De Core Emanuele Francesco 2 
II Progetto
Il secondo progetto prevede la costruzione di un asilo situato sulla sommità di un grattacielo.
I moti che ci portano all' elaborazione di questo edifico è quello di aiutare le famiglie aventi entrambi i genitori che lavorano, creando un luogo dove lasciare i propi figli avendoli però comunque vicini, infatti il grattacielo dovrebe essere l'abitat lavorativo di almeno uno dei due genitori.
La prima fase di progetto è composta dalla ricerca di un PARADIGMA al quale poi si affiancheranno tre aggettivi, gli stessi aggettivi che hanno caratterizzato il primo progetto e nel mio caso OSCURO, LUMINOSO e APERTO-NUOVO.
Come punto di partenza, in questo caso, si parte quindi dalla scelta di un disegno fatto da un bambino(Paradigma); particolare la scelta propio di un disegno che mette in relazione il progettista con i più piccoli che diventano quasi i clienti dell'opera.
I motivi che mi hanno portato alla scelta di questo disegno non riesco a definirli in maniera adeguata, mentre guardavo i vari disegni questo mi ha attratto in modo particolare, con i suoi vortici disposti quasi a caso ma che nascondono e suscitano sentimenti diversi in base alla posizione che hanno nel disegno.
La scela e distribuzioni degli agettivi si allontana dalla forma dell'edificio e si avvicina invece a quella più umana dedicandoli alle varie mansioni dell'edifico. Quelle dedicate agli infanti saranno quelle caratterizzate dalla LUMINOSITA'e saranno situate nella parte centrale dell'opera diventando il fulcro di tutto, le zone invece più distanti saranno quelle dedicate agli insegnanti e agli altri addetti ma saranno anche l'unico accesso di comunicazione tra il grattacielo sottostante e le zone "luminose", questa zona sarà caratterizzata dall'aggettivo OSCURO . Infine abbiamo la zona NUOVA-APERTA che sarà dedicata alle attività ludiche all'aria aperta caratterizzata dal verde.
Tra i vari aggettivi quello che si manifesta in maniera più forte è sicuramente quello luminoso sia per la sua posizione centrale e sia perchè è il luogo principale delle attività dei bambini.
Una prima elaborazione della costruzione mi porta alla nascita di vari edifici uno affiancato all' altro.....
.... quelli estrni di forma semisferica ma di dimensioni diverse e quello centrale caratterizzato dalla forma spigolosa che emerge rispetto alle altre.
Questo primo aspetto però non mi convince, così la costruzione aumenta di complessità , rimanendo fedele però ad un uso corretto del paradigma e degli aggettivi. Creo così un unico edifico OSCURO che ingloba anche quelli vecchi e che abbraccia l'edificio più interno.
L'edificio "oscuro" formato dalle varie intersezioni non rispecchia ancora le mie necessità architettoniche essendo poco fluido nel suo essere, ed è per questo che ho deciso di eliminare le cupole rendendolo così più elegante e continuo.
L'edifico "luminoso", invece, è caratterizzato ancora da una devastante semplicità di progetto che ho cercato di curare tramite l'aumento delle sue facce e la creazione di una copertura inclinata.
Il progetto è ancora andato avanti con una accurata selezione tra pareti opache e trasparenti ed ulteriori modifiche dell'edificio interno tramite la costruzione di un ingresso acuto.
A causa delle diverse modifiche apportate al progetto, esso si è fortemente allontanato dal paradigma iniziale ed è per questo che ho aggiunto delle decorazione che si rifanno al disegno infantile sia per la forma sia per la loro posizione.
Di seguito alcune viste che mostrano il progetto nel suo complesso.
Ci occuperemo ora della suddivisione degli spazi interni, che come detto in precedenza sono divise in base alle esigenze degli adulti e dei bambini.
Caratteristica interna dell'abitato è l'ascensore che arriva al centro della sala d'ingresso e che non presenta delle pareti laterali quando giunge sul piano, facendo in modo di catapultarti immediatamente nel nuovo ambiente; un ascensore, se così si può dire a "scomparsa".
