Partendo da un volume e apportandovi delle modifiche, aggiungendo o sottraendo volumi, ruotando e distorcendo la composizione, creare una forma armonica.

Il parallelepipedo di partenza è stato formato con i rapporti 3:4:5 di un triangolo rettangolo, sviluppando tale rapporto.

Poi ho "bucato" nel mezzo con un altro parallelepipedo con i lati in rapporto aureo.
L'inserimento della finestra ha tenuto conto sempre di un rapporto aureo per quanto riguarda la base, mentre l'altezza è uguale al lato corto del rettangolo, generando così un quadrato. Questo volume l'ho poi posizionato a distanza costante dallo spigolo del parallelepipedo principale. Si è poi passato ad estrudere i 3 lati paralleli ai lati del parallelepipedo grande in modo da creare dei "buchi" verso l'esterno.
Il solido principale è stato sagomato con una curva. Questa non è stata scelta a caso, ma bensì appartiene alla spirale creata da un altro rettangolo aureo, e le sue sotto-successioni, prendendo come lato "sorgente" la metà del lato lungo della faccia su cui è poggiato.
Ho aggiunto poi il cubo laterale che è in proporzione al volume che era stato tolto nell'angolo in alto del primo corpo.
Dopo ho pensato di inserire la sfera, ma dato che l'idea mi sembrava abbastanza incompleta ho fatto in modo di spostarla in una posizione più consona, con alcune parti all'esterno del volume, le quali sono state tagliate secondo i due assi XZ e YZ. Queste parti sono poi state specchiate, i bordi sono stati fatti coincidere e si è proceduto a scavare nella sfera questi due volumi, specchiati e spostati.
Dato che il corpo così com'era mi lasciava ancora una sorta di amaro in bocca ho voluto togliere altri due volumi. Ho quindi creato un prisma irregolare, fatto combaciare con un lato e sottratto. Sempre lo stesso prisma è stato ruotato e messo in un altra posizione per poi essere ancora sottratto.

Da questi semplici passaggi è risultato un volume armonico nelle sue forme e complesso nel suo significato.

Individuazione di impressioni connettive da i 3 quadri di Giogione, El Greco e Van Gogh, come sottosistema interpretativo.

definire tre aggettivi racchiusi in riferimenti testuali a noi vicini

In The Dark - Sonata Arctica (The Days of Grays_ 2009)

"I'm from where the magic is
I'll give you what I cannot take away with me
And the sunlit day and moon
I wanna have a silent kiss, I wanna make you mine,
I'm thinking how... can't leave me now
Stay with me somehow

You come from where the fire is, you give me what you couldn't burn the last time
One sunless day and moon
I wanna be so close to you, see whatever scars you carry within your broken heart,
Mine's your missing heart

Come with me, where the magic is, there's more than light we could share
We could join the sun and moon if you want to

Be my lifeline for this lifetime, suffer in pleasure forever and ever
I'd like to see how the walls around your heart will fall apart...
Stop resisting, let the light in, suffer in pleasure forever and ever
...for this one lifetime

Let me take you where the magic is, back in time,
Remember the light, of the cold December moon

I wanna have a silent kiss, I wanna make you mine,
I'm thinking you can't leave me now
Stay with me somehow
Stay with me somehow
Come with me where the magic is, there is more than light we can share
We could own the sun and moon

Be my lifeline for this lifetime, suffer in pleasure forever and ever
I'd like to see how the walls around your heart will fall apart..
Stop resisting, let the light in, suffer in pleasure forever and ever... for this one lifetime
Be my lifeline for this lifetime, suffer in pleasure forever and ever
Stop resisting let the light in... oh, oh... for this one lifetime

I am feeling your face in the dark
I'm hearing you breathe in the dark
I am tasting your lips in the dark
I'm holding you close in the dark

I'll take you where the magic is
I'll give you everything I I only can offer
You can have my broken midnight moon
If you give me your broken heart
And I will give you something real and golden.
We can make this life the finest art...

I come from where the magic is
I'd give you what I could take away with me
And a sunlit day and moon
I wanna have a silent kiss I wanna make you mine,
I'm thinking you can't leave me now
Stay with me somehow

I am feeling your face in the dark
I'm hearing you breathe in the dark
I am tasting your lips in the dark

I'm holding you close in the dark"

The Last Amazing Grays - Sonata Arctica (The Days of Grays_ 2009)

The mystery of death before us...
Soon every night can bring the light, and close my eyes.
Sometimes life in here is too limited
Sometimes we don't care at all.
Sometimes...

Time will change the familiar face.
Brightest colors fade to gray
The fear is real, one winter's day brings the clarity.

I feel the time is catching up with us
How many days until its hunger is satisfied?
Leaving the final golden days
We are the last amazing grays
Hoping the young will lead the pack now.

I can feel my heart is beating...still
I can see you with my eyes, I still see.
But I can't run the way my children can
Can't accept the helping hand, leave me
You are the strong one, trust in me
You must lead instead of me, now
There's no time, don't hesitate
Or you will also find your fate.

