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SVILUPPO PROGETTUALE DI UN ASILO NIDO

INDIVIDUAZIONE DI CODICI DELLE TRASFORMAZIONI DI ALCUNE SUPERFICI:

Image Per soddisfare i caratteri della mia progettazione applico il procedimento di identificazione dei codici delle trasformazioni di una superficie; elaboro così 7 superfici attraverso il solo utilizzo di formule matematiche.Tali superfici verrano utilizzate successivamente per incrementare di complessità e identità il mio asilo nido;esse si potranno infatti individuare in 4 precisi eventi: l' INGRESSO, le PARETI INTERNE, la COPERTURA e la RECINZIONE


INDIVIDUAZIONE DEGLI AGGETTIVI E DEL CATALIZZATORE:
Lo sviluppo progettuale prevede che per prima cosa si individuino tre obiettivi, definibili attraverso tre aggettivi, che delineano il carattere dell’architettura. Ho così scelto tre aggettivi tratti dal testo di una canzone - ‘Porcelain’ di Moby- e dalla sensazione da essa evocata:

CATALIZZATORE
“In my dreams I'm dying all the time
As I wake its kaleidoscopic mind
I never meant to hurt you
I never meant to lie
So this is goodbye
This is goodbye
Tell the truth you never wanted me
Tell me
In my dreams I'm jealous all the time
As I wake I'm going out of my mind
Going out of my mind”

AGGETTIVI
armonico,bucolico,caleidoscopico

INDIVIDUAZIONE DEL PARADIGMA INDIZIARIO:

Image Dopo aver ascoltato la canzone (catalizzatore) e dopo aver individuato i tre aggettivi, ho individuato il paradigma indiziario a partire da un disegno di un bambino dell’asilo nido

Image Paradigma Indiziario


INDIVIDUAZIONE DEL PARADIGMA ORGANIZZATIVO:

Image Successivamente ho individuato anche il paradigma organizzativo indispensabile per la distribuzione interna degli ambienti. Nell’edificio,infatti, bisognerà individuare: a)Spazi interni ad uso dei bambini b)Spazi interni per i servizi generali c)Spazi esterni


INDIVIDUAZIONE DELLE LOGICHE DI TRASFORMAZIONE:
Per rendere il mio progetto:
-armonico - mi sono ispirata all’equilibrio delle forme esistenti in natura, alla loro organicità d’insieme e alle simmetrie che in esse si riscontrano. In tutti gli esseri viventi,infatti,si possono rilevare tali caratteristiche
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-caleidoscopico - mi sono ricondotta alla pluralità delle componenti di ogni elemento in natura.La conchiglia per esempio presenta esternamente una forma omogenea e compatta, ma al suo interno è possibile riscontrare una pluralità di sottoinsiemi
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-bucolico – mi sono ispirata alle forme esistenti in natura e perciò a tutto ciò che è caratterizzato da armonia, continuità, organicità nelle forme e nelle dimensioni, ma anche nella strutturazione.
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PERCHE' PROPRIO QUESTE REGOLE DI TRASFORMAZIONE?
Le regole di trasformazione rispecchiano molto la mia identità progettuale, poichè sono quasi sempre addotte da riferimenti naturali.
Dato poi il caso specifico per cui sto lavorando, trovo calzante e pertinente che riferimenti esistenti in natura siano utilizzati per elaborare un ambiente destinato ai bambini, poichè è proprio da un loro disegno che ho iniziato il mio processo progettuale.

INDIVIDUAZIONE DELLE REGOLE DI TRASFORMAZIONE:
Dagli aggettivi individuati, attraverso l’utilizzo di nuove immagini, ho elaborato delle regole di trasformazione per modellare il mio progetto secondo canoni precisi:

• Come parte da terra?
Obiettivo:bucolico
Riferimento: foglie di limone(dalla forma allungata)
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• Come si fora la superficie?
Obiettivo:caleidoscopico
Riferimento:uova(quindi forme ellittiche,ma anche porzioni e derivati di esse,come per esempio cerchi derivati dalla sezione trasversale dell’uovo) e libri(quindi parallelepipedi)
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• Come si chiudono le pareti?
Obiettivo:armonico
Riferimento:onde marine,quindi sia la parte concava di esse sia quella convessa
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• Come si chiude la parte superiore? (regola di trasformazione innovativa rispetto al progetto precedente)
Obiettivo:caleidoscopico
Riferimento:elemento piano come la tavolozza e pennellate di tempera
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• Come gira l'angolo? (regola di trasformazione innovativa rispetto al progetto)
Obiettivo:bucolico
Riferimento:ciottoli di fiume e le loro relative forme morbide ed arrotondate
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INDIVIDUAZIONE DELL’INSERIMENTO NEL CONTESTO URBANO DI ABU DHABI
(EMIRATI ARABI UNITI):

Image La scelta del contesto in cui inserire il progetto è di fondamentale importanza,perché non è mai casuale e deve essere sempre pertinente, in quanto l’architettura che si va ad inserire deve essere in assoluta continuità con l’ambiente circostante. L’obiettivo del progettare è infatti quello di incrementare l’identità dell’ambiente senza creare tratti di discontinuità con esso.Nel mio caso ne è prova il fatto che le linee morbide e sinuose del grattacielo a base ellittica sul quale ho posizionato il mio asilo nido si legano perfettamente con le forme elastiche e delicate del mio progetto(anch’esso a base doppiamente ellittica).



