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SERATA VISIONARIA FUTURISTA

Per concludere il corso abbiamo organizzato una festa futurista che fosse anche espressione della nostra idea di architettura. Simbolo e portavoce di questa nostra idea è stato il nostro manifesto futurista.

IL MANIFESTO

Per iniziare il nostro lavoro di ideazione del manifesto siamo tornati alle nostre origini ed abbiamo preso spunto dalle pale dell’Accademia della Crusca per impostare l’itero manifesto. Infatti per fare innovazione si deve sempre conoscere la tradizione.

All’interno di questa pala abbiamo posto, sempre seguendo la logica dell’Accademia, un proverbio ed un aggettivo che fossero collegati fra loro in modo tale da lasciare il sistema aperto. L’aggettivo ed il motto fanno entrambi parte del luogo della parola ed il primo esplicita il secondo.
L’aggettivo ed il motto devono entrambi essere congrui, legati e relazionati a ciò che si vuole esprimere con l’immagine, l’icona posta all’interno della pala.
Il nostro sistema stratificato, variabile e visionario risultava quindi composto da tre parte: una immaginifica, una verosimile ed una fantastica.

Tutto il manifesto è stato inserito in un francobollo per ottenere un effetto spaesate, il motto e l’aggettivo sono stati posti in dei nastri aventi come sfondo alcune delle nostre superfici ottenute dal primo progetto in modo d’avere un format che ci rappresenti al massimo.

Per quanto riguarda l’immagine inserita all’interno della pala abbiamo scelto di fare una contestualizzazione del nostro progetto in Lecco. Ho scelto quindi questa immagine come immagine dove ambientare il mio progetto poiché mostrava gli elementi caratteristici di Lecco stessa: il campanile della Chiesa ed il lago.

Per rendere l’immagine più dinamica e visionaria ho variato i contrasti e la luminosità della stessa ottenendo questo risultato:

Ho quindi cercato altri colori per il progetto ed ho cercato di inserirlo all’interno del contesto. Infine per rendere più visibile l’asilo stesso nella sua struttura, l’ho riproposto in una vista dell’alto nella parte in basso a destra dell’immagine stessa.Tutto questo crea un senso di dinamicità in onore del mio aggettivo, del mio carattere che ha guidato tutti i prgetti fino ad ora: l'aggettivo DINAMICO. Il motto che ho scelto è lo stesso che avevo utilizzato nell'esercitazione sui proverbi e sulla lingua madre ed è: "la vita è fatta a scale, c'è chi scende e c'è chi sale!". Questa unione fra aggettivo, motto ed immagine lascia il sistema aperto mostrando la caratteristica fondamentale della mia architettura: la dinamicità.

LA CRAVATTA FUTURISTA

Per realizzare le mia cravatta futurista mi sono ricollegata al mio disegno infantile come catalizzatore ed al paradigma indiziario che avevo utilizzato per la realizzazione dell’asilo nido.

Questa volta però dal paradigma indiziario ho trovato un nuovo paradigma organizzativo secondo questo sviluppo:

La cravatta è diventata così un supporto ordinante ed un elemento che richiama quindi la vita adulta; gli elementi dinamici sono stati invece tradotti sotto l’ottica della dinamicità giocosa dei bambini e resi mobili sotto un’idea di dinamicità resa ora concreta.
Per realizzarli ho messo sulla mia cravatta del velcro adesivo ed ho creato con del cartoncino colorato degli elementi e delle forme mobili provviste anche loro di velcro.

La cravatta così ottenuta presenta degli elementi palpitanti che si muovono secondo la dinamicità guidata della mia soggettività.