "mini" porzioni, attigui agli assi principali, sono destinate ai servizi.

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Volumi

La definizione dei volumi e lo schema di congruenza si è anche trasformato in un mappa per individuare i vari eventi all'interno della torre con le loro dimensioni reciproche e la loro posizione.

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Ricordi della memoria

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Nel mio percorso progettuale sono stato aiutato dal da alcuni ricordi della mia infanzia:
-i gomitoli di lana della mia nonna che mi divertivo a infilzare con i ferri per lavorare a maglia o con cui giocavo alla guerra usandoli come spade, mente mia nonna paziente e premurosa mi rincorreva per paura che io arrecassi danno a me stesso o agli altri. Di questa immagine mi ricordo il particolare gusto che provavo nell'infilzare

-i grandi guerrieri Romani e le loro imprese mi hanno sempre appassionato, in particolare ammiravo il Colosseo anche se non capivo perché i Romani avessero costruito un muro storto... era come se per finirlo l'avessero tagliato perché erano troppo stanchi per andare avanti. Voglio tagliare così anch'io la mia torre.

-mio nonno in giardino aveva una grande pianta d'acero che una volta all'anno riempiva il piazzale con un mucchio di semi volanti, passavo ore e ore a giocare con quegli "elicotteri" in miniatura. Questa immagine mi ha riportato alla mente l'idea della spirale.

Regole usate
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Modello
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Navigatore regole
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La PORTINERIA segue la regola del materico (1p e 2p): ha aperture piccole e è una forma geometrica pura
I LABORATORI seguono la regola dei 60° (2l): gli edifici terminano con un taglio netto a 60°
Il CORPO CENTRALE segue la regola dell'elicoidale (2s): è composto da una elica con tre spire con raggio superiore pari a 9/10 di quello di base.
L'INGRESSO segue la regola dei 60°: è un taglio netto inclinato rispetto all'orizzontale di 60° a ricordare la "fine" del Colosseo.
La ZONA RISTORO segue la regola dell'esplosione dello spazio (4s): elimina un settore pari a 1/8 della base per 1/6 dell'altezza della torre.
Il NUCLEO segue la regola del nido (1s)
L'ANELLO PANORAMICO è ottenuto con la regola del disvelamento (5l): l'ultimo dodicesimo della torre è lasciato "nudo"
La BIBLIOTECA segue la regola delle ripetizioni progressive: le sue parti sono scalate di u fattore 9/10 anche se la loro altezza rimane costante.
Gli ASCENSORI seguono la regola del su e giù (3l)

per tutte le regole: PAOLO BASELICE_REGOLE

Scenario
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Incremento di complessità

Per aumentare di complessità il mio progetto ho unito la REGOLA DELL'ELICOIDALE con quella delle RIPETIZIONI PROGRESSIVE, le spire esterne sono 9 mentre quelle interne sono 18 (multipli di 3) il raggio superiore delle spire è 2/10 di quello di base le varie spire seguono il rapporto 1/10 perché la cima della torre è tranciata secondo la regola di 60°GRADI e lascia a nudo i la rampa elicoidale interna secondo la regola del DISVELAMENTO. In questo nuovo scenario la rotazione impressa alla torre è molto maggiore
e anche i piani si sviluppano lungo questa spirale che si sviluppa anche internamente.

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Secondo scenario
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PROGETTO I.R.T.A.L-LOCALIZZAZIONE METROPOLITANA

Ambientazione con catalizzatore

L'ambientazione per il progetto dell'IRTAL in una metropoli è New York e più precisamente Manhattan.

ambientazioni+catalizzatori

Catalizzatore per la metropoli

Il catalizzatore per questo nuovo scenario è la mia chitarra, una "yahmaha cpx900 nt". Come ogni chitarra ha una buca che è petrosa nel propagare il suono, che è unita dalle corde, limpide nello scivolare della mano lungo di esse, alle meccaniche sacre
perché mezzo per accordare lo strumento.

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Come fare l'IRTAL?

Anche questa volta mi sono chiesto come dovrà apparire la mia torre e ho deciso che la sua cima dovrà essere ancora una volta LIMPIDA, il suo fusto SACRO, ma questa volta la sua base dovrà essere PETROSA, come petrosa risulta essere la città.

