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LISA MARTINI

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LISA MARTINI2

PROGETTO DELLA CASA DI ADAMO

MANIFESTO

1°ESERCITAZIONE:
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In questa esercitazione ho cercato di rappresentare l'instabilità della vita in cui siamo immersi. Essa ci pone spesso davanti a situazione imprevedibili, quindi ci si trova sempre in uno stato di precarietà e in continuo dinamismo rispetto alla stabilità che pensiamo di aver raggiunto un istante prima.


"PER I CAPELLI"

Osservando i tre quadri, penso che il filo che colleghi il loro significato sia il dinamismo costante che compare in maniera differente, ma che mette comunque sempre in moto meccanismi umani e naturali: nel quadro di Giorgione lo sguardo della persona in primo piano crea dinamismo nel ricercare qualcosa di remoto nella propria mente, un pensiero che gli genera pacatezza d’animo, ma interesse nel resuscitare quel momento; nel quadro di El Greco il dinamismo è sempre generato da un uomo: egli ricerca complicità con un proprio simile tramite uno sguardo e la posizione del corpo, sporgente proprio verso la sua direzione; invece nel quadro di Van Gogh il dinamismo si effettua tramite le linee mai regolari e che offuscano la nitidezza dell’immagine stessa, accompagnate dal senso di brezza che fa muovere in modo quasi impercettibile la vegetazione.


AGGETTIVI

Carmen Consoli "L'ultimo Bacio"

"...Di quei violini suonati dal vento
l'ultimo bacio mia dolce bambina
brucia sul viso come gocce di limone
l'eroico coraggio di un feroce addio
ma sono lacrime mentre piove ...
...Magica quiete velata indulgenza
dopo l'ingrata tempesta
riprendi fiato e con intenso trasporto
celebri un mite e insolito risveglio
Mille violini suonati dal vento
l'ultimo abbraccio mia amata bambina
nel tenue ricordo di una pioggia d'argento
il senso spietato di un non ritorno..."

ESTASIATICO-INSTABILE-LIBERATORIO

Estasiatico sinonimo di inconsapevolezza di quel che ci sarà: la vita si rende dinamica all'evolversi delle situazioni.
Liberatiorio come possibilità di agire secondo il nostro volere per modificare dinamicamente oggetti, cose, istanti e adattarli all'evoluzione o all'involuzione.
Invisibile:scomparendo e riapparendo si crea una situazione dinamica, portando elementi che inaspettatamente influenzano le circostanze, mai lasciandole invariante all'istante appena trascorso.

FOTO SIGNIFICATIVE DI LECCO:

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I balconi incoronati da scenari floreali permettono di nascondere ciò che sta dietro e quindi riescono a rendere invisibile l'interno dell'edificio dall'esterno che lo avvolge.Le piante con il loro ciclo vitale segnano l'alternarsi delle stagioni con un continuo alternarsi di aspetto: ciò rende estasiatica la loro vita e tutto ciò che sta attorno, perchè realizzeranno contestualizzazioni sempre diverse e irripetibile.


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Queste quattro foto hanno un elemento in comune: una sporgenza che cerca un distacco dalla terra ferma, che può presentarsi come una piattaforma circondata da acqua o una passerella, che può essere alzabile per raggiungere le imbarcazioni.Questo si esprime come atto di liberazione da un mondo troppo statico e si tenta l'evasione attraverso un'altra strada: la possibilità di fuga attraverso il lago, quindi liberazione da un contesto che potrebbe essere stretto e monotono. L'evasione potrebbe essere estasiatica perchè non sempre si potrà sapere a cosa si andrà incontro.
La mia idea di progetto consiste nella realizzazione di una casa studenti situata su un'isoletta sul lago, in modo che il trasferimento dalla terra ferma sia un momento di evasione dal solito mondo in cui si vive la giornata e quindi momento in cui si ha l'oppurtunità di cambiare le proprie sensazioni vitali.
Si può notare un'altra prospettiva in questa visuale: l'edificio essendo circondato dall'acqua e distaccato dal resto della città potrebbe comparire invisibile nellaq frenesia della vita moderna, perchè posto in un contesto diverso da quello in cui camminiamo solitamente, quindi estraneo hai nostri schemi mentali che abitualmente seguiamo.

ISPIRAZIONi PER LA REALIZZAZIONE DELLA MIA IDEA DI PROGETTO...
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Nel momento in cui ho incominciato a definire come avrei voluto il mio progetto, ho trovato questa immagine che rappresenta abbastanza il lavoro finale che dovrei ottenere, per lasciare spazio alla libertà di immaginazione su ciò che si sta osservando.

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Ampie vetrate mi danno la sensazione di interpretare e immaginare molto più liberamente uno spazio: possono essere considerate elemento di separazione tra interno ed esterno, ma anche possibilità di godere l'esterno stesso mentre si è all'interno.