EVOLUZIONE DELLA STRUTTURA PROGETTUALE:

Image La struttura progettuale prende forma a partire dalla morfologia del paradigma,infatti i 5 ellissi di partenza, dopo una serie di traslazioni, rotazioni e ribaltamenti ,vanno a formare la pianta dell'ambiente progettuale dell'asilo nido


INDIVIDUAZIONE DELLA LOGICA DI DISTRIBUZIONE DEI LOCALI INTERNI:

Image La logica di formazione dei locali interni segue il principio dell’ ”offset verso l’interno”;ogni ambiente è infatti ricavato dalla ripetizione del volume delle pareti perimetrali verso il centro dell’ambiente.(I punti evidenziati col cerchietto viola sono gli accessi ai vari locali)

Si può perciò affermare che vi è una “tensione centripeta”.

Image La logica progettuale adottata per sviluppare il mio edificio si basa infatti sul passaggio progressivo tra più livelli, partendo cioè da quello più esterno di maggiori dimensioni a quello più interno di area minore,sino ad arrivare al fulcro centrale dell'ambiente.Vi è quindi una tensione costante centripeta attivata attraverso l'uso di spazi concentrici che si inglobano vicendevolmente


• Come si organizza lo spazio interno? (regola di trasformazione innovativa rispetto al progetto precedente)
Obiettivo: bucolico, armonioso
Riferimento: arcobaleno
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INCREMENTO DELLA COMPLESSITA’ DEL PROGETTO ATTRAVERSO LA VERIFICA DELL’ORGANICITA’ DISTRIBUTIVA E TOPOLOGICA DEGLI SPAZI:

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Zona viola:(di sinistra)servizi igienici per i bambini//Zona viola:(di destra)servizi igienici per il personale//Zona rossa:zona riposo per i bambini//Zona gialla:zona pluriuso per il personale : cucina, deposito materiale //Zona blu:zona pranzo per i bambini//Zona verde:riunione, segreteria

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Image La linea azzura definisce l'area del grattacielo su cui è stato collocato l'asilo nido



INCREMENTO DI QUALITA’, IDENTITA’ E COMPLESSITA’ ATTRAVERSO LA FORMAZIONE DI EVENTI CARATTERISTICI:

• L’INGRESSO è stato incrementato di complessità poiché è stato modificato l’attacco della parete principale con quella secondaria. Il punto di connessione è reso possibile attraverso l’utilizzo di una delle superfici elaborate all’inizio del percorso progettuale(vedi superficie "ARMONICO + BUCOLICO")
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• Le PARETI INTERNE sono state incrementate di complessità poiché la parete liscia è stata rimpiazzata da una superficie ondulata(proprio come una delle superfici elaborate ad inizio progetto:vedi superficie "ARMONICO + BUCOLICO + CALEIDOSCOPICO").
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• Le COPERTURE al di sopra degli ingressi pricipali sono state incrementate di complessità poiché la superficie liscia è stata rimpiazzata da una superficie ondulata(proprio come una delle superfici elaborate ad inizio progetto:vedi superficie "BUCOLICO").
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• Il PARAPETTO all'ingresso dell'edificio, come anche tutti gli altri, è stato incrementato di complessità poiché la superficie liscia è stata rimpiazzata da una superficie ondulata (proprio come una delle superfici elaborate ad inizio:vedi superficie "ARMONICO + CALEIDOSCOPICO")
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INSERIMENTO DELL’ IPOTESI PROGETTUALE DI UN ASILO NIDO AL DI SOPRA DI UNA DELLE TORRI AD ABU DHABI, LA “TAMEER TOWER”:

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IMMAGINI DI RACCONTO DELLO SVILUPPO PROGETTUALE:

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INCREMENTO PROGETTUALE ATTRAVERSO TRE IPOTESI DI COPERTURA:

La prima ipotesi progettuale è stata attivata attraverso l'utilizzo della superficie "bucolico + caleidoscopico"

Image Vista prospettica
Image Pianta
Image Ingresso Pricipale
Image Lato lungo


La seconda ipotesi progettuale è stata attivata attraverso l'utilizzo della superficie "armonico"

Image Vista prospettica
Image Pianta
Image Ingresso Pricipale
Image Lato lungo


La seconda ipotesi progettuale è stata attivata attraverso l'utilizzo della superficie "armonico + bucolico"

Image Vista prospettica
Image Pianta
Image Ingresso Pricipale
Image Lato lungo







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