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Paradigma indiziario

Nel paradigma indiziario ho associato alle meccaniche l'aula magna, che è quindi sacra, alle corde le scale, limpide, e alla buca la hall di ingresso, petrosa.
Le meccaniche ruotano su se stesse, anche l'aula magna dovrà ruotare su se stessa, le scale saranno come delle corde ben tese svettanti verso l'alto, mentre la hall sara un "buca".

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Paradigma organizzativo e punti di vista

Il mio paradigma organizzativo ha meno eventi sacri, essi dovranno rappresentare delle eccezioni nel mio edificio:

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Il PUNTO DI VISTA questa volta è diverso da quello del progetto naturale, esso è ortogonale al senso di sviluppo della torre per mettere in evidenza la divisione di essa in tre aree: una alta, una centrale e una bassa. In queste tre zone pur mantenendo la stessa struttura geometrica base modifico il ruolo delle diverse zone passando da un'area all'altra(ciò che prima appartiene al connettivo di distribuzione diventa locale e viceversa).

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Struttura geometrica e griglie

Per definire la struttura geometrica di un singolo piano sono partito dall'idea di rotazione e torsione proveniente dall'immagine delle meccaniche della chitarra, da qui nella mia mente si è generata un'altra immagine quella di due quadrati ruotati di 45°, ma era troppo poco, allora ho aggiunto due esagoni ruotati di 45°, ecco qualche cosa si muoveva. Dall'intersezione dei punti in comune di tali figure ho individuato dei rombi che ho subito riconosciuto come corpi scale, sapevo poi che c'era un nucleo interno ho allora immaginato di ruotare l'edificio piano per piano e ho definito un'area che rimaneva costante, unendo tutti i punti di quest'area ho definito la geometria del nucleo. Poi è stato semplice definire l'area da dedicare al connettivo e quella da dedicare agli alloggi; quest'ultima in alcuni aree della torre può diventare connettivo di distribuzione lasciando lasciando un ampio spazio nel centro della torre(caso della mensa).

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Volumi

Anche questa volta la definizione dei volumi e lo schema di congruenza si è anche trasformato in un mappa per individuare i vari eventi all'interno della torre.

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Ricordi della memoria
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-IL CUBO DI RUBIK è il gioco che da piccolo non sono mai riuscito a capire, l'unica cosa che mi divertivo a fare era ruotare le sue facce per "incasinarlo" ancora di più.Di questo ricordo voglio portare con me la torsione .

-IL VENTAGLIO DELLA NONNA è quell'oggetto che, insieme ai ferri per lavorare a maglia, rubavo sempre a mia nonna; mi piaceva aprirlo di scatto e vederlo svilupparsi in quel modo particolare e divertente. Lo sviluppo del ventaglio.

-LE SPADE DI LEGNO, nella mia infanzia non mi sono certo fermato ai ferri da maglia, quando diventai un po' più grande mi facevo costruire da mio zio delle spade di legno (non così delle come in foto)e sognavo di averne una dritta e con una bella punta.

Regole usate

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Modello
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Navigatore regole
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La BASE della torre segue la regola del materico (1p): è alta 1/5 di tutta la torre (contata fino al cappello)
Il CORPO CENTRALE segue la regola della torsione (3s): i vari piani sono ruotati di 45°
L'AULA MAGNA segue regola della torsione: i vari piani sono ruotati di 45°. Da memoria del cubo di Rubrik.
Le SCALE seguono la regola del su e giù (3l): la più alta è 3/2 dell'altezza dell'edificio le altre variano di 1/6 di quella totale. L'idea viene dal ricordo della spada di legno.
Il CAPPELLO segue la regola del su e giù + delle ripetizioni progressive (3l+1l)
La BIBLIOTECA segue la regola dell'artiglio(4l): ho diviso a metà la porzione si scala relativa a un piano e l'
ho ruotata di 90° verso l'esterno.
la Hall segue le regole del materico per le grandi lesene sulle pareti (1p) e della stele(5s) per la grande colonna centrale che va a costituire il pulpito all'interno dell'aula magna.

per tutte le regole: PAOLO BASELICE_REGOLE

Scenario
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Incremento di complessità

Per incrementare la complessità della mia torre, memore del ricordo del ventaglio di mia nonna, ho usato per il corpo centrale della torre la regola della torsione con 10° e delle ripetizioni progressive(ogni piano aumenta di 1/10 rispetto al precedente), mentre per l'area degli alloggi ho usato la regola del su e giù sviluppandola la lungo il piano orizzontale.

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Scenario 2
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