I feel the time is catching up with us
How many days until its hunger is satisfied?
Leaving the final golden days
We are the last amazing grays
Hoping the young will lead the pack now.

In the eyes of every newborn, I see the future
Life is just a phase.
I close my eyes and see them all here beside me.
The last amazing grays...

In the eyes of every newborn, I see the past times
A familiar face
I close my eyes and see them, waiting for me
Amongst the amazing grays

"Mountain seems to befall this last time, marking the moment"
I have found my place
I closed my eyes and joined them, guarding the young

Amongst the amazing grays

CONNESSIONE QUADRI:

- Dorata come la pelle illuminata dal sole Giorgione
- Freddi come i colori di un paesaggio invernale Van Gogh

- Infranta come il sogno di speranza dei dannati all'inferno El Greco

Utilizzando i 3 aggettivi definiti cercare luoghi a lecco nei queli ritrovo tali caratteristiche

A ogni trasformaazione che può avvenire mi pongo una domanda, che ogni aggettivo deve saper soddisfare in maniera opportuna

Come termina un oggetto dorato?

Termina come la cera che cola da una candela
Quindi ogni volta che una forma dorata debba terminare, essa non finirà con un angolo o un taglio, ma verrà ammorbidita da delle forme curve (circonferenza (2d) o cilindro (3d) di diametro pari a quello del taglio)
Come si divide un oggetto dorato?
Si divide come la lacrima di Favole nei disegni di Victoria Frances
si dividerà con sfere o circonferenze tangenti allo spazio da dividere e con raggio pari a quello della figura da dividere in rapporto 1.618 rispetto alla primitiva. Per più divisioni della stessa figura verrà usato il rapporto 1.618 x n, dove n è il numero delle parti in cui io voglio dividere la figura principale
Come si piega un oggetto dorato?
Si piega come un nastro di ginnastica ritmica
Traccio la diagonale dell'oggetto, eseguo la sua copia ruotata di 30°, i seguenti piegamenti verranno fatti dividendo per 2 sia l'angolo che la lunghezza della diagonale (verrà quindi scalato l'oggetto), la volta dopo dividendo sempre per 2 l'angolo e la lunghezza precedente per un massimo di 3 piegamenti
Come si assembla un oggetto dorato?
Si assembla come due bolle di sapone che si intersecano

Gli oggetti dorati vengono assemblati di forma sferica con raggio pari a 3,4,5. Se si vuol far compenetrare due oggetti sferici, basterà mettere le figure tangenti e poi far compenetrare di una lunghezza pari a metà del raggio della figura con raggio minore, sulla congiungente i due centri.

Come termina un oggetto frantumato?

Termina come la cresta della catena montuosa del gruppo del Bernina
Termina appuntito con angoli di 90° o 53° o 37°
Come si divide un oggetto frantumato?
Si divide come uno specchio che cade
Prolungando ogni spigolo che compone la mia figura verso lo spigolo successivo, da questo "rimbalza" e, perpendicolarmente si rivolge verso lo spigolo successivo. Se la congiungente dovesse uscire dalla superficie della figura questa terminerà e non continuerà la sua corsa.
Come si piega un oggetto frantumato?
Si piega come i rami di un albero che cresce ai lati di un fiume
Si piegherà con un angolo retto
Come si assembla un oggetto frantumato?
Si assembla come dei triangoli in un quadro di Kandisky

La figura sarà composta da 5 triangoli rettangoli simili, il primo con cateti lunghi 3 e 4 e l'ipotenusa lunga 5, i successivi in rapporto 0.9, 0.8, 0.7, 0.6 rispetto al primo. per prima cosa uso il triangolo principale più grande come base che deve poggiare parallelamente al piano d'appoggio con un cateto. Poi appoggio, sull'ipotenusa di questo un cateto del quarto triangolo che avrà un vertice in comune con il primo triangolo. Il secondo triangolo poggia con l'ipotenusa sul primo triangolo e terminerà dove inizia il quarto triangolo. Il terzo triangolo si insinuerà tra l'angolo formato tra il secondo e il quarto triangolo. l'ultimo triangolo avrà un cateto adiacente con uno dei cateti liberi del secondo triangolo. altra regola fondamentale, è che i vari triangoli non possono compenetrarsi tra di loro. La figura verrà poi trasformata in solido, estrudendola di 1.618 o suoi multipli.

Come termina un oggetto freddo?

