La prima esercitazione ha lo scopo di farci ritornare con la memoria ai primi anni di vita e recuperare uno dei primi ricordi che abbiamo, ricordi che appartengono ancora a un mondo caratterizzato dall'aspetto dell'immaginifico e non corrotto dall'aspetto dell'esattezza.Il ricordo andrà poi rappresentato attraverso uno schema all'interno del quale si dovrà anche determinare un punto di vista e inserire una direzione lungo la quale si sviluppa la visuale.
Il mio primo ricordo fa riferimento a un'episodio della mia vita avvenuto all'età 2 anni, quando, di ritorno da un giro in bicicletta con mio zio, proprio davanti a casa ho messo il piede nei raggi della ruota posteriore della bicicletta procurandomi una frattura. Il punto di vista che ho scelto è esterno alla scena che ricordo e la visuale si sviluppa lungo la linea disegnata nello schema diretta verso la bicicletta.

Per progettare qualsiasi cosa è necessario stabilire degli obiettivi che non si limitino ad essere solamente di tipo pratico, riguardanti ad esempio la struttura dell'edificio, ma obiettivi che interessino direttamente l'elemento architettonico da creare.
I miei tre obiettivi da raggiungere sviluppando l'edificio sono rappresentati da una triade di aggettivi:
AVVOLGENTE
LUMINOSO
IRREGOLARE

Aggettivo: Avvolgente
Come si richiude su se stessa
Regola: il corpo principale da vita per tutta la sua lunghezza o per parte di essa a una copertura che può essere capace anche di richiudersi per formare poi una sorta di involucro accessorio o di schermatura

Aggettivo: Avvolgente
Come si curva
Regola: l'edificio o una parte di esso è caratterizzato in alzato da una superficie curva che si sviluppa in verticale fino a raggiungere un'altezza di 2/3 maggiore della distanza misurata in orizzontale tra i due lembi opposti della medesima superficie

Aggettivo: Avvolgente
Come si espande
Regola: l'edificio si sviluppa con forme curve e principalmente in orizzontale, estendendosi per un tratto maggiore-uguale al doppio dell'altezza

Aggettivo: Avvolgente
Come si chiude
Regola: la copertura o l'edificio stesso si compone di più parti o setti che si sovrappongono in parte gli uni agli altri avvolgendo il nucleo principale

Aggettivo: Luminoso
Come penetra la luce
Regola: la luce non arriva in modo diretto, ma filtrata da elementi naturali o da schermature artificiali

Aggettivo: Luminoso
Come penetra la luce
Regola: la luce penetra attraverso le vetrate in modo diretto

Aggettivo: Luminoso
Come si insinua
Regola: la luce penetra nell'edificio attraverso fessure sottili e lunghe creando cosi lame di luce soffusa o forte a seconda dell'intensità luminosa esterna

Aggettivo: Irregolare
Come si sviluppa in più linee irregolari per creare un involucro
Regola: l'involucro dovrà presentare elementi irregolari o essere di per se irregolare in quanto composta da elementi lineari o curvilinei intrecciati tra loro

Aggettivo: Irregolare
Come si intersecano e interagiscono le diverse parti
Regola: edifici di minore importanza funzionale si presentano con forme squadrate e di dimensioni minori (soprattutto in altezza) rispetto agli edifici principali

Questa esercitazione prevedeva la modifica di una sfera secondo gli aggettivi di progetto scelti in precedenza. Le 4 figure presenti nell'immagine rappresentano le varie trasformazioni che ha subito la sfera dallo stato iniziale in cui si trovava; trasformazioni che sono state realizzate attraverso processi di modifica, di taglio e di foratura del volume originario.

L'immagine seguente è la vista in pianta del mio ricordo che sarà utile per sviluppare la pianta del progetto vero e proprio.

Leggendo un po qua e un po là articoli riguardanti kindergarten già realizzati e attivi, ho capito che gli ambienti principali di un "giardino per i bambini" sono quelli che aiutano il bambino a crescere in modo armonico insieme agli altri, a fargli sviluppare relazioni e associazioni, a farlo sentire sicuro e protetto; si tratta di ambienti come la zona dei giochi, tanto quella all'interno quanto quella all'esterno (quest'ultima aiuta il bambino a realizzare un rapporto diretto con la natura),la zona dei laboratori capace di far sviluppare le abilità manuali ed intellettive del fanciullo e infine il dormitorio e la mensa. Sono appunto questi 4 eventi che ho voluto emergessero all'interno del mio kindergarten in modo da caratterizzarlo come tale, ed ecco perché li ho disposti lungo la direzione che avevo individuato nel ricordo. Facendo ciò lo sguardo procede dal punto di vista lungo la direzione andando a individuare la zona destinata al laboratorio, ma non le altre zone che ho definito come principali e che possono essere scorte solo se il punto di vista varia la sua posizione nel tempo lungo la direzione già individuata.

Per permettere una visione complessiva dell'intero kindergarten dal punto di vista individuato e non solo attraverso uno spostamento di quest'ultimo lungo la direzione ho deciso di variare la posizione dei vari edifici inclinandoli tra di loro (come se si disponessero lungo una arco di circonferenza), ma allo stesso tempo mantenendoli all'interno del cono visivo che si proietta dal punto di vista.

Dopo aver determinato i caratteri dei vari ambienti sono giunto al momento di riunirli dando vita all'insieme di volumi che definirà il kindergarten.
Propongo qui di seguito la visione in pianta del mio kindergarten:

Ho deciso di modificare un po la pianta andando ad intervenire sugli spazi secondari cioè servizi e collegamenti. Ho voluto che questi assumessero in modo maggiore le caratteristiche di irregolarità previste dal uno dei miei aggettivi che è per l'appunto IRREGOLARE, e in particolare volevo che essi si presentassero con forme più squadrate.

Riporto qui di seguito una vista del kindergarten:

Nella foto riportata di sotto è rappresentato il luogo in cui si andrà a collocare il kindergarten,una zona collinare lussureggiante e ricca di verde.

giuseppe_tucci