1st V Project 
Utilizzando il rapporto 0.618 in un volume le cui dimensioni sono in proporzione 3,4 e 5 ho operato bucature/processi progressivi che trasformano l'evento iniziale in un evento "piu' armonico".
Ho iniziato praticando una bucatura avente un rapporto aureo e le sue consequenziali.
Il volume sottratto l'ho posto adiacente all'oggetto precedentemente ottenuto con l'obiettivo di creare un negativo/doppio.
In questa struttura ritroviamo il concetto di frattale, un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse.
« Si ritiene che in qualche modo i frattali abbiano delle corrispondenze con la struttura della mente umana, è per questo che la gente li trova così familiari. Questa familiarità è ancora un mistero e più si approfondisce l'argomento più il mistero aumenta »
Benoit Mandelbrot
Infiniti riflessi come frattali svelano i moti più nascosti dell’animo.
Come carattere da raggiungere nell'iter progettuale, ho definito 3 aggettivi come sottosistema dinamico.
La costruzione degli aggettivi l'ho operata all'interno di due testi, evocati dalla mia memoria soggettiva e connessi alla precedente esercitazione su Giorgione, El Greco, Van Gogh.
“Il Piccolo Principe†di Antoine De Saint-Exupéry
“Alla sera mi mettevo al riparo sotto una campana di vetro. Fa molto freddo qui da te…â€
“L’Infinito†di Giacomo Leopardi
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Tre aggettivi: vitreo, interminato, profondissimo.
Connessione: un cavallo bianco corre sulla battigia.
Vitreo: la trasparenza, la sincerità a livello comunicativo.(Giorgione)
Interminato: infinite sensazioni (Van Gogh)
Profondissimo: l'universo (El Greco)
Innesco del progetto. Identificazione del contesto, dei suoi caratteri come logiche di trasformazione dal presente nel futuro, catalizzatore e primo paradigma indiziario.
Amo molto il mare, la sua potenza, la sua immensità , il suo respiro ed il suo profumo.
Sono sempre stata attratta da lui e, quando posso, rimango a guardarlo ore intere come incantata.
Tutto è solo a questo mondo.
Le stelle, i venti, i pianeti, le nubi,
l'acqua, le onde, la luna, il sole.
Siamo navigatori dell'Oceano:
crediamo di avvistare in lontananza
il punto bianco di un'altra imbarcazione,
ma ci accorgiamo che era soltanto
lo spumeggiare di un'altra onda.
Sentiamo anche il bisogno
di conoscere l'ignoto
e ci stacchiamo dalla terraferma
per essere soli."
(Charles Borden)
Per sempre me ne andrò per questi lidi,
Tra la sabbia e la schiuma del mare.
L'alta marea cancellerà le mie impronte,
E il vento disperderà la schiuma.
Ma il mare e la spiaggia dureranno
In eterno.
(Kahlil Gibran, 1926)
La spiaggia deserta, l'onda che l'accarezza dolcemente, il sole all'orizzonte.
Passeggiare sulla riva, ascoltare il suo respiro, sentire il suo profumo così intenso. E poi fermarsi e rimanere a guardare questo immenso continuo movimento fino a dove l'occhio può arrivare. Le sensazioni che si provano sono infinite.
Il mio sogno nel cassetto: New York.
Ho sempre desiderato vivere questa Città , nella Città che non dorme mai …
Osservare gli svettanti grattacieli, i suoi milioni di taxi, i tombini fumanti, le luci che abbagliano, la metro sferragliante…
La Città dell’eccesso.
"New York è un perfetto modello di una città , non il modello di una città perfetta."
Lewis Mumford
Da piccola ho passato ore e ore a costruire torri con il lego che identificavo con il Grattacielo Pirelli.
Costruivo e distruggevo per ricostruire.
L'architettura è un cristallo.
(Gio Ponti)
1. Interminato: susseguirsi di elementi come le onde
2. Profondissima: prospettiva creata dai grattacieli della Grande Mela
3. Vitreo: leggerezza, distacco dal suolo e semplicità nelle forme come nel Pirellone
1. Il susseguirsi di aperture
2. Inserimento di un cannocchiale ottico atto a incrementare il rapporto tra edificio e il paesaggio circostante
3. L'edificio deve svettare mediante una forma molto slanciata ed elementi semplici, trasparenti all'interno del contesto paesaggistico
1. Interno ingresso
Soffermandomi all'interno dell'ingresso posso provare una sensazione di calore, come se la presenza di lame di vetro mi avvolgesse e mi coinvolgesse in questo evento.
Posso da subito notare che l'effetto di trasparenza permette alla natura di penetrare all'interno e quest'atto viene ulteriormente incrementato dall'apertura di questo spazio verso il cielo.
L'ambiente assume una funzione di filtro tra il paesaggio circostante e l'edificio stesso.
L'ingresso e l'efficace orientamento offrono grande luminosità interna.
2. Coronamento dal basso
La corona di montagna forma lo sfondo che interagisce con la struttura frattale dell'edificio inserendolo nel paesaggio con raffinatezza.
3.Finestra
Le numerose e in alcuni casi ampie vetrate che caratterizzano l'edificio riflettono la mia determinazione a creare una forte interazione tra l'abitazione e la montagna, il lago, il cielo e la luce.
Il risultato finale è quello di un'architettura i cui punti fondamentali risultano il trattamento della luce, la continuità degli spazi tra interno ed esterno nonché il delinearsi e susseguirsi di viste che ritagliano suggestive e puntuali porzioni di paesaggio.