Occupiamoci ora del contesto, e quindi su quale grattacielo il nostro asilo dovrà essere situato, e con quale angolazione.
Dopo numerose ricerche e studi la mia scelta è ricaduta sul Flatiron Building, edificio storico della città di New York.
Il motivo principale è scaturito dalla volontà di trovare un edificio che ben si armonizzasse con l'asilo e tramite lo studio del Punto di Vista ho notato che il Flatiron Building e l'asilo si basano su delle stesse linee guida.
Ponendo il Punto di Vista in alto ho tracciato le mie tre direttrici che vanno a confluire con i vertici del tetto.
Questo schema l'ho riportato alla struttura dell'edificio scolastico orientandolo in modo tale che combaciassero.
In questo modo ho cercato di armonizzare il vecchi con il nuovo con un risultato abbastanza soddisfacente.
Oltre al rapporto con il contesto urbano ho voluto inoltre dare spazio anche ad un rapporto dell'edificio con il naturale.
Passiamo ora da un livello generale ad uno più in dettaglio sviluppando un particolare dell'edificio, in questo caso avendo la presenza di numerose vetrate mi sono occupato di come le varie lastre di vetro si affiancano una all'altra e come possono essere collegate.
Un sistema che ho adottato per questo scopo è quello di utilazzare i cosidetti "ragni", elementi puntiformi che reggono le strutture vetrate.
Di seguito sono proposte alcune viste dell'edificio incrementato con tale meccanismo.
L'asilo proposto sopra è una delle possibili varinti che l'edificio può avere.
Possono esistere però numerose varinti dell'edificio che rimangono fedeli al paradigma inziario e al paradigma organizzativo pur modificando la forma esterna che rappresenta solo il suo involucro.
Di seguito è proposta una delle numerose varianti.
L'input di partenza non deriva dalla soluzione finale del "primo progetto" ma è una soluzione che viaggia in parallelo con esso.
Grazie alle piccole variazioni che hanno caratterizzato il mio percorso, sono riuscito a dare vita ad una soluzione che parte prima della fusione degli elementi esterni ed in particolare dall'immagine dove è proposto l'elemento interno affiancato da tre semicupole.
Apportando ulteriori modifiche e variazione abbiamo una ulterire complessità progettuale dove gli elementi esterni si allungano mentre quello interno assume una forma che si rifà a quella del diamante.
Ulteriori modifiche sono state apportate alla struttura esterna smussando i lati.
Vediamo ora invece come l'edificio può essere integrato al meglio con il contesto.
Bisogna individuare quindi uno scenario adatto e di conseguenza un grattacielo; lo scenario di questa variazione è come in quella precedente New York City, il grattacielo invece è quello evidenziato nel cerchio rosso.
Da questa foto si evince che il grattacielo è a base quadrata quindi ho creato una prima fusione tra asilo e grattacielo interamente in digitale.
Tramite questa prima fusione si nota che non vi è una buona armonia tra i due elementi quindi il progetto ha subito, ancora una volta, una variazione costruendo delle serre agli edifici esterni e delle vetrate inclinate in quello interno.
Gli spazi che accedono all'esterno sono stati protetti da dei muri inclinati opachi o vetrati, inoltre sono stati riprodotti sulle coperture i medesimi ornamenti che hanno caratterizzato il "primo progetto".
Grazie all'ultima immagine si nota come è presente una maggiore armonia,rispetto a prima, tra asilo e grattacielo
Ma vediamo ora una contestualizzazione dell'edificio in un contesto reale.
Come si vede ho scelto vari momenti della girnata in cui collocare l'asilo per mostrare le varie colorazioni che l'edificio può assumere; in particolare grazie all'ultima contestualizzazione, quella durante il tramonto, possiamo anche notare la posizione dell'edificio rispetto ai punti cardinali ed in particolare abbiamo l'ovest a destra dell'immagine.
In fine propongo una sezione orizzontale dell'abitato che rimane comunque fedele al paradigma organizzativo.