Termina come le ali ghiacciate di un angelo
termina con un taglio secco parallelo al piano tangente della figura che lo costringe a terminare
Come si divide un oggetto freddo?
Si divide come un candido fiocco di neve
Per dividere una figura fredda si ricorrerà quindi alla figura esagonale
Come si piega un oggetto freddo?
Si piega come una cascata immobilizzata dal gelo dell'inverno
si piegherà in modo duro, dato che la parte fredda viene associata alla struttura portante, se se dovesse piegare questa sarà con angoli netti ma raccordati tra loro con un raggio di 1.618
Come si assembla un oggetto freddo?
Si assembla come la luce dell'aurora boreale

tutte le linee convergeranno in un unico punto

Inserimento del catalizzatore nel paesaggio lecchese: LECCO INVASA DAI DRAGHI

Studio del catalizzatore

Primo approccio con il paradigma, inserendo piccoli concetti e piccole parti collegate tra loro a livello primordiale

Incremento di complessità del paradigma, definire gli altri ambienti, dare dei caratteri e stabilirne le connessioni in armonia con il progetto

bozza di progetto costituendo i volumi e le forme che avrà il progetto in generale

unione tra le parti per una visione complessiva

Definire alcune caratteristiche degli oggetti del paradigma collegandoli a dei ricordi dell'età infantile

1° FRAMMENTO
Ricordo che da piccola andai al compleanno di un amico di mia sorella e rimasi molto impressionata dalla sua cameetta, la quale, attaccate al soffitto, sopra al letto, aveva delle stelline che quando spegnevi la luce si illuminavano dando alla stanza una luce dorata.

Ho quindi pensato di ricreare lo stesso effetto nella stanza da letto del mio progetto, con una sola apertura a forma di stella sulla volta, la quale, la notte farà penetrare una dolce luce dorata che accompagnerà la notte dello studente

2° FRAMMENTO
Quando ero piccola, prima di partire per la montagna in estate, mi trovavo sempre in cortile a giocare con mia sorella, le mie cugine e tutti gli altri vicini di casa. Poi alle quattro si andava sempre a far merenda, e io con i miei parenti ne approfittavamo e andavamo dalla nonna che ci offriva sempre il ghiacciolo bello freddo ; ricordo che io prendevo sempre quello all'arancia.

Dato che l'aggettivo freddo l'ho utilizzato per la struttura portante, specialmente i pilastri, ho pensato di donare a questi il colore dei miei amati ghiaccioli all'arancia, quindi avrò dei pilastri arancioni che sorreggeranno la mia struttura

3° FRAMMENTO
Un fortissimo ricordo di quando ero piccola, e che mi manca da morire, era la vendemmia con mio nonno. Noi nipoti eravamo gli addetti alla pigiatura, mentre gli adulti raccoglievano l'uva, era nostro compito metterci nel tino di legno e frantumarla coi piedi.

Ho scelto come elemento del paradigma, che fosse frantumato, il balcone. Questo dovrà essere fatto di assi di legno a ricordare i profumi di settembre

Trovare i caratteri del nostro progetto secondo alcuni punti di vista

la camera dorata

Secondo quello che dicono i paradigmi organizzativi, ho una camera da letto con una vista dorata, la quale è definita da un involucro semisferico.
Dal mio flash back ho definito che sopra il letto, una luce deve entrare da un'apertura a forma di stella.

Ed ecco l'effetto che questa finestra dovrebbe dare alla stanza, una dolce luce dorata che proviene dalle stelle del cielo. Essa ammorbidisce ancora più le forme e da una sorta di accoglienza, come può essere il ventre materno durante lo stato fetale; è quindi protettivo e tenderà a conciliare il sonno durante le ore notturne.
Il fatto che la luce provenga dall'esterno e non da una lampada interna è significativo. Per spiegare certe sensazioni utilizzo una frase tratta da uno dei miei film preferiti "I grandi re del passato ci guardano da quelle stelle. Perciò, quando ti senti solo, ricordati che quei re saranno sempre lì per guidarti." il re leone

Il frantumato che mostra il freddo

Ho definito che i balconi, che sono composizioni frantumate, debbano mostrare il freddo, già tramite l'uso della struttura portante, e in secondo luogo dando la vista sul lago.

Ispirandomi anche all'imbarcadero, il quale ha una passerella esterna che è sorretta da pali che fuoriescono dall'acque, ho fatto nascere dal freddo del lago, i miei pilastri per attenuare così il passaggio tra due situazioni differenti, il frantumato e il freddo.
Il balcone spezza la visione fredda del lago.
I pilastri appuntiti ricordano il ghiaccio che si forma al di fuori delle gallerie o sui massi in montagna durante l'inverno.
La luce fredda del lago, in una giornata ugguiosa (paesaggio quasi quotidiano invernale lecchese) rimablza sulla superficie piatta delle acque calme. I riflessi dei pini sulla sponda frontale richiamano il clima prealpino tipico dei monti circostanti

Mostrare il progetto d'insieme nell'ambiente scelto con le caratteristiche definite fin ora

E con questo è terminato lo studio sul primo progetto. In realtà si potrebbe continuare con altre trasformazioni e defininedolo ancora di più, ma per quanto riguarda questo primo approccio, si più concluderlo a questo punto. Molte volte ho preferito utilizzare immagini al posto delle parole poichè credo che spesso un'immagine possacomunicare più delle parole; la soluzione migliore sarebbe stata data da un suono, ma risulta quasi impossibile tradurlo su questo sito.