LUCA CAPASSO SECONDO PROGETTO
L'Eden di Michelangelo, nella Cappella Sistina; La rappresentazione della caduta e della cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell'Eden.
1. GRUPPO D'INSIEME DI ELEMENTI: I miei occhi velocemente scorrevano per tutto il dipinto, attratti da molti dettagli e sensazioni,ma il sottosistema di elementi che hanno meritato la mia maggiore attenzione ed attrazione sono stati:
- Il serpente, che con una singolare quiete avvolge e soffoca l'albero del peccato.
- L'aspra durezza delle rocce sulla sinistra, trasmessa dalle sapiente mano del pittore.
- I colori freddi e cupi della metà sinistra del quadro, in contrasto con la variazione cromatica della metà destra.
- I volti contratti in smorfie di sofferenza delle due figure di Adamo ed Eva mentre sono cacciati dall'Eden.
- Il ramo secco che fuoriesce dalla roccia.
- Lo sfondo vuoto del paesaggio.
2. GERARCHIA DI DOMINANZA DEGLI ELEMENTI E RAFFRONTO CON ELEMENTI DI CRITICA D'ARTE
tre sentimenti già profondamente umani che predispongono i due
a disobbedire alla Regola; La lettura
dell’episodio, suggerita da Michelangelo nella Sistina un’interpretazione dei fatti
totalmente nuova e non rispettosa dei canoni etici del tempo, investe il tema
dell’eccezione alle regole. Adamo ed Eva sono invitati a trasgredire da un serpente, che sembra
averli colti di sorpresa in una situazione in cui forse erano predisposti
alla trasgressione, in un momento di grande intimità (si
noti la posizione scabrosa del volto rubicondo di lei vicino al
corpo del suo uomo),Adamo, dal canto suo,
compie contemporaneamente un’azione rapida e decisa, si alza e,
ancora instabile sulle gambe leggermente piegate, si regge ad un
ramo, flettendolo per facilitare la presa. Ognuno dei due coglie il
proprio personale frutto, entrambi alla pari consapevoli e decisi
a disobbedire.Michelangelo non è fedele al testo biblico, si vede chiaramente che non è affatto Eva a precedere
Giuliana Quartullo :"Nella versione della Sistina, Adamo ed Eva, invece, sono sorpresi
dall’angelo della Cacciata nella loro nudità , che rimane
dignitosa e visibile anche dopo il Peccato, e la dinamica della
scena, con Adamo che quasi scaccia da sé l’immagine dell’angelo,
facendosi schermo con le mani ed Eva che si protegge
all’ombra del suo uomo, non trasmette meschinità e vergogna,
bensì tutta la tragicità eroica di chi è improvvisamente senza
difese, di chi si rende conto che il Dio-padre non si occupa più
La consequenzialità dei due momenti è sottolineata dall’angelo
il cui gesto è speculare a quello del Tentatore. Il braccio destro,
seminascosto, non solo è parallelo al braccio pure seminascosto della
donna-serpente, ma è idealmente posto in continuità alla coda di
GERARCHIA DI DOMINANZA:
A. Il serpente, che con una singolare quiete avvolge e soffoca l'albero del peccato = nucleo centrale connettore di due diversi eventi.
B. La durezza delle rocce = Inevitabilità e destino .
C. I volti contratti in smorfie di sofferenza delle due figure di Adamo ed Eva mentre sono cacciati dall'Eden = la memoria
D. I colori freddi e cupi della metà sinistra del quadro, in contrasto con la variazione cromatica della metà destra = il momento della scelta
E. Il ramo secco che fuoriesce dalla roccia = La fragilitÃ
F. Lo sfondo vuoto del paesaggio = L'abbandono
( la linea verde rappresenta ciò che ho visto come connessione consequenziale tra i due eventi rappresentati nel dipinto; ho visto a rappresentare questa connessione la continuità tra i corpi, resa tramite gli arti prolungati sino alle rispettive figure accanto )
Il serpente arrotolato lungo il tronco dell'albero è l'elemento dominante, non solo per il suo posizionamento sulla scena, ma anche per il ruolo di separatore/connettore tra due eventi consequenziali, ognuno dei quali trasmette però differenti stati d'animo.
3. RISPONDENZE IMMAGINARIE:
L'atmosfera del dipinto e l'elemento che reputo dominante su tutti, il serpente avvolto attorno all'albero, sono nella mia mente, ancor prima che ai miei occhi, chiara espressione della quiete momentanea, labile e fragile che si avverte appena prima di una forte TEMPESTA; tutti gli elementi che ho prima citato esprimono questa sensazione di dura ed irrisolvibile attesa dell'inevitabile.
Fra tutte le opere che più ho apprezzato nella mia vita, e forse questa l'opera che vedo più in connessione con gli elementi paradigmatici colti nell'opera di Michelangelo: "La Chiesa di Auvers" di Vincent Van Gogh, un dipinto di una forza straordinaria.
CONNESSIONI IMMAGINIFICHE: Leggo nel dipinto i due eventi proposti da Michelangelo nelle due strade che formano un bivio, quasi a sottolineare la possibilità di scelta avuta da Adamo ed Eva;
Il paesaggio, in accordo con quanto detto in precedenza( compresa l'osservazione sullo sfondo paesaggistico dell'"Eden" ), diventa il simbolo di un isolamento totale, in questo quadro sottolineato dalla presenza di un solo personaggio: Adamo ed Eva, soli e abbandonati anche dal loro Dio Padre.
La chiesa alta e buia assolve la funzione separatrice e congiungente al tempo stesso di due eventi consequenziali.
È soprattutto il cielo però, scuro e quasi tempestoso, a determinare l’atmosfera tesa e cupa dell’opera,e a rimandare più espressamente alla sensazione, precedentemente citata, che il dipinto Michelangiolesco mi ha trasmesso: l'attesa di un forte temporale, un avvenimento turbolento e straordinario che si prepara a verificarsi nella sua inevitabilità .
Qui di seguito presenterò le nuove regole di progetto, affiancate da alcune regole utilizzate nel primo progetto che ho scelto di riproporre anche per questa seconda esperienza progettuale.
Il Big Ben di Londra: una struttura che, sia nella mia memoria, sia nella mia immaginazione, può essere bene aggettivata da quelli che sono i miei obiettivi di progetto: FASTOSO, SOTTILE, FUGGITIVO; Regola: l'occasione di riproposizione di un carattere del Big Ben nel mio progetto l'ho trovata nel suo "piegarsi", "girare l'angolo" con una sottile ed elegante sporgenza sui 4 spigoli.
L’Arena di Verona è stata costruita seguendo le regole dell’architettura romana, l’elemento base della pianta dell’anfiteatro è costituita dalla ellisse dell’arena (lo spazio centrale in cui si svolgevano gli spettacoli).
Regola: Questo elemento può essere riproposto in una nuova chiave di lettura anche per il nucleo centrale dell'IRTAL, come simbolo di fastosità e armonicità .
Questo riferimento architettonico potrebbe essere utilizzato per rispondere alla domanda << come inizia? >>, ovvero come carattere distintivo della connessione del mio edificio con il terreno.
S. Ivo Alla Sapienza: Rendere FASTOSO un edificio con espedienti che preservano una impressione FUGGITIVA e SOTTILE; una sfida progettuale che a mio avviso ben interpreta i caratteri della sinuosa chiesa Borrominiana di Roma, una sfida che accetto con entusiasmo e propongo per questa seconda esperienza generativa.
Regola: convergenza delle parti.
Una connessione mentale tra possibili regole utilizzabili nel progetto :
nella terza foto a destra: Chrysler Building a New York
Ho generato delle superfici che ho ritenuto rispondere ai caratteri-aggettivi della mia visione architettonica, ed ho trasformato nuovamente queste superfici attuando delle connessioni tra loro.
Definizione degli algoritmi:
-FUGGITIVO
xx=Log(4)+Sin(i)*Cos(j)+Sin(i)*Cos(i)-Sin(0.628*i)
yy=1/Tan(0.618)+Cos(0.618*j)+2*Sin(j)
zz=Cos(j)+1 / Cos(-Sin(0.618*i))
-FASTOSO
xx=1/Tan(0.618)+2*Sin(j)-Sin(i)*Cos(j)+Sin(i)*Abs(10-i)*Sin(0.628*i)
yy=1/Tan(0.618)+Cos(-Abs(6-i))+2*Sin(j)
zz=14-Abs(7-i)-Abs(7-j)+Sin(i)*Cos(j)
-SOTTILE
xx=2+Log(4)+Sin(i)*Cos(j)+Sin(i)*Abs(10-i)*Sin(0.628*i)
yy=1/Tan(0.618)+Cos(-Abs(6-i))+2*Sin(j)
zz=Abs(0.618*4*i)+Cos(j)*Cos(i)+1 / Cos(-Sin(0.618*i))
Rendere un paesaggio artificiale << più artificiale di prima >> in un contesto come quello di New York può essere un' impresa ardua, ma proprio questa difficoltà mi ha portato a scegliere il catalizzatore che ritengo più adatto per un intervento di questo tipo: il brano musicale "Bohemian Rhapsody" dei Queen, la cui struttura compositiva veste perfettamente i miei obiettivi di progetto Fastoso e Sottile.
Questo brano musicale dimostra un valore compositivo ed artistico che occupa un posto di primo piano nella storia della musica; Esso possiede una struttura davvero complessa, e fonde in una perfetta armonia di tre sezioni ben 3 generi musicali in maniera consequenziale: BALLATA/MUSICA CLASSICA - MUSICA D'OPERA - ROCK
Ad ognuna di queste 3 "sezioni" ho affibiato un mio obiettivo di progetto in modo che questo processo possa innescare quel disequilibrio che mi permetterà di ricavare caratteri e logiche importanti per il mio edificio :
Prima sezione Ballata ----> SOTTILE
Seconda sezione Musica d'opera ---> FUGGITIVO
Terza sezione Rock ---> FASTOSO
Tutte e tre queste sezioni sono connesse tra loro in maniera veramente armoniosa e forse unica nella storia della musica.
Ecco 3 estratti di spartito di "Bohemian Rhapsody", ognuno dei quali costituisce l'incipit/la connessione tra le 3 diverse sezioni/generi musicali del brano:
Qui vi è un link dell'esecuzione di "Bohemian Rhapsody", di modo che, anche il lettore inesperto di generi musicali, possa aver modo di ascoltarlo e capire le mie intuizioni.
http://www.youtube.com/watch?v=fJ9rUzIMcZQ&a=VoF7ucC5Pv0&playnext_from=ML
Il catalizzatore che invece ho scelto di utilizzare per il contesto naturale è l'UNICORNO:
Nulla impedirà comunque l'utilizzo di entrambi i catalizzatori sia nel contesto artificiale che in quello naturale; anzi, sarà proprio questo duale e parallelo procedere che innescherà il disequilibrio e definirà il mio codice generativo.
Una collocazione in ambiente naturale
Vilsalpsee, laghetto e riserva naturale nell'estremo Nord-est del Tirolo, al confine con la Germania.
Il punto di vista si colloca nel paradigma indiziario, che è l'"idea" che nasce dal catalizzatore:
Il Paradigma organizzativo di questo mio secondo progetto: uno strumento di gestione dell'evoluzione del proggetto, un'idea di organizzazione non definitiva, ma in continua trasformazione, che dovrà essere in grado di assolvere alle mie richieste/obiettivi progettuali.
Partendo dal catalizzatore, per poi passare al paradigma indiziario, sino a giungere a quello organizzativo, è stato reso noto un insieme di caratteri utilizzabili, che devono però, prima di essere principio di trasformazioni, essere verificati nelle loro congruenze volumetriche, distributive e costruttive: questo importante passaggio progettuale permetterà una modifica dei sottosistemi di geometrie assommabili.
Queste sono alcune trasformazioni nate dalle occasioni relative a richieste funzionali, distributive e costruttive; esse realizzano un incremento di complessita' nell'obbiettivo di raggiungere i caratteri architettonici "fastoso", "sottile" e "fuggitivo" e sono operate utilizzando le regole individuate che verranno comunque riprese in questa sezione .
- COME SI BUCA? ----> Finestre elaborate secondo l'aggettivo SOTTILE: risultano fori nelle pareti, che seguono l'andamento smilzo dei tronchi d'albero del dipinto di Van Gogh.
- COME GIRA L'ANGOLO? ----> "FUGGITIVO" : riprendendo la regola dell'Arena.
- COME FINISCE? ----> Lo Skyline dell'edificio sarà FASTOSO : Sporgerà una struttura spiralica che introdurrà all'infinito, l'osservazione astronomica; ripresa della regola del Chrysler Building, della serpe nel quadro di Michelangelo e di S. Ivo alla Sapienza.
Ecco dei possibili scenari per il contesto naturale nel Tirolo
PRIMO SCENARIO:
Ed ecco anche un interessante punto di vista (dalla foresta retrostante).
SECONDO SCENARIO:
La zona mensa questa volta prende vita a partire dallo zoccolo dell'unicorno, mentre il vano scale che porta alla sala di osservazione astronomica diventa al tempo stesso fulcro e connessione tra le diverse parti dell'edificio adibite ai diversi ustilizzi.
L'edificio sarà mentalmente pensato come un susseguirsi di 3 eventi armoniosamente connessi tra loro; l'idea di questo paradigma iniziario nasce dal brano musicale "Bohemian Rhapsody" usato come catalizzatore: 3 importanti parti funzionali dell'edificio corrispondono ai 3 eventi del brano (la ballata , la sezione d'opera e la sezione rock) e dovranno raggiungere rispettivamente gli obiettivi di progetto SOTTILE, FUGGITIVO e FASTOSO
(per ulteriori chiarimenti leggere la spiegazione sulla scelta dei catalizzatori all'inizio di questa pagina)
Ecco una progressione di trasformazioni che, tramite le regole di progetto, realizzano un incremento di complessita' nell'obbiettivo di raggiungere i caratteri architettonici "fastoso", "sottile" e "fuggitivo"