PARADIGMA INDIZIARIO
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PARADIGMA ORGANIZZATIVO
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VOLUME-VERIFICA DI CONGRUENZA
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Lo spazio interno ed esterno si alternano tra curve e linearità per lasciare un senso liberatorio e di indeterminazione a chi si troverà a frequentare il luogo. Le ampie vetrate consentano alla luce di entrare liberamente e lasciare estasiato chi vi entra, anche per la chiarezza con cui possono essere interpretati i luoghi.La vista è stimolata a lasciarsi liberamente coinvolgere ad osservare ciò che sta oltre l'interno dell'edificio( liberazione da un luogo apparentemente chiuso).
I passaggi sono rappresentati in rosso per indicare una zona di transito e quindi zona in cui non ci si ferma mai (continuo movimento); l'arancione chiaro sta ad indicare le zone nelle quali ci si dedica alle attività più formali, come lo studio, dove la mente deve entrare in uno stato di concentrazione senza turbamenti(questo colore accoglie bene la luce); le zone in rosa indicano le stanze dedicate hai momenti più personali e di svago: sono caratterizzate da pareti principalmente curve per dare la sensazione di poter controllare a proprio piaciemento lo spazio e di non essere rinchiusi in una scatola che potrebbe spingere a un pensiero troppo ottuso e formale.
Le scale, considerate sempre zona di passaggio, sono rappresentate inizialmente da una spirale e poi circolari per dare una sensazione di raggiungere un luogo armonioso, appunto la sommità dell'edificio libera da ogni ostacolo visuale e capace di lasciare lo spazio alla proprio immaginazione e interpretazione sul contesto in cui è immersa la struttura.
I parapetti sono in vetro, perchè trasmettono una sensazione di minor stabilità, poichè si riesce a captare ciò che sta oltre quell'elemento, non ponendo limite alla proprio di libertà di immaginare cosa potrebbe accadere esponendosi all'oggetto, quando in realtà la sicurezza sussiste comunque.

PUNTI DI VISTA

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Ho definito tre punti di vista:
-P.V.1 "Terra ferma- isola": rappresenta una visione verso un "mondo" libero dagli ostacoli della terra ferma (alberi,palazzi, ponti...) e verso un contesto infinito, poichè l'acqua del lago prosegue oltre la nostra vista, qiundi è in grado di generare maggior libertà di immaginazione del mondo in cui si vive.
-P.V.2 "Isola-terra ferma": per quanto potrebbe sembrare simile al primo, è completamente opposto; dalla possibilità di estasiare la mente attraverso la più ampia immaginazione di cui siamo dotati si passa alla coercività dell'ambiente completamente definito e soffocato della città da azione e interventi più o meno pensati.
-P.V.3 "Libertà di spaziare": questa posizione centrale nel progetto consente di gustare un senso liberatorio rivolgendosi verso la maggior parte delle direzioni visuali possibili, ma nello stesso tempo di provare un senso di instabilità, perchè ciò fa riconoscere l'impossibilità di poter comandare il luogo: l'isola circondata dall'acqua, cioè elemento in continuo movimento e imprevedibile, ma capace di lasciare un senso di ebrezza all'immaginazione, spesso anestetizzata dai luoghi comuni.

ESPRESSIONE DI MEMORIA ATTRAVERSO OGGETTI DELL'INFANZIA

Nella ricerca di elementi che identifichino la pluralità della mia infanzia non ho tanto trovato oggetti materiali e palpabili con il tatto, ma percebili soprattutto con le capacità del ricordo e della memoria.

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Tutte le domeniche passate insieme ai cugini e ai nonni mi hanno lasciato, tutt'ora al solo ricordo, la capacità di spaziare tra la mia mente, cercare e provare un'infinito senso di liberazione, soprattutto grazie alla bontà di quel sentimento vissuto con estrema purezza e intensità.

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Le vacanze passate ogni anno al mare erano anticipate e accompagnate sempre da un'emozione estasiatica per la relativa brevità di quel periodo, quindi con la necessità di vivere le emozioni, tutte estremamente concentrate, con la massima intensità percettiva di cogliere il maggior numero di eventi di quegli attimi.Le vacanze erano un punto stabile dell'infanzia, ora la mancanza mi crea nostalgia, ma il ricordo mi permette in alcuni momenti di colmare la vita instabile odierna.

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Le feste di compleanno sia in famiglia che con tutti gli amici trascinavano alcune giornate di festeggiamento che oggi sono indimenticabili per l'euforia e l'estasi con cui erano vissute.

