GiacomoAlbensi4
GIACOMO ALBENSI
Mattino
M'illumino d'immenso
Giuseppe Ungaretti
E' una poesia scarna, imparata più volte durante l'arco della vita progredendo verso la complessità dell'animo interiore.
Una poesia breve che ha in due parole tante sfaccettature che si differenziano a seconda del punto di vista di chi la legge.
Nel mio immaginario le due parole richiamano il valore di Dio attraverso l'infinito e la luce. La luce sarà dunque un elemento predominante della mia composizione.
Il mio progetto aldilà delle regole, del catalizzatore e delle idee d'innesco dovrà sempre rispondere ad un carattere predominante che io ho identificato nel termine:
Ho scelto di evocare come catalizzatore l'immagine del labirinto, simbolo dell'apparente inconoscibilità . Infatti il labirinto non consente a coloro che sono stati intrappolati all'interno di conoscere a priori dove si trovi la via d'uscita ne quale sia la forma della struttura ma l'unica conoscenza del labirinto appartiene a chi lo guarda dall'alto. Rappresenta la contrapposizione tra Dio e Uomo e della conoscenza Divina e Terrena. Solo chi guarda dall'alto può conoscere tutte le cose. E quello che rappresenta lo strumento per arrivare in "alto" è proprio la mela che trascinerà Adamo ed Eva in basso.
Indizi alla mano ho iniziato a sistemarli in un sistema di relazioni che mi ha portato a creare un paradigma indiziario.
Nel mio paradigma organizzativo ho scelto di inserire come elemento centrale la cucina poiché sarà l'ambiente centrale della vita di Adamo ed Eva, là dove sarà consumato il peccato che li priverà del paradiso terrestre stesso. Inoltre si vengono cosi a generare dei collegamenti inusuali e non di consuetudine tra gli spazi.
Partendo dall'ipercubo ho stabilito i collegamenti tra le parti: tra la cucina e le parti secondarie della casa deve essere presente una relazione di chiusura propria dell'aggettivo brutto mentre dovrà essere collegato in maniera complessa al giardino dell'eden pur mantenendo una tipologia lineare ma nel contempo stabilire una relazione diretta con l'albero della conoscenza che si rifarà in maniera avvolgente.
Per la disposizone degli spazi ho deciso di seguire la costellazione dell'Uccello del Paradiso e i suoi frattali per la disposizone di alberi all'interno del Giardino e per le relazioni tra gli spazi artificiali.
Mentre per la Casa di Adamo ho effettuato una prova di congruenza degli spazi sia volumetrica che schematica.
e ho stabilito che gli spazi fossero definiti gerarchicamente e che rispettivamente tra una gerarchia inferiore e una superiore fosse
definito un rapporto di 4/5 su di ogni lato.
Ho trovato 3 punti di vista principali che derivano dalla prima analisi e dal primo innesco di progetto, sarà presente un punto di vista in basso che è il punto di vista umano e non è capace di vedere molte cose attorno a se, un punto di vista più elevato di chi si avvicina a Dio consente di vedere aldilà del labirinto ma non riesce ancora a capirne le meccaniche e le dinamiche. E infine il terzo e più elevato punto di vista, dall'alto, rappresentano gli occhi di Dio che riescono che tutto sanno e tutto regolano.
Partendo dal Giardino ho utilizzato la REGOLA 10 per il manto erboso mischiando l'artificiale al naturale e rendondo imperscrutabile il cammino dell'uomo e ho aggiunto la REGOLA 04 generando isole divise tra di loro da un fiume luminescente: le quattro stelle.
Sono poi passato a definire la struttura dell'albero simbolo della conoscenza tenendo conto della mia similutdine "come uan turbina statica" ed ho utilizzato la REGOLA 12 generando un senso di infinitezza simile a quella di un cavo metallico che sale e la sua posizione all'interno della pianta del giardino sarà quella della stella principale nella costellazione.
La casa di Adamo si troverà sull'albero fulcro di tutto il giardino.
Defininendo la casa di Adamo ho utilizzando la REGOLA 14 cosi da avere una geometria a nido d'ape di relazione complessa e chiusa, le celle saranno staccate tra di loro ed ognuna formerà uno spazio abitativo e funzionale. La cucina avrà una grandezza maggiore simile alla cella reale perché spazio principale di tutta la vita e del peccato di Adamo ed Eva secondo la gerarchia indicata nella congruenza degli spazi.
Tra una cella e l'altra sarà presente un corridoio di passaggio seguendo la REGOLA 15.
Ho creato delle aperture nei miei edifici e seguendo una precedente direttiva secondo la quale la relazione tra il nucleo centrale e gli spazi deve essere chiusa ho posizionato le aperture sui lati che volgono all'esterno del sottosistema. Inoltre ho incrementato la chiusura tra gli spazi primari e secondari creando piani di importanza d'inversa che ho tradotto in piani di altezza diversi.
e sono passato ad elaborare gli schemi degli elementi a partire dai gruppi di alberi richiamando gli script di Rhino del progetto precedente:
ed ho effettuato una variazione sull'albero della conoscenza data dalla mia similitudine: "Come una turbina statica"
Un passaggio posteriore ma che in realtà deriva da un'idea precendete legata alla mia similutidine che era gia presente nel mio Poster per la serata generativa.
