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ALESSANDRAELSIDO-01

FIRST PROJECT : STUDENT'S HOUSE

PRIMO APPROCCIO: COMPOSIZIONE DI PIENI E VUOTI, SECONDO RAPPORTI ARMONICI.


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PER I CAPELLI...

Estrapolare da tre quadri completamente diversi una frase, una sola: Una breve descrizione che unisca queste tre realtà divise, ma evidentemente accomunate da qualche elemento, unico e soggettivo per ciascuno di noi.

“Bene e male, luce e buio: elementi tanto opposti quanto indivisibili: La presenza di uno implicitamente richiama l’esistenza dell’altro.”


AGGETTIVI...

Riunire elementi sempre diversi: Collegare le sensazioni che abbiamo provato nell'osservare i tre dipinti ad altre opere, siano esse poesie, canzoni o quant'altro. Trovare un nesso, un punto di congiunzione fra quello che vediamo, che proviamo, e tradurlo su carta, utilizzando semplicemente tre aggettivi.

GIOVANE
AGITATO
SILENZIOSO

"In the beginning there was a mother, father and a child.
A troubled little silent boy whose life they were to destroy."

(Sonata Arctica - Caleb)

"Nel principio c'erano una mamma, un papà ed un bambino.
Un agitato, giovane, silenzioso ragazzo a cui la vita loro avrebbero distrutto."

AGITATO, GIOVANE, SILENZIOSO.

AGITATO: Nel quadro di El Greco, agitazione dovuta al vorticare delle atmosfere divine e materiali, in un fondersi di colori e sensazioni.

GIOVANE: Nel quadro di Giorgione, la faccia tormentata di un ragazzo e la rappresentazione dei sentimenti che possono colpirci da giovani: Paura, rabbia, insicurezza.

SILENZIOSO: Nel quadro di Van Gogh, il paesaggio freddo e senza vita, simbolico silenzio della natura.

UNA LECCO PIU' LECCO DI PRIMA...

Gironzolare per Lecco, alla ricerca di elementi, paesaggi, scorci per noi significativi.
Dare un'importanza a ciò che abbiamo pensato ed elaborato in precedenza, ritrovando nella città quegli aggettivi che noi stessi abbiamo definito.

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GIOVANE, come la scultura e il parco giochi adiacente, che riporta al mondo dei bambini.

AGITATO, come il lago in questa zona particolarmente esposta al vento.

SILENZIOSO, come questo "promontorio" dal quale il progetto potrà dominare l'intero paesaggio.

ALLA RICERCA DI UN ELEMENTO CATALIZZATORE...

Porre un elemento, anche se apparentemente distaccato dal contesto, come centro focale per l'introduzione alla generazione di un progetto.

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FORME UNICHE DELLA CONTINUITA' NELLO SPAZIO. E' una scultura, quindi qualcosa di statico, immobile, silenzioso. Eppure, nella sua staticità, contiene elementi di grande movimento, è un corpo in agitazione, infuocato di energia. E' giovane, perché tutto ciò che è movimento, agitazione e attività, è anche sinonimo di giovinezza. Allo stesso modo il silenzio, così come un ragazzo silenzioso, è forse la forma più espressiva di agitazione: Un'agitazione interiore, invisibile a chi guarda dall'esterno, proprio come una corrente marina; oppure perfettamente visibile, come nel caso del lago tormentato dal vento: Silenzioso, ma agitato.



INTERPRETAZIONE DEL MOVIMENTO E DELLA TRASPARENZA COME TEMI FONDAMENTALI SUL "PIENO E VUOTO ARMONICO"

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Riproposizione del primo approccio, con caratteristiche diverse, quali trasparenza e "acquosità": richiama alla freschezza e alla luminosità del lago, sul quale poi si affaccerà il progetto finito.

UN RIASSUNTINO... Quello che ho fatto finora.


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PRECISAZIONI

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Il "ritorno al passato" è solo una riproposizione del primissimo tema sviluppato, in chiave trasparente e movimentata: Rappresenta la trasparenza che voglio conferire al mio progetto. Dato che si sviluppa su un promontorio che domina il lago, sarebbe un vero peccato sprecare una così bella e suggestiva veduta!!!

Per quanto riguarda invece, i temi principali, mi sono ispirata al Catalizzatore da me scelto, "Forme uniche della continuità nello spazio", di Umberto Boccioni. Di questa scultura ammiro la base solida, quadrata e potente, il grande dinamismo fiammeggiante e la propensione di tutto il busto verso ciò che gli sta di fronte. Queste sono le caratteristiche che voglio definire come carattere importante del mio progetto: Potenza, dinamismo e trasparenza/propensione verso ciò che gli starà di fronte, ovvero il lago. Tutte queste qualità aggiuntive saranno abbinate agli aggettivi definiti in partenza.

IL PARADIGMA DI PROGETTO...


Partendo dai miei tre aggettivi e rapportandoli al Catalizzatore, ho definito gli aspetti chiave del mio progetto, che poi si svilupperanno verso un'idea più complessa:

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Una volta definiti dei "parametri", sono passata ad uno stadio più avanzato, nel quale ho definito proporzioni e composizioni degli elementi: Ho rappresentato la base solida e squadrata indicata nel catalizzatore e l'ho trasformata secondo sezioni auree compenetranti. Successivamente, ispirandomi a dei quadri di Vassili Kandinskij, ho composto delle serie di circonferenze in modo da creare un equilibrio fra gli elementi statici (rettangoli aurei) e quelli dinamici (cerchi). Per ottenere questo equilibrio mi sono ispirata alle teorie dello stesso Kandinskij, che riteneva le forme squadrate di grande staticità, mentre quelle circolari molto dinamiche:


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Successivamente ho definito i rapporti fra gli ambienti...


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...e le volumetrie. I colori non sono casuali, ma li ho decisi in base alle loro caratteristiche di abbinamento alla forma e alla funzione dei vani.


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LA DEFINIZIONE DI REGOLE...


Osservando determinati aspetti della città, sono arrivata a definire degli aspetti che collimano con gli aggettivi da me scelti in partenza:


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Queste regole, si rifanno anche alle teorie di Kandinskij, secondo il quale:

Un elemento ramificato, appuntito, vorticoso è sinonimo di agitazione, è un oggetto AGITATO: Unito ai colori rosso e giallo, che simboleggiano mobilità ed eccitazione, aumentano alla massima potenza il loro valore.

Un oggetto quadrato, rettangolare, dalle forme solide, è solitamente associato al rosso perché infonde calore, senso di stabilità. In questo caso, ho volutamente cambiato il colore in verde, che è il complementare del rosso e che indica "assoluta mobilità in assoluta quiete". Quindi in continua evoluzione, ma non un'evoluzione violenta, bensì un'evoluzione pacata: In poche parole GIOVANE.

Un elemento circolare, ha già di per se' un senso di infinito, unito alla profondità del blu acquista un'ulteriore tranquillità. diventa SILENZIOSO.

REGOLA DELLO SPIGOLO
Obiettivo: Raggiungimento di un elemento AGITATO.
L'agitazione è definita dal vorticare di forme appuntite, spigolose, tendenti verso l'infinito. Gli elementi geometrici che presentano spigoli acuti trasmettono tensione e agitazione. Quindi il raggiungimento di un oggetto AGITATO dipende dalla capacità dell'oggetto stesso di tendere all'acuto infinito.


REGOLA DELL'AGGETTO
Obiettivo: Definizione di un elemento SILENZIOSO.
La tranquillità e il silenzio sono due caratteristiche che si raggiungono con l'allontantamento della folla rispetto alla nostra singolarità. Allo stesso modo, per ottenere un elemento silenzioso e tranquillo, bisogna costruire un oggetto che tenda a "staccarsi" dal resto della costruzione, in modo da diventare un luogo racchiuso. Quindi l'ottenimento di un elemento SILENZIOSO dipende dalla sua capacità di staccarsi dal resto della realtà.

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Kandinskij non fa riferimento solo alle FORME, bensì analizza anche i COLORI, definendoli in maniera ben precisa:

L'azzurro è il blu che tende ai toni più chiari, è indifferente, distante, come un cielo artistico.
Il rosso è caldo, vitale, vivace. L'energia del rosso è consapevole, può essere canalizzata. Più è chiaro e tendente al giallo, più ha vitalità, energia. Il rosso medio è profondo, il rosso scuro è più meditativo.

L'arancione esprime energia, movimento, e più è vicino alle tonalità del giallo, più è superficiale.

Il verde è assoluta mobilità in una assoluta quiete, una quiete appagata, appena vira verso il giallo acquista energia, giocosità. Con il blu diventa pensieroso, attivo.

Il viola, come l'arancione, è instabile.

Il blu è il colore del cielo, è profondo; quando è intenso suggerisce quiete, quando tende al nero è fortemente drammatico, quando tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle dell'azzurro.

Il grigio è l'equivalente del verde, ugualmente statico, indica quiete, ma mentre nel verde è presente, seppur paralizzata, l'energia del giallo che lo fa variare verso tonalità più chiare o più fredde facendogli recuperare vibrazione, nel grigio c'è assoluta mancanza di movimento, che esso volga verso il bianco o verso il nero.

La composizione pittorica è formata dal colore, che nonostante nella nostra mente sia senza limiti, nella realtà assume anche una forma. Colore e forma non possono esistere separatamente nella composizione. L'accostamento tra forma e colore è basato sul rapporto privilegiato tra singole forme e singoli colori. Se un colore viene associato alla sua forma privilegiata gli effetti e le emozioni che scaturiscono dai colori e dalla forma vengono potenziati. Il giallo ha un rapporto privilegiato con il triangolo, il blu con il cerchio e il rosso con il quadrato.

Questa è la teoria secondo la quale ho basato la relazione fra colori, forme e diversificazione di funizioni degli ambienti da me rappresentati.

REMINESCENZE DAL PASSATO...


Il motivo principale per cui ho fatto riferimento ad un quadro di Kandinskij, in particolare a questo, è perché questo autore mi ha sempre affascinata sin da piccola: infatti, diversamente dai miei coetanei che si divertivano a giocare con bambole, pupazzi e costruzioni, io mi buttavo sulla pittura e sul disegno. In camera mia era appeso, proprio di fronte al mio letto, questo quadro molto particolare, e io passavo i pomeriggi armata di pastelli a cera e tempere nel tentativo di imitarlo. Per me allora il dipinto era solo un "quadro molto bello e colorato". Più avanti, studiando le sue teorie, avrei compreso il significato delle sue opere e dei suoi modi di dipingere.
Quindi, inconsciamente, ho introdotto nel mio paradigma indiziario il soggetto che è il protagonista principale della mia infanzia: Non il quadro in se', quanto la pittura in generale. Di conseguenza, ciò che posso trarre da questo mio interesse è l'abbinamento dei colori alle forme che riescano ad accentuarne le caratteristiche:
Per questo motivo, nell'introduzione delle mie regole ho fatto riferimento a regole "già fatte" da Kandinskij, evidenziando in giallo ed in rosso gli elementi agitati, in blu gli elementi silenziosi (sinonimo di tranquillità) e in verde quelli giovani.

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Altro interesse che avevo da piccina era giocare con le biglie di vetro. Mi affascinavano molto i giochi di luce che si creavano quando le liberavo tutte sul pavimento della mia stanza.


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Le biglie sono un gioco che tiene impegnati soltanto dei movimenti, non c'è bisogno di parlare o di dialogare, di conseguenza è un gioco SILENZIOSO. Allo stesso modo, il vetro è uno di quegli elementi che ci ripara da tante cose, rumore compreso. Quindi, per rendere ulteriormente l'idea di "silenzioso", l'elemento aggettante sarà composto da vetrate colorate.

IPOTESI DI RELAZIONI...


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INSERIMENTO NEL CONTESTO


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