Questi ricordi della mia infanzia segnano un fase di passaggio tra il momento della nascita e e l'inizio della fase adulta: passando dalla fase più stabile di svago, spensieratezza, liberazione a una vita più concreta ma per di più instabile e imprevedibile. Nel mio progetto il passaggio dalla terra ferma, in cui si vive il giorno, all'isola che accoglie l'unità abitativa degli studenti voglio rappresentare proprio questa sensazione ed evoluzione della giornata.
Inoltre nello studio per il progetto fatto precedentemente alla ricerca degli elementi significativi della mia infanzia, ho notato che gli aggettivi suscitati in me dal testo musicale scelto ricorrono abbastanza costantemente nella mia vita: sono sensazioni consolidate nel mio immaginario e creano un filo conduttore tra la maggior parte delle mie esperienze.
I tre eventi che ho ripreso sono stati repetitivi e regolari nella mia infanzia e questo si rispecchia nella suddivizione degli spazi interni.
Le vacanze al mare rappresentavano l'evento centrale della mia infanzia, come il terzo punto di vista.

REGOLA DI PROGETTO

L'elemento catalizzatore del mio progetto è stata la canzone da me scelta: "L'ultimo Bacio" di Carmen Consoli. Questo brano suscita in me principalmente tre sensazioni alle quali ho annesso tre aggettivi caraterizzanti: estasiatico, liberatorio, instabile.Questi si sono posti come i miei obbiettivi, riscontrabili sia nel progetto dell'unità abitativa dello studente e nel contesto in cui ho stabilito di inserirla.
Riosservando la prima esercitazione ho notato che il concetto di instabilità nella mia memoria era già presente per il fatto che nel volume realizzato in un luogo sociale all'aperto era sorretto da elementi conici ribaltati, quindi molto precari per poter essere un supporto efficacie.
Nel progetto sviluppato in seguito ho deciso di realizzare la casa studenti in un'isola connessa alla terra ferma tramite una passerella già esistente per l'attracco delle imbarcazioni, quindi l'intenzione è realizzare un'alternativa alla situazione reale, limitata alla sola attività turistica.
Il fatto di essere in un'isola fa si che il passaggio dalla terra ferma porti una persona a un cambiamneto di luogo abbastanza significativo, che libera da ciò che sta prima la passerella e permetta uno stato mentale più disteso che accompagni verso la propria dimora. Però il fatto di essere circondati da acqua rende allo stesso tempo la vita instabile dagli eventi imprevedibile scatenati dalla natura.
I passaggi sono disposti in posizione centrale per offrire libertà di visuale e non privilegiare una direzione.
Gli spazi interni legati alle attività di studio sono definiti da linee ortogogonali, perchè le mente deve essere concentrata a seguire un'attività determinata da schemi (lo studio); invece le stanze per l'attività libera e di distacco dallo studio sono determinate da curve per poter lasciare spazio all'immaginazione di come gestire il proprio tempo (armonia). Inoltre le finestre realizzate con linee curve spingono la vista a lasciarsi andare alla suggestione del contesto che circonda l'edificio, spinge a cercare di definire secondo il proprio immaginario ciò che potrebbe esserci oltre la linea di orizzonte materializzata dall'acqua.
Inoltre i locali interni sono distribuiti vicino alle pareti perimetrali per sfruttare l'effeto luce delle vetrate e lasciare libertà di osservazione su ciò che sta all'esterno dell'edificio.
Essi sono disposti in maniera simmetrica e regolare per contarpporre questa stabilita con l'instabilita del luogo "naturale artificiale (l'isola)" su cui poggia l'edificio.
Ho cercato di rappresentare i miei obbiettivi principalmente valorizzando il legame tra "testo(unità abitativa) e contesto".

SCENARI

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Ho deciso di inserire il mio volume in questa parte di Lecco per offrire un'alternativa all'uso attuale della struttura "Imbarcadero". Con questo tipo di inserimento cerco di rendere "Lecco più Lecco di prima" incentivando l'attività di formazione dell'università, già presente e consolidata nella città, e offrendo un incremento che poterbbe invogliare gli studenti fuori sede a stabilizzarsi proprio qui (anzichè di optare a svolgere una vita da pendolari) con maggior entusiasmo, magari per l'attrazione che potrebbe suscitare la posizione e l'inserimento dell'unità abitativa, originale rispetto al paragone con le proposte usuali.

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Osservando il progetto da una visuale dall'alto voglio sottolineare lo sviluppo in direzione longitudinale della struttura : ciò vuole suggerire una sensazione di scoperta degli interni con suspance, proprio perchè la conclusione non è immediata; viene lasciata la possibilità di immaginare liberamente quel che ci sarà grazie anche hai passaggi che non sono mai lineari ma hanno forme armoniche e curve.
L'insieme genera desiderio di scoperta, quindi genera estasi nel vedere cosa c'è oltre la vista